4 Alex

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T/ n pov
Dei rumori assordanti mi svegliarono di colpo.
Avevo dormito stranamente bene, forse perché di solito dormivo sul letto del mio coinquilino...

Odiavo quel letto, il materasso era durissimo, le lenzuola erano sempre sporche ed era troppo piccolo per due persone. Però adoravo il mio coinquilino, lo conoscevo da 3 anni e non mi lamento di nulla. Con lui ho passato dei bellissimi momenti, come il rubare e fuggire insieme, ma anche momenti di vera amicizia in cui ridevamo felici insieme ad altri nostri amici davanti ad un falò.

Alzai la schiena, rimanendo seduta sul letto.

Ma dove cazzo sono?

Realizzai la cosa.

Ero a scuola.

Mai nei miei anni passati ho pensato che un giorno sarei stata qua.
Ma con quale coraggio e voglia esattamente?

Mi alzai e mi vestii con la divisa della scuola. Odiavo le scuole in Giappone.
Era obbligatoria la divisa, che poi dovevi pure pagartela tu, cosa che ovviamente non ho fatto.
Me l'ha data la scuola. Non capivo perché ci tenessero così tanto a tenermi con loro.
Perché se fosse stato per me, non sarei mai venuta.

Già odio la scuola in generale, ma la cosa che non sopporto proprio sono le divise.

Perché era obbligatoria la gonna per le femmine e per i maschi i pantaloni?

E poi in questa scuola non si poteva avere neanche una relazione.
L'ho letto tra tutti i fogli che mi ha dato Aizawa prima che entrassi qua.
Io non ho parole.

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Shoto pov
Stamattina mi sono svegliato energico e dopo aver fatto colazione ed essermi lavato i denti, mi dirigo in classe insieme a Midoriya e ad Uraraka che gli stava sempre dietro.

A nostra sorpresa T/n era già dentro, seduta sulla sedia che sarebbe dovuta essere di Momo, ma il giorno prima avevano fatto questo scambio.

Aveva la testa e lo sguardo rivolto verso il soffitto, le braccia allargate attorno alla sedia e le gambe incrociate sopra il banco.

Il piede le tremava, segno della sua agitazione.
Indossava l'uniforme: camicia, cravatta e giacca, ma al posto della gonna aveva i pantaloni.

Inizialmente eravamo tutti e tre fermi, ma poi Midoriya e Uraraka si fecero avanti sedendosi ai loro posti

"Buongiorno T/n"
Dissero entrambi, ma senza una risposta dategli da T/n.

Lei non aveva cambiato ne posizione ne espressione.

Io invece sono rimasto fermo dov'ero, mi sono beccato a star fissando T/n più del previsto.
Mi ripresi e andai a sedermi al mio posto, ovvero quello all'angolino, alla sua sinistra.

Man mano che il tempo passava, entravano in classe i nostri compagni e la fronte di T/n si corrugava sempre di più.

La sua espressione divenne piano piano da neutrale a infastidita, impaziente, scocciata e arrabbiata.

Con la coda dell'occhio vidi Lida entrare e notare subito la posizione di T/n.

"T/n togli immediatamente le gambe dal banco"
Disse con il suo fare robotico delle braccia.

Continuava a parlare e a sgridare T/n. Sul fatto che non si deve scherzare su queste cose e bla bla bla.
Che palle che mi faceva venire Lida.

"Rilassati cazzo, è solo un banco, non gli sto facendo nulla di male"
Mi voltai verso di lei.
Nessuno aveva mia risposto a Lida tranne, vabbè, Bakugo.
In effetti da come mi è parsa ieri, mi sembra proprio quel tipo di ragazza testarda.

Opposti che si attraggono (shoto x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora