Capitolo 2

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CHRIS

Icaro e che cazzo!
Si, impreco perché è tipo la quarta mail che ti invio e tu sembri essere scomparso nel nulla!
Sono tre giorni che non ti fai sentire e se non fosse per il fatto che mi hai sempre risposto almeno una volta al giorno, non mi preoccuperei così tanto.
So che ti aggiorno praticamente su tutto ma non puoi ignorarmi solo perché non ti ho descritto in maniera dettagliata la nottata di sesso che ho avuto con uno sconosciuto.
E so che mi stai ignorando proprio per questo, ma non è maturo da parte tua.
Ho bisogno di te, del tuo aiuto, delle tue parole di conforto perché in questo momento mi sento più confusa che mai.
La mia vita sta cambiando, sono in una nuova città, non ho amici, non ho sicurezze, e l'unica cosa certa è che fra dodici mesi dovrò prendere un volo per l'Italia ed affrontare la mia famiglia.
E si, altro insignificante dettaglio della mia vita è che non sono di Londra, e durante le vacanze estive devo raggiungere la mia famiglia e fingere che la mia vita stia andando alla grande.
Forse mi sto preoccupando troppo e magari sei in vacanza anche tu.
O forse mi stai deliberatamente ignorando perché ho voluto risparmiarti dei dettagli su cui mi avresti presa in giro a vita.
O forse..
Te la sei presa perché nella scorsa lettera ti ho detto che avrei tanto voluto avere la vita di Stella, non è così?
Cristo, parlami!
Sole.





Solaria.
Il suo nome era Solaria.
Poteva essere una coincidenza d'altronde, no?
Ma il destino a volte poteva giocare brutti scherzi e quello decisamente era il mio.
Ciò non significava che Solaria, fosse realmente la mia Sole.
Certo, le possibilità erano davvero molte considerando che mi aveva rivelato che quella stessa sera sarebbe andata al The Rules ma era impossibile che mi fossi scopato proprio lei.
Per. Tutta. La. Cazzo. Di. Notte.
Sul letto, sul lavandino, nella doccia, perfino contro il muro.
Quella ragazza mi aveva stregato e non solo per la postura perfettamente dritta, la pelle immacolata e la lingua biforcuta.
Ciò che mi avevano colpito di quella ragazza erano i contrasti di colori che emanava tutto il suo corpo.
E non parlavo solo dei lunghi capelli castani in contrasto con lo sguardo di sfida dei due occhi blu oceano.
E nemmeno delle gambe chilometriche