"La nostra salvatrice" (7)

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"A chi se non altro?" mi rispose lui. Effettivamente, Undici era la scelta migliore. Secondo me non c'era altra bambina più forte di lei.

Però...rivelare questo segreto ad una bambina così piccola? Perchè? L'unica cosa che sapevo di dover fare era di non chiedermi più queste cose perché, dopotutto, lei era la nostra salvatrice.

Passarono diversi giorni da quell'avvenimento, Henry ed io eravamo più calmi del solito.
Uno degli avvenimenti più insoliti in quei giorni era Henry che canticchiava una melodia molto dolce che mi affascinava particolarmente.
Avevo, più o meno, ammesso che era carino... Ma non del tutto... Non ero pronta a provare nuove emozioni, e soprattutto non ora che non potevo farmi prendere dall'amore.
Dovevo concentrarmi sul piano per fuggire. O meglio... Cercavo di concentrarmi ma non ci riuscivo...

Comunque, indovinate chi era tra le nuvole nel mentre che lavorava? Proprio questa ragazza!
Aiutai una bambina ad alzarsi, che non si staccava da me, e la accompagnai vicino alla scrivania per disegnare.
Dopo un'oretta venne il dottor Brenner nella stanza e portò con sé i bambini.
Brenner ci aveva informato di cosa doveva fare.

 Eravamo liberi per circa due ore. Ci dammo da fare per sistemare tutto quello che era stato lasciato fuori posto dai bambini ed andammo a cercare qualche guardia con una key card.

Questa 'chiave' era necessaria purché il nostro piano andasse a buon fine. Senza quella non saremmo potuti uscire mai e poi mai. Andammo in giro un po' per tutto il laboratorio e non trovammo niente e nessuno. Improvvisamente incrontammo una guardia che stava proprio li davanti a noi a sorvegliare una porta. Ci accovacciammo in un angolo e cercammo di inventarci un piano, dopo un po' mi alzai ed andai verso di lui come se ero lì solo di passaggio.
Sbattei la mia spalla sulla sua apposta ed aprii una conversazione con lui per cercare di prendere la chiave.
"Oh, mi scusi tanto. Non l'avevo vista...". Lui mi rispose:"Non fa nulla, ragazza..".
"Senta... Mi potrebbe prestare la Key Card?" dissi spavaldamente. Lui iniziò a dire si no con la testa, cercando di farmi capire che darmela era proibito. Cercai di convincerlo in tutti i modi, con le maniere buone, ma lui non voleva proprio darmela. Così, innervosita, abbassai lo sguardo, chiusi gli occhi e gli dissi sottovoce:" Se non me la vole dare lei...me la prenderò da sola!".

A quel punto lo guardai con sguardo maligno e lui iniziò a sollevarsi in aria. Era spaventato da quello che stava succedendo, quando aprì la bocca e disse:" Va bene!!Te la darò! Ma ti prego, RISPARMIAMI!". Mi sembrava di vederlo sudare e anche qualche lacrima che gli scendeva lungo tutto il viso dalla paura. Mi avvicinai a lui, sempre guardandolo male, mi soffermai un attimo a guardarlo e rimasimo lì a fissarci. 







"...Vabene, ma prima dammi quella key card del cazzo.." gli dissi. Impaurito e tremolante, si toccò il petto e cercò di sfilare qualcosa dal suo taschino. Tirò fuori da lì una carta plastificata che mi porse. Era di un giallo fluo molto strano e acceso: quella era la famosa key card che cercavamo da giorni.

La presi bruscamente e rimasimo di nuovo li qualche secondo a fissarci. Lui era preoccupato, perchè non riusciva a sentire ancora i suoi piedi per terra, così mi disse:" Ti ho datto cosa volevi...ADESSO FAMMI SCENDERE, TI PREGO!!". Il suo tono mi infastidì così tanto  che lui salì sempre più in alto, fino a sbattere la sua testa sul soffitto del laboratorio. Lo guardai con sguardo agghiacciante e dissi:" Nah...Mi piaci li sul soffitto...e poi, se ti lasciassi andare, racconteresti tutto a Brenner, vero?".  Sempre più spaventato di ieri, mi guardò ed iniziò a dimenarsi, cercando di scendere da solo. Prima che potesse fare un'altra mossa, il suo collo si girò così tanto da spezzarsi. Lo feci cadere per terra. Ormai non poteva più parlare. Misi la key card in tasca e mi girai verso Henry. Mi guardava con sguardo scioccato, come se lui non avesse mai visto nulla di simile. "Ti spiegherò tutto durante il tragitto...anche se è complicato..:" gli dissi. Mi sentii qualcosa colare dal naso. Mi toccai lievemente le narici e del sangue mi tinse le dita.  "Spiegami in breve adesso..."  mi rispose. Non risposi e ci fissammo, come era nostro solito fare. Mi avvicinai a lui e cercai di parlagli. "Sono come te...001"




Nuovo capitolo dopo SECOLI E SECOLI che non aggiornavo✨🫠!! Mi scuso tantissimo per chi da molto stava leggendo questa storia ed è rimasto con il fiato sospeso, per vedere cosa sarebbe successo in questo capitolo... spero di aggiornare più frequentemente questa storia, grazie del supporto❤️

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 28, 2023 ⏰

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"Il numero che ci lega" (Henry Creel x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora