Capitolo 6

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Brooke's POV

Amber era andata via da ormai mezz'ora e io stavo fissando il soffitto di casa mia da allora.

Come cazzo ha potuto Brian fare quello che ha fatto con lei? Lui deve stuprare me non lei.

Perché non la finisce di fare il coglione con sua sorella e viene da me? Me lo voglio scopare dalla prima volta che Amb me lo ha fatto conoscere e ho anche tentato di farglielo capire parecchie volte. Tutti quei vestiti scollati e le volte che mi sono incollata addosso a lui e non si è ancora accorto di me.

Sono solo la migliore amica di sua sorella.

SOLO FOTTUTAMENTE QUELLO.

Troppi pensieri attraversavano il mio piccolo cervello da quattordicenne e quindi decisi di andare a letto per dormire e schiarirmi un po' le idee su tutto questo.

Il giorno dopo mi svegliai come al solito tardi e scrissi a Amb dandole il buongiorno e dicendole che nel pomeriggio saremmo uscite e che ci saremmo viste a casa mia verso l'ora di pranzo. Subito dopo buttai letteralmente il cellulare sul comodino, mi alzai - anche se a malincuore- e andai in bagno per darmi una rinfrescata dopodiché tornai in camera mia e presi un vestito nero abbastanza semplice, non molto scollato e che scendeva fino sopra al ginocchio accompagnandolo con due scarpe con un leggerissimo tacco.

Ero sola in casa, i miei quel giorno non c'erano quindi mentre aspettavo Amber decisi di scaldare una pizza nel microonde così prima di uscire avremmo mangiato qualcosa.

Erano le 12.30 quando il citofono riecheggiò in casa mia, andai ad aprire, era Amber. "Ciao puttanella" la salutai io, ci chiamavamo così da sempre, un semplice insulto che valeva però più di mille abbracci, lei mi sorrise ed entrò, quel giorno aveva messo un bel vestitino con una fantasia abbastanza strana che le arrivava fino al ginocchio e fasciava il suo fisico fottutamente perfetto.

"Allora dove hai in programma di portarmi troia?" disse lei "zitta e non ti preoccupare, intanto mangiamo e poi si vedrà, perché devo raccontarti sempre tutto?". Lei alle mie parole alzò gli occhi al cielo "sempre a mangiare pensi".

Ci avviammo allora in cucina e ci strafogammo in nemmeno 5 minuti quella meravigliosa pizza mettendoci poi a guardare un po' di TV, sedute comodamente come se avessimo il più normale dei jeans invece di quei vestitini.

Erano le due quando la tv ormai era diventata noiosa e il caldo aveva iniziato a rendersi sopportabile, quindi decidemmo finalmente di uscire. Io iniziai a camminare e lei mi seguiva curiosa dato che non le avevo detto dove saremmo andate. Dopo 20 minuti di passeggiata arrivammo in spiaggia, dove avevo spesso visto Tyler allenarsi a fare surf e speravo ci fosse anche oggi - ero una che si preoccupava a combinare le relazioni degli altri- così da poter fare "accidentalmente" incontrare Amber con lui. "In spiaggia? Cazzo ci facciamo in spiaggia troietta?" disse lei curiosa, "cosa ci vuole dopo una bella pizza?" risposi io "gelatooooo" urlò lei e corse ad abbracciarmi.

Ci incamminammo fino ad arrivare alla gelateria più conosciuta sulla spiaggia, infatti dovemmo aspettare per circa un quarto d'ora prima che arrivasse il nostro turno. "Per me un cono nocciola e stracciatella" esordì io, Amber invece prese un cono nocciola e cioccolato.

Presi finalmente i gelati iniziammo a passeggiare lungo la spiaggia e osservavamo il mare: un immensa distesa blu che si perdeva all'orizzonte che andava a confondersi sembrando un tutt'uno col perfetto blu del cielo.

Eravamo perse a fissare quel paradiso quando ad un tratto una voce familiare ci interruppe: "Ciao Amber" ci girammo entrambe nella direzione da cui proviene la voce...... era Tyler -come speravo d'altronde-. "C-ciao Tyler" balbettò Amb. Come faceva a bloccarsi davanti a lui? Ok lo ammetto era abbastanza figo ma non così tanto da provocare certe reazioni.

Dovevo trovare un diversivo per lasciarli soli così lasciai fare al mio stupido istinto"Ops, mi è caduto il gelato, vado a comprarne uno nuovo, ci vediamo fra un po' Amb" le feci un occhiolino di buona fortuna e mi allontanai.

Spazio autori

Sono sempre io, Bryan, Amber in questo periodo ha molto da fare e non ha tempo di pubblicare quindi si limita a revisionare il mio lavoro. Questo capitolo è corto e merdoso ma abbiate pietà, l'ho pubblicato per voi, per non farvi attendere troppo per cui AMATEMI. Spero comunque che vi piaccia e aggiornerò presto con altra roba migliore, ho già in mente delle cose *faccina perversa*. Ciaoooooooooooooooo
Ah, ho deciso di aprire uno spazio pubblicità, per cui chiunque volesse fare pubblicità alla propria storia chieda pure.

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Leggete Through lights and shadows di GiorgioAlbanese0, è ancora agli inizi ma la storia è bella

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