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Ray Pov

mi svegliai con un mal di testa incredibile, controllai l'orario ed erano le 6, rimasi ancora un po' a letto e poi mi alzai.

ancora in pigiama andai in cucina a fare colazione e poi nella stanza dove c'era già T/n ad aspettarmi.

oggi mio padre non c'era quindi potevo stare più tranquillo.

mi misi sulla poltrona e iniziai a leggere. ma dopo un po' smisi e mi toccai la testa dolorante.

T/n se n'era accorta e venne vicino a me mettendomi una mano sulla spalla.

74107-T/n: Ray va tutto bene?

mi disse con uno sguardo preoccupato, non so perché ma in quel momento sentì le farfalle nello stomaco.

È PERCHÉ TI SEI INNAMORATO

NON È VERO

SI SI CREDICI NON È LA PRIMA VOLTA CHE TI SENTI LE FARFALLE NELLO STOMACO QUANDO T/N TI PARLA O TI TOCCA EHH

SARÒ ALLERGICO A T/N

NON SI PUÒ ESSERE ALLERGICI AD UNA PERSONA

CHE NE SAI

TSK VENGO PIÙ TARDI ADDIO

NON CI PROVA-

74107-T/n: RAY!

Ray: EH SI SI CI SONO

74107-T/n: e meno male, non mi rispondevi più pensavo fossi morto-

Ray: cos..

74107-T/n: mi vuoi dire cos'hai?

Ray: nulla di nulla

74107-T/n: dai non prendermi per il culo si vede che stai male, su dimmi cos' hai!

Ray: mi fa solo male la testa non è nulla di che!

74107-T/n: i tuoi occhi rossi dicono il contrario.

Ray: pff non li ho rossi ma verde scuro!

dissi girandomi dall'altra parte per non incrociare il suo sguardo.

lei si mise affianco a me e mi disse

74107-T/n: ieri sera hai.. pianto?

Ray: no..

74107-T/n: vuoi raccontarmi cos'è successo?

ci pensai un po' e poi scossi la testa

74107-T/n: ok..

mi voltai verso di lei e appoggiai la mia testa sulla sua spalla, le iniziò a toccarmi i capelli e a dire la verità era una sensazione bella.

rimanemmo così per un po' finché non parlai.

Ray: ieri ho comprato un carillon.. suonava la stessa canzone che mi cantava la mamma quando ero piccolo per.. per farmi dimenticare di tutte le cose brutte che stanno succedendo e.. per farmi avere un'infanzia bella (CREDICI), igniario di quello che sarebbe successo nel futuro..

iniziai a vedere sfocato, lei invece stava lì, in silenzio ad ascoltarmi mentre mi passava una mano dietro la schiena per tranquillizzarmi.

Ray: anche quando stava male me la cantava.. per farmi felice.. e lo ero..

rimasi zitto per qualche secondo poi ricominciai

Ray: ma da quando è iniziata la guerra.. e tutte queste cose non ci parliamo più tanto come prima..

senza rendermene neanche conto iniziai a singhiozzare e sentì T/n abbracciarmi,

misi la testa nell'incavo del suo collo e cercai di soffocare i singhiozzi.

la violinista di Auschwitz ♡Ray × Reader♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora