Prologo

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Alle anime fragili,
che amano
senza amarsi.

La pioggia scende rapida e funesta, squarciando il cielo con tuoni tumultuosi, annunciando così la comparsa del demonio che possiede la mia anima.
《Dylan, smettila, lo ucciderai!》
In lontananza la voce di quella puttana che mi ha messo al mondo echeggia in modo insistente nelle mie orecchie.
《Dylan non farlo!》continua a blaterare dandomi ai nervi.
In un angolo, gli occhi spaventati di una ragazzina, mia sorella, non fanno altro che gettare benzina sul fuoco della mia ira.
Le cicatrici circolari sulle mie braccia contratte mentre cerco di togliere fiato a quel bastardo, irradiano nel mio corpo una forza sovrannaturale che mi rendono una merda proprio come colui che sto uccidendo.
L'adrenalina mi scorre nelle vene a un ritmo irrefrenabile; per troppo tempo ho dovuto tenere a bada la belva che è in me e ora, nonostante il corpo che giace inerme sotto la mia presa, non riesco più a fermarmi e continuo a infliggergli colpi devastanti, come a volergli rendere lo schifo di cui mi ha reso vittima per anni.
《Dylan, che cosa hai fatto?》chiede la puttana con voce stridula, come se non fosse abbastanza ovvio.
《Oh mio Dio, tu sei un assassino, sei un fottuto demonio!》continua ancora evidenziando la mia caratteristica predominante del momento.
Ignoro la sua voce, mentre in lontananza il suono delle sirene della polizia si fa sempre più vicino, senza però mai giungere in prossimità del delitto.
Improvvisamente una figura tenebrosa e allo stesso tempo angelica attira la mia attenzione.
《Carter..》mi chiama usando il mio cognome, attirandomi come se stesse cantando una sirena.
《Carter..》ripete ancora, questa volta con una voce più intensa.
《Che cosa sei? Un demone come come me o un angelo venuto a redimermi dai miei peccati?》chiedo con la forza del pensiero, senza che la voce esca dalla mia bocca.
《Svegliati!》risponde con voce dura e leggermente mascolina.
Mi sento confuso..
Intorno a me ci sono solo delle fiamme,  ma non avverto alcun calore.
Sono forse giunto all'inferno?
Gli occhi di quella donna continuano a scrutarmi e non riesco a smettere di guardarla.
《Carter!》dice con imponenza, perdendo ogni minima sensualità del timbro vocale.
《Carter! Svegliati cazzo!》
Apro gli occhi di soprassalto e il dolore alla schiena causato dalla scomoda brandina mi riporta nella realtà del mio incubo senza fine.
《Sbrigati a vestirti, devi fare i tuoi esami di routine!》dice un secondino parlandomi fuori dalla mia cella.
Non rispondo, sono troppo occupato a placare le accelerazioni del mio corpo.
Il mio sogno è stato diverso dagli altri e non riesco a togliermi dalla mente quegli occhi scuri.
So già che mi tormenteranno per sempre.


Spazio autrici:
Ci siamo! Che la pubblicazione abbia inizio.
Io e @jolycarbon attendiamo con ansia i vostri pareri.

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