Ichi go ichi e

5. Incontro casuale

Erano passate circa due settimane dal accaduto in cui ero svenuta, ma ora mi sentivo in perfette condizioni, quindi potevo tornare ad allenarmi.
Da quando sono andata alla festa di Ariel non ho più visto Josh. Forse si era offeso che non sono andata quel giorno per conoscere i suoi compagni di squadra, ma non potevo farci nulla. Quel giorno mi sentivo ancora più male rispetto a quando sono svenuta; alla fine avevo passato tutto l'weekend in ospedale.

Avevo appena finito il corso di letteratura inglese, e finalmente potevo dirigermi verso la palestra.
Una volta arrivata mi ero preparata, però quando uscì dallo spogliatoio notai che non c'era ancora nessuno. Così cominciai a riscaldarmi da sola, facendo 5 giri di campo, un po' di andature, e poi con la palla gli esercizi che potevo fare da sola.
Appena mi sentivo abbastanza riscaldata, decisi di fare qualche battuta con la rincorsa; mi misi nella mia posizione di battuta, con la mano destra lanciai la palla in alto, cominciai a fare la rincorsa e saltai dando uno fortissimo schiaffo alla palla arrivando di colpo nel mezzo dall'altra parte del campo.

Continuai così per 10 minuti e poi notai che c'era la Coach Clark insieme ad Ariel e un'altra mia compagna di squadra che mi fissavano scioccate.

«Ella...» mi guardava con una faccia delusa ma allo stesso momento scioccata.
«scusi Coach, ma mi mancava tanto giocare con la palla, non ho resistito e ho fatto il riscaldamento singolarmente»
«Ella, ti capisco alla perfezione per questo sono fiera di te, però sai che dobbiamo lavorare a coppie, mi preoccupo che ti stanchi e l'allenamento va male» aveva ragione, ma mi annoiavo molto.
«scusi, ha ragione, ma la tentazione era sempre più forte»
«bene, allora tra 5 minuti vi voglio tutte sulla linea bianca per iniziare l'allenamento; vi ricordo che oggi faremo molta tecnica per il muro e difesa...»

Erano passate quasi tre ore, ed era arrivato il momento di tornare a casa dopo un duro allenamento.
«Ella» sentì la voce della Coach che mi chiamava.
«si?» risposi.
«ti devo chiedere una cosa importante...»
La guardai confusa ma poi rimasi ad ascoltarla attentamente.
«Senti per caso ti interessa diventare la centrale della prima squadra?»
«Come mai, è successo qualcosa alla titolare?» domandai ancora più confusa di prima.
«No no, vorrei solo che iniziassi a fare un po' più di esperienza»
«mhhh...ok...ma non voglio avere problemi con Sabrina, so che ci tiene molto a quel ruolo» le dissi incerta.
«stai tranquilla, le parlerò io, ti ricordo siete 12 atlete e siete tutte titolari, e non ci sono preferenze.» mi zitti la Coach.

Ero appena arrivata a casa e avevo appena visto che mia mamma stava per partire nuovamente, ma questa volta mio padre rimaneva a casa.
«ciao mamma, ciao papà» dissi mentre davo un bacio sulla guancia ad entrambi
«ciao bimba mia» ricambiò il saluto mio padre.
«ciao Ell, com'è andata a scuola oggi?» domandò mia madre.
«tutto bene,oggi all'allenamento la Coach mi ha chiesto se volevo fare il centrale della prima squadra nelle prossime partite, perché vorrebbe che facessi un po' più di esperienza...» risposi mentre prendevo il succo di arancia dal frigo.
«Siamo contenti per te Ell»
«già...mamma questa volta dove vai per lavoro?» cercai di cambiare argomento.
«oh si, devo andare a Seattle, una famiglia mi ha chiesto se potevo occuparmi di progettare 4 tipi di case, quindi dato che le ho già fatte dovrei andare a presentarle, così la migliore sarà la loro futura casa.»
«wow grandioso, allora fai un buon viaggio mamma, io adesso vado a farmi una doccia calda e poi mangio.» le diedi un altro bacio e andai di sopra a prepararmi la vasca con l'acqua calda e il profumo alla lavanda.

Stavo per entrare nella vasca quando sentì il telefono squillare, lo presi e vidi che Eva mi stava telefonando, così risposi subito.
«ehi dimmi» dissi
«Ella vuoi venire al centro commerciale con me ed Ariel??»
«mi devo ancora fare la doccia e mangiare..» le dissi.
«va bene fatti la doccia e per le 20:30 fatti trovare fuori casa tua, mangiamo al Mc» disse frettolosa.
«eddai, mi secco uscire stasera, sono stanchissima»
«ti prometto che non stiamo molto, è tanto per stare un po' tutte e tre insieme» mi pregò Eva.
«va bene, ma non voglio fare tardi»
«si capo» disse Eva e poi chiuse la chiamata.

