5. Vendetta?

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- "senti Donna so che ce l'hai con me ma io non provo più nulla per Finney ok? E a lui piaci tantissimo. Non capisco perché tu ce l'abbia ancora con me"
"sapevi che mi piaceva eppure ti eri messa lo stesso con lui" - disse con freddezza.
Prima che tu possa risponderle prende i libri e se ne va. La giornata passa veloce e non fai altro che pensare a Robin e a come stareste bene insieme. Riesci a superare le lezioni e finalmente arrivi all'ultima ora, Matematica.
"scusate l'interruzione. t/n, nell'ufficio della preside grazie"
Non avevi fatto niente di grave eppure ti volevano già mandare dalla preside. Roba da matti. Appena entri rivedi il detective Wright accompagnato dal detective Miller. Il tuo battito cardiaco aumenta all'idea di poter essere nei guai già al tuo primo giorno.
- "non ho fatto nulla lo giuro! gli ho tirato un calcio solo per difendere Robin ed ero nel bagno dei maschi solo per aiutarlo a pulirsi dal sangue!"
"scusa di cosa stai parlando signorina t/c" - disse la preside con tono esterrefatto alzandosi velocemente dalla sedia.
- "ehm nulla, dicevate?"
"non hai fatto nulla t/n. Siamo qui per mettermi in guardia. Non abbiamo trovato da nessuna parte ne il furgone nero ne un cadavere appartenente alla rapitrice. Abbiamo setacciato l'intera cittadina e anche il vicinato ma nulla. Non vogliamo farti preoccupare ma crediamo sia viva e che quel colpo non fosse fatale" - disse il detective Miller.
Il tuo battito cardiaco aumenta nuovamente e con esso anche la respirazione. Senti caldo e cominci a sudare dalla paura.
"rilassati non è sicuro quello che stiamo dicendo vogliamo solo che tu sia al sicuro per questo ti avvisano ma sappi che nella maggior parte dei casi una mente malata come la sua può pensare alla vendetta".
Corri subito fuori dalla stanza e ti chiudi nel bagno delle ragazze in lacrime per tutta l'ora fino al suono della campanella d'uscita.
"t/n sei qui dentro?"
Senti la bellissima voce di Gwen che come il solito cerca di confortarti.
"so che sei qui apri"
Apri lentamente senza dire nulla.
"tutto bene?" - domanda con voce angelica.
- "si sono solo stanca, sai giornata pesante".
"ti conosco da quando siamo piccole. Menti e lo so. Senti so che non ci vediamo da tanto ma mi manchi e io rivoglio quello che avevamo prima anche se non stai più con mio fratello ma tu prima di tutto eri la mia migliore amica, lo sei ora e lo sarai per sempre! Perciò dimmi cos'hai" - sembrava disperata ma dolce. Lei era una delle poche che ci teneva veramente a me ma non potevo farla preoccupare.
- "sono felice di avere una persona come te" - dici abbracciandola - "ma sto bene! tranquilla che quando succederà qualcosa sarai la prima a saperlo"
Lei non ti credeva ma prima che potesse dire qualcosa vieni salvata da suono della campanella e ti dirigi velocemente fuori.
Stavi tornando a casa e avevi davvero così tanta paura che ti misi a piangere di nuovo.
"ciao t/n".

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