Capitolo 5

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Quando entro all'Art vengo subito accolga da un uomo sulla cinquantina, basso e con una barba grigia un po' disordinata. Il locale è davvero carino.
"Se accetti di lavorare qui dovrai impegnarti ad esserci ogni martedì, mercoledì e giovedì sera dalle 6. Per il momento non ci serve che tu venga altri giorni perché ci sono anche altre dipendenti" dice in tono dolce ma distaccato.
"Si certo nessun problema".
"La paga sarà di 9 dollari l'ora più le mance che riceverai dai clienti. Se ti può andare bene noi siamo pronti ad accoglierti cara. Mi sembri una ragazza responsabile e ci saresti molto d'aiuto".
"Oh sarebbe davvero perfetto. Quando comincio?" Chiedo stupita perché non pensavo che mi avrebbero pagato così bene.
"Che ne dici della settimana prossima?" Chiede lui speranzoso.
"Si si certo la ringrazio molto signore".
"Oh chiamami pure Omar e dammi del tu cara, non farmi sentire più vecchio di quanto non lo sia già" Dice sorridendo.
"Va bene grazie Omar, ci vediamo martedì allora".
Esco dal locale quasi saltando dalla gioia.
Si è fatto buio e nonostante abbia smesso di nevicare si congela quindi decido di fare una corsa per arrivare a casa velocemente e scaldarmi.
Appena arrivo davanti al portone mi affretto ad aprire e corro su per le scale, entro in casa e mi trovo davanti Logan.
"Ma che cazzo" Dico a voce alta.
Lui ride.
"Non ti aspettavi di vedermi ammettilo". dice con tono ironico.
"Esci da casa mia" Dico, cercando di elencare mentalmente i motivi per cui potrebbe essere qui.
"Tuo padre e mio padre sono da me a vedere una partita e a bere e tuo padre ha voluto che io venissi a farti compagnia". Afferma soddisfatto.
"Ma che cazzo" È l'unica cosa che riesco a dire. Mi sta rovinando la serata ed era la prima volta che mi sentivo davvero felice da quando sono qui.
Decido di ignorarlo, lo supero e vado in bagno fare una doccia. Esco dal bagno in accappatoio e lui fischia vedendomi. Fingo di non aver sentito ed entro in camera mia sbattendo la porta. Indosso un pigiama pesante e vado in cucina a preparare la cena.
"Ho già ordinato la pizza per entrambi". non mi guarda nemmeno mentre mi parla.
"E con quali soldi pensi di pagarla genio". Lo guardo storto e lui ride.
"Il fattorino è mio amico, offre lui". Alzo gli occhi al cielo e lui si alza e viene verso di me velocemente. Mi ritrovo con la schiena contro al frigorifero e lui che mi fissa. Ci saranno forse due centimetri a separarci.
"Spostati cretino". E mi scanso da lui spingendolo via.
"Nervosa vedo". Lo guardo male e torno in camera mia.
Dopo pochi minuti sento il campanello e deduco che sia arrivato il nostro cibo, così esco dalla camera e non nego che quest'azione mi provochi disagio. Con Logan non so mai come comportarmi, passa dall'essere la persona più carina che conosca all'essere uno stronzo totale e per concludere in bellezza si trasforma in un maniaco.
"Ti è passata la luna?" Ride e capisco che non vede l'ora di infastidirmi.
"Taci o ti butto fuori di casa! Dammi una fetta di pizza". Impongo.
"Ah tesoro se la vuoi vieni a prendertela". Mi fissa con un sorriso malizioso, mentre si posiziona il cartone esattamente sulle palle.
"Vaffanculo". E mi alzo per prendere da mangiare. Non ho intenzione di rinunciare alla cena solo perché sono in compagnia di un pervertito.
Appena afferro il cartone Logan prende il mio braccio e mi trattiene con forza.
"Brutto stronzo fuori da casa mia!" Urlo e lui si alza in piedi mostrandomi di avere un paio di chiavi del mio appartamento con sé.
"Posso entrare quando voglio Amelia".
Lo dice con fare viscido e io non ne posso più. Scappo in camera mia sbatto la porta e inizio a piangere.
Velocemente passa dall'essere un pianto all'essere un respiro molto agitato e affannato, così decido di spalancare la finestra. So che così entrerà freddo, ma l'aria dell'inverno mi permette di riprendere controllo del mio respiro.
So che non dovrei reagire così ma questo ragazzo mi sta facendo sentire a disagio e non lo tollero. Devo dire a papà di riprendersi le chiavi, chissà perché gliele ha lasciate.
Improvvisamente si apre la porta della stanza e Logan fa il suo ingresso. Si tiene a distanza da me e mi fissa con preoccupazione.
"Stavo scherzando". Si affretta a dire.
"Beh tu scherzi un po' troppo per i miei gusti". Lo guardo schifata e impaurita contemporaneamente. Non mi sento molto tranquilla.
"Vuoi?" Mi sta porgendo la pizza.
"Vai fuori Logan".
"Dai prometto che non farò mai più nulla di simile"
"Vai fuori"
"Te lo prometto Amelia, dai"
Sono così stanca che accetto.
"Giuralo su te stesso". Gli dico.
"Lo faccio se vieni fuori a mangiare la pizza". Lo guardo storto e lui sorride.
"Faccio il bravo".
Sospiro e lo seguo mantenendo una certa distanza e lui si fa la croce sul cuore.

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