Sex on fire

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"Mi richiami allora?"
"Marco, senti avevamo detto"
"Luca, mi chiamo Luca"
"Oh giusto, avevamo detto senza impegno, e per te andava bene, no?"
"Certo, certo, hai ragione! Beh allora grazie per...è stato bellissimo, tu sei bellissimo ecco... a-allora buonanotte" mi sorride timido, che carino penso, ho quasi un moto di tenerezza
"Grazie a te per il buon sesso Luigi, buonanotte"
"Mi chiam"
Non gli faccio finire la frase che ho già chiuso la porta, mi preparo una sigaretta ed esco sul balcone a fumare. Una delle mie sigarette preferite: quella dopo il sesso con l'ennesimo ragazzo che non richiamerò il giorno dopo. Niente impegni, niente coinvolgimento, niente drammi, solo del sano sesso. Perché io forse non sono capace di avere una relazione duratura e questo lo penso già da un po' di tempo.
Guardo il mio riflesso nel vetro del balcone, faccio correre la mano sul mio petto nudo, ci sono ancora i segni lasciati da quel ragazzo. A loro interessa solo quell'ammasso di carne fatto di sangue ed ossa, non quello che racchiude, quello è come il contorno di verdure che da piccolo lasciavi nel piatto, insipido, per niente invitante, ci giocavi un po' con la forchetta e poi lo abbandonavi. Che mi hanno abbandonato parecchi nel piatto a raffreddare in passato, e non voglio certo dare a loro il merito o la colpa di come sono ora, ma un po' mi hanno segnato. In molti mi hanno fatto sentire sbagliato, immeritevole di amore, e con orrore a volte mi sono trovato a concordare.
Lo squillo del cellulare mette fine a questo mio flusso di pensieri
"Pronto"
La voce dall'altra parte è sempre felice di sentirmi ma sempre in apprensione
"Ancora non sei a letto?"
"No, Vado tra poco, tranquillo"
"Come stai?"
"Bene, sto studiando parecchio in questi giorni"
"Mi raccomando, non fare come l'ultima volta: studia ma non dimenticarti di mangiare! Non farmi preoccupare, la salute prima di tutto, capito?"
"Sì, certo" alzo gli occhi al cielo ma mi si allarga un sorriso a quella premura
"Non alzare gli occhi al cielo"
Ma che ne sa?
"Non ho alzato gli occhi al cielo" mento
"Come se non ti conoscessi, t'ho fatto io!"
Rido alla constatazione
"Senti, questo fine settimana torni a casa?"
"Sì, arrivo venerdì sera"
"Perfetto, adesso ti faccio andare a riposare"
"Va bene, buonanotte papà"
"Buonanotte Simone"

Arrivo davanti al bar dove ho appuntamento con Chicca, controllo i messaggi e ne trovo uno suo dove dice di iniziare ad ordinare, così mi avvio dentro. Ettore, il barista, mi accoglie col solito sorriso
"Buongiorno raggio di sole"
"Buongiorno a te, Ettore" pronunciando il suo nome il più suadente possibile, infatti arrossisce
"Il solito?" Mi chiede con un sorriso ancora più ampio
"Sì, e aggiungi anche un caffè macchiato"
"Oh aspetti Chicca"
"Quindi non sono così speciale come pensavo?! Ricordi alla perfezione anche ciò che prende lei"
Mi fingo offeso portando una mano al petto e scuotendo la testa, facendolo ridere
"Ricordo tutto ciò che ti riguarda, lo faccio per far colpo, magari mi inviti ad uscire"
Si sporge un po' da dietro al bancone e mi avvicino anche io facendo sfiorare i nostri avambracci
"Beh sei sulla buona strada, vediamo dopo colazione che succede"
Gli faccio l'occhiolino, prendo il caffè macchiato e il cappuccino, ha disegnato un cuore con la schiuma, sorrido e prendo posto ad un tavolino non molto lontano. Chicca entra nel bar dopo un paio di minuti e mi schiocca un bacio sulla guancia
"Buongiorno"
"Buongiorno a te, dalla faccia rilassata che hai immagino sia andata bene con Luca"
"Luc... -faccio mente locale- ah sì, sì non male"
"Simone"
Mi ammonisce, perché vorrebbe tanto che incontrassi un bravo ragazzo e m'innamorassi "perché innamorarsi è la cosa più bella del mondo" dice sempre
"Chicca"
"Cosa aveva che non andava? Sembrava così dolce"
"Quando viene piange"
La vedo strabuzzare gli occhi, mordersi il labbro inferiore e continuare
"Embè?! Lo abbracci, lo consoli, che so, fai qualcosa"
Non vorrei ma scoppio in una risata fragorosa
"Comunque non è scoccata la scintilla"
"Non eri tu che dicevi che non esiste la fantomatica scintilla? E che sono tutte storie campate in aria?"
Sbuffo perché ha ragione, io non ci credo alla scintilla, abbiamo inventato questa balla stratosferica in modo da evitare di richiamare, e tenere sulle spine l'altra persona che poi si convince che l'ansia, le paure, siano la vera scintilla e molti se la bevono. A molti piace crogiolarsi in questi drammi ma a me no
"Ok, senti, non mi piaceva"
Veniamo interrotti da Ettore che mi porta la solita brioche che mi piace mangiare dopo il cappuccino
"Grazie" gli sorrido
"È sempre un piacere, questa la offro io stamattina"
Ci guardiamo negli occhi intensamente fin quando la mia amica non ci ridesta con un finto colpo di tosse.
Appena si allontana Chicca mi guarda torva
"Sai che poi non ce possiamo più mette piede qua?!"
Non le rispondo, addento la brioche e le strizzo l'occhio

Tell me it's not just tonight.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora