Lui ci prova da sempre, e adesso anche tu

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Dovrò soltanto
reimparare a camminare

chapter five
Arya's pov

Lentamente prendo a battere le palpebre ripetutamente.
Sono cosciente.

La trepidazione mi attanaglia lo stomaco, e non so come cacciarla.

Mi sento strangolare.

Sento due mani dannatamente forti stringermi il collo.
Non riesco a sbarazzarmene.
Non sono in grado di liberarmi.

Sento male ovunque, dentro o fuori non fa differenza.
Ho troppo male.

Ma non mi uccide.
So che non mi ucciderà.

Vedo le immagini di quest'atroce notte apparirmi di fronte, una dopo l'altra.
La vista svanisce, e non vedo niente che non siano le sue mani indesiderate toccarmi ovunque, varcare limiti che non avrebbe dovuto oltrepassare.

Il fatto di non ricordare ogni dettaglio rende il male ancora più doloroso.
Si è approfittato di me nonostante fossi morta sotto di lui.

Non lo voglio più vedere.
Allora perché continuo a farlo? Perché continua ad apparire?

Avverto la voce pura e celestiale di mia madre farsi strada nella mia mente.
Suona in modo lento, sento che dice "calmati Arya."
"Non hai niente da temere."

"Lui non è qui."
"Non è presente, non può farti niente."
"Lui non è reale."

Ma non è vero, lui è presente.

È qui e mi sta facendo male.

Lui non c'è, ma c'è.

E ho bisogno che se ne vada via, per favore.
Sbattetelo fuori dalla mia testa.

Sto impazzendo.
Impazzirò.
Sono già pazza.

Mi agito nel letto, e sento il sudore inumidirmi la pelle.

A poco a poco, il fiato viene sempre meno.

Minuto dopo minuto, soffoco un po' di più.
Secondo dopo secondo, muoio un po' di più.

Sono devastata, non posso accettare niente di tutto ciò.
Non voglio realizzare niente di niente.

Realizzarlo sarebbe la conferma che sta succedendo davvero.
Che è già successo.

E io non lo posso fare.
No, non posso.
Non ce la faccio, io non sono così forte.

Sono debole.

Se fossi stata forte non mi troverei in questa situazione.

Se fossi stata forte, avrei trovato il coraggio di denunciare mio padre e di andare in orfanotrofio.

Se fossi stata forte, mia madre non giacerebbe su un letto d'ospedale.

Se fossi stata forte, lui non mi avrebbe chiusa a chiave nella mia stanza, e non sarei dovuta fuggire in piena notte tra le strade del Sunnyside.

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