Dopo che finì di farmi la doccia, andai nella mia cabina armadio per vedere cosa mi potevo mettere di comodo per uscire. Alle fine scelsi un pantalone nero e largo, con un top nero e una camicia a quadretti (grigi, neri e beige), con delle converse nere alte.
Mi feci un tuppo scombinato con delle ciocche che fuori uscivano sul viso e poi mi truccai leggermente con un po' di correttore, mascara e lucida labbra.

Erano ormai le 20:30 ed era l'ora di andare ad incontrare Eva ed Ariel.
Mandai un messaggio a mia madre, avvisandola che sarei uscita al centro commerciale con Eva ed Ariel.
Lei mi rispose con "va bene, stai attenta mi raccomando. Buonanotte e ti voglio bene".

Ero uscita di casa e notai che Eva ed Ariel mi stavano aspettando in macchina.
Una volta arrivate al centro commerciale andammo subito al Mc per poter mangiare. Dopo aver finito di mangiare, siamo uscite per andare al Bowling e ad un certo punto notai da lontano una figura maschile molto conosciuta.
Si era girato verso di noi e notai che era proprio Josh, ed era in compagnia con dei suoi amici; si era accorto di noi ed iniziò a venirci incontro.

«Ariel c'è tuo fratello» disse Eva dopo che ne accorta che guardavo in una sola direzione.
«lo so, mi ha consigliato lui di uscire qui con voi oggi» rispose Ariel.

Josh era arrivato da noi con i suoi amici, notai che tutti erano alti tra i 1,90cm e i 2 metri. Erano alcuni suoi compagni di Squadra, lì avevo riconosciuto subito.

«Ciao bellezze, finalmente vi siete decise di uscire stasera» disse Josh, guardando sua sorella ed Eva, ma per quanto riguarda me, sembrava che non esistessi.

«Eh si, mi annoiavo a casa così ho parlato con Eva se voleva uscire e poi ha convinto anche Ella che come sempre non vuole fare nulla» rispose sua sorella.

Josh dopo secoli mi guardò e mi fece un sorriso.
All'inizio sembrava offeso, poi dopo che mi fece il sorriso mi tranquillizzai un po'.

«Beh l'ho notato che non vuole fare mai nulla, pensate che il sabato dopo la festa l'avevo invitata a fare un allenamento con me e i ragazzi, e non si è nemmeno degnata di venire» rise guardando alcuni suoi amici e loro fecero lo stesso.

Eva dopo aver sentito la frase che Josh aveva appena detto, diventò seria e mi guardò subito, e notò che stavo perdendo la pazienza.

«forse perché ero nuovamente in ospedale??» lo guardai e li risposi seccata.

Dopo che dissi quella frase diventò serio. Tentò di dire qualcosa ma lo ignorai dandoli le spalle dirigendomi verso l'uscita.
Da lontano sentì dire: «vai da lei scemo».

Sentì che qualcuno mi seguiva ma non volevo voltarmi a guardare, quando ad un certo punto mi sentì afferrare la mano.
«Ella fermati» era Josh.
«senti scusami, non era mia intenzione a dire quelle cose, non me lo aspettavo che andassi di nuovo in ospedale...» continuò.

Iniziai a tranquillizzarmi un po', vedevo la sua sincerità, e volevo crederci. Andammo a sederci su un muretto vicino al pareggio ed iniziammo a parlare.
«dopo quella sera, ero tornata a casa con Eva, e abbiamo passato una serata tranquilla, poi ci siamo addormentate. Ma poi durante la notte avevo dei dolori fortissimi allo stomaco ed sudavo come una fontana, così avevo svegliato Eva e preoccupata mi aveva portata in ospedale...poi pensa che quella sera i miei erano partiti dall'altra parte dell'America» dissi facendo un sorriso triste.
«stando male non mi era passato per la testa che mi avevi invitata per allenarmi con voi, e che dovevo avvisarti che non sarei potuta venire».

Guardandolo negli occhi notavo che era dispiaciuto e che si stava pentendo di ciò che aveva detto poco prima...

Continuammo a parlare un altro po', e poi eravamo tornati dai nostri amici. Il suo gruppo si era unito a me, Eva e Ariel. Ed eravamo andati tutti insieme al Bowling.
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🦋Spero che il capitolo vi sia piaciuto🦋
Volevo aggiornarvi che non potrò pubblicare spesso, a causa degli impegni personali che ho durante la settimana.

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