6. A Place To Call Home

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-Sasha's pov- 

⚠️PER CERTE PERSONE POTREBBE ESSERCI UN TRIGGER WARNING IN QUESTA PRIMA PARTE DEL POV⚠️

Sono infuriata, triste e delusa da me stessa per la scenata che ho appena fatto in quel salotto. Natasha e Pepper sono ancora qui fuori con me, rimangono distanti di pochi passi e restano in silenzio a guardarmi senza sapere cosa fare per aiutarmi, nemmeno io so cosa fare dato che mi ha sempre aiutata Yelena a calmarmi..

"Vuoi dirci perché hai reagito così Sasha?" mi domanda Pepper cercando di non sembrare invasiva. Ho bisogno di sfogarmi, di dire quello che mi passa per la testa per togliermi dalla mente quelle voci assordanti, ma chi sono io per avere tutta questa confidenza con queste persone? Come mai Pepper continua ad essere gentile con me? Perché non mi cacciano via? Loro vogliono aiutarmi, forse faccio così pena da sembrare troppo debole per risolvere i miei problemi da sola. 

"Puoi parlarne io ti capisco alla grande sai? Noi siamo simili Sasha non devi aver paura di parlare con me." Mi dice Nat dopo aver notato il mio sguardo indeciso.

"Mi è rimasto impresso quel ricordo, stavo morendo e so che sembra stupido 'per un misero sparo al fianco?' Beh si ero sfinita dopo aver usato troppo la mia 'abilità' e quel soldato mi ha preso il fianco mentre ero di spalle. Mi sono rimasti impressi quegli occhi blu e quel braccio di metallo che il bastardo usava come scudo. Per colpa di quella distrazione sono stata punita con allenamenti extra per 'rimettermi in forma', allenamenti che finivano sempre in infermeria per dei mancamenti." Mi fermo qualche secondo per prendere fiato e per asciugarmi delle lacrime. 

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"Il capo mi diede persino una punizione extra e ancora non ne capisco il motivo, non era colpa mia se lui mi aveva obbligata ad usare la mia abilità per facilitare il lavoro. Trascorsi una settimana in isolamento, senza cibo, senza persone se non con lui o con quel cazzo di allenatore che quando sbagliavo mi prendeva a cinghiate sui polsi." Mi prendo un'altra pausa per respirare, non avevo mai detto queste cose nemmeno a Yelena anche se poteva immaginarlo.

"Quando sono tornata dalle mie compagne continuavo a non ricevere cibo, solo Yelena si è accorta che stavo oltrepassando il limite, ero sfinita, ero così stressata che la notte non dormivo, dopo aver passato così tanto tempo lontana dal cibo ho iniziato a respingerlo quando avevo l'occasione di mangiare. E tutto per cosa? Per aver preso fiato ed essermi beccata un fottutissimo proiettile nel fianco. Perché nella Red Room non puoi sbagliare, non puoi permetterti questo lusso." Non mi ero accorta di aver alzato leggermente la voce fin quando la faccia di Pepper sconvolta non entrò nel mio raggio visivo.

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"Quindi scusatemi se ho avuto quella reazione dopo aver realizzato di essere in una casa gigantesca con la persona che mi ha causato delle punizioni ingiuste e che a distanza di tempo mi ha lasciato dei traumi che mi porterò sempre dietro." Eccola qui, la fine dello sfogo. Non avrei nemmeno dovuto iniziare, cosa poteva fregare a loro dei miei problemi? Un bel niente. Complimenti Sasha hai rovinato tutto, di nuovo.

"Tesoro.." Dice Pepper sconvolta mentre si avvicina a me e mi stringe in un abbraccio.

"Mi dispiace tanto.."  Conclude non sapendo cosa aggiungere. Effettivamente nemmeno io saprei cosa dire dopo una scenata del genere. Noto che anche Nat si avvicina a me con tutta la sua sicurezza sul volto. Lei è l'unica che  può capire un minimo il mio stato mentale.

"E' tutto ok capito? io ti capisco Sasha." Mi sussurra mentre mi posa una mano sulla spalla. Natasha è più grande di me, sia d'età che d'altezza. In lei ci rivedo Yelena e quel contatto fisico mi ricorda più che mai sua sorella. Possibile che il mondo visto da questa prospettiva dia così tante emozioni?

Red Widow || Bucky BarnesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora