capitolo diciotto - ultimo capitolo

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Emma sbuffò sonoramente sentendo il telefono suonare al piano di sotto, così si precipitò giù dalle scale per afferrare velocemente la cornetta prima che la persona dall'altro lato del telefono, chiudesse la linea.
《 Pronto? 》chiese arricciando il filo della cornetta, annoiata. 《 Emma tesoro, sono la mamma, io e papà torniamo tardi sta sera, se non esci c'è del pollo in frigo e riscaldalo nel microonde 》rispose sua madre dall'altro lato e la bionda si trattenne dal sospirare, in ogni caso se lo aspettava, i suoi genitori erano spesso assenti durante il giorno, come quelli di Steve dato che erano colleghi, infatti lui e la ragazza quando erano più piccoli passavano molto tempo insieme, poi lui scoprì il mondo delle ragazze e si allontanò da lei, ma per fortuna adesso il rapporto non era del tutto andato a perdersi. 《 Va bene, ciao 》disse solamente staccando per prima la chiamata, non le andava completamente discutere con la madre e detto sinceramente, non le interessava minimamente se ci fossero o meno in casa dato che doveva uscire, così, mise a tacere tutti i pensieri negativi e salì nuovamente le scale per rientrare in cameretta, doveva iniziare a prepararsi dato che Dustin sarebbe arrivato da lì a poco. Alla fine dopo una quindicina di minuti, decise di indossare dei pantaloncini larghi di jeans e una magliettina gialla, infilata di dentro, con delle scritte azzurre avanti e dietro, si truccò leggermente e dopo essersi messa le vans, sentì il campanello, giusto in tempo.
《 Arrivo 》urlò dalla cameretta in maniera abbastanza forte così da riuscire a farsi sentire dalla persona dietro la porta, si spruzzò un pò di profumo e andò subito ad aprire la porta, chiudendosela poi alle proprie spalle. 《 Ciao 》mormorò poi, ritrovandosi incredibilmente vicina a Dustin, che le mostrò un enorme sorriso. 《 Ciao 》rispose lui di rimando, sporgendosi per darle un leggero bacio sulle labbra. 《 Sei bellissima 》si complimentò, allontandosi poi da lei, prendendole la mano. 《 Ma smettila 》sbuffò la bionda, roteando gli occhi ma non riuscendo a nascondere il rossore sulle goti, camminandogli accanto e stringendo la mano alla sua. 《 Ma io dico la verità! 》esclamò difendendosi da lei, alzando la mano libera come per definirsi non colpevole, notando poi di essere già arrivati a casa. 《 Che mangiamo? 》domandò Emma una volta entrata in casa, seguendo Dustin che si dirigeva verso le scale. 《 Ora vedi 》le disse solamente, salendo le scale ma saltando il piano dove c'era la sua camera e salendo fino in terrazza. 《 Ma perchè qui? 》chiese confusa, aggrottando le sopracciglia evidentemente confusa, non capendo il motivo, ma, quando Dustin aprì la porta della terrazza, capì. Lungo tutto il pavimento c'era una distesa di palloncini a forma di cuore e poi al centro c'era una tovaglia abbastanza grande con sopra dei cuscini e dei sacchetti di un fast food. 《 Dustin..ma hai davvero fatto tutto questo per me? 》mormorò la ragazza con gli occhi lucidi, girandosi verso di lui. 《 Certo, sennò per chi? 》rispose retoricamente, sorridendo soddisfatto nel notare la reazione più che positiva da parte di Emma. 《 Volevo fare qualcosa di carino e in più, ho una cosa da dirti 》le prese la mano e poi la trascinò verso la grande tovaglia, facendola sedere e mettendosi poi davanti a lei, incrociando le gambe ma mantenendo la mano nella sua. 《 Dimmi 》rispose la bionda ancora sorpresa per tutto quello che il ragazzo aveva fatto per lei. 《 Ho parlato con Suzie prima e ci siamo ufficialmente lasciati, perciò, mi chiedevo se volessi diventare la mia ragazza.. io ci tengo davvero tanto a te, non credo di poter fare a meno di sentire la tua risata, vederti dormire, baciarti, sentirti parlare di tutto ciò che ti passa per la testa, voglio davvero stare con te 》parlò con calma Dustin cercando di non impappinarsi con le parole per colpa dell'ansia che aveva improvvisamente preso il sopravvento del suo corpo e della sua mente. Emma, in quel momento sentiva di star per svenire, era semplicemente stupita dalle parole del riccio, di certo non si aspettava una dichiarazione del genere ma non poteva non ammettere che a quelle parole il suo cuore aveva tremato. 《 Io..certo Dustin, ovvio che voglio essere la tua ragazza 》disse subito dopo la bionda, buttandosi poi su di lui per abbracciarlo, sentendo il suo corpo rilassarsi immediatamente a quel contatto. 《 Oh dio per un secondo ho avuto paura 》ammise Dustin, ridendo e stringendo di rimando il corpo della bionda a se, inspirando profondamente il suo odore che stava mandando in pappa il suo cervello. 《 Tu sei scemo 》borbottò Emma, stringendolo come se fosse possibile, ancora di più a sè, era felice.

we're just friends    - Dustin Henderson - 《 COMPLETA 》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora