Capitolo 2

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Quando sale al suo piano, si dirige subito verso il suo ufficio. Ha bisogno di un caffè, ma deve anche stampare i suoi appunti e le sue diapositive, e il suo computer ci mette una vita ad avviarsi, per non parlare della stampante che ogni tanto si inceppa. Non si ferma nemmeno a salutare la sua collega, Erica, e la supera per raggiungere il suo ufficio. Lei, però, lo segue.

"Sei in ritardo", dice Erica.

"Sì, lo so", risponde Stiles, posando la borsa sulla scrivania e accendendo il computer.

"Avevi detto che saresti arrivato presto".

"Sì, lo so, Erica", dice lui, infastidito perché non gli interessano le affermazioni di Erica da Capitan Ovvio.

"Sei in ritardo per un motivo divertente o per uno sfigato?".

Stiles si ferma e la guarda, aggrottando le sopracciglia.

Erica sospira. "Avrei dovuto sapere che non era divertente. Hai davvero bisogno di uscire di più, Stilinski. La prossima volta che arrivi tardi, è meglio che sia perché hai i postumi di una sbornia o perché hai scopato... o entrambe le cose".

Stiles sgrana gli occhi e la caccia via. "Devo stampare queste cose per la presentazione e non ho bisogno del tuo giudizio oggi, ok? E poi non ho ancora preso il caffè".

"Ce n'è ancora un po' nella caffettiera in sala relax. Buona fortuna per oggi", dice Erica, evidentemente impietosita da Stiles. Se ne va silenziosamente e lascia Stiles a borbottare al suo computer di sbrigarsi a caricare.

Dopo che il computer ha deciso di aggiornarsi, Stiles si arrende e si dirige verso la sala relax per prendere il caffè. Può almeno berlo mentre aspetta e forse può pregare Erica di stampare alcune cose per lui, visto che il suo computer è una rottura.

Apre la porta della sala relax e trova solo il coglione idiota che sta versando le ultime gocce di caffè dalla caffettiera in una tazza.

"Co..." Stiles inizia a fissare a bocca aperta e a indicare perché, sul serio? Chi diavolo è questo tizio e perché sta rovinando la giornata di Stiles?

Il ragazzo si gira, beve un sorso di caffè e fa finta di essere confuso. "Oh, ne vuoi un po'?", dice, con la bocca che si incurva nel più piccolo dei sorrisi, e oh cavolo, Stiles ha proprio voglia di dargli un pugno in faccia. "Mi dispiace", dice il ragazzo con un'alzata di spalle e se ne va dalla sala con un sorriso.

"Figlio di puttana", borbotta Stiles, ringraziando che la stanza sia vuota. Con riluttanza ne prepara un'altra tazza per sé e cerca di consolarsi con il fatto che almeno sta bevendo del caffè fresco, ma è una magra consolazione.


That Escalated Quickly [Sterek] {Italian Translation}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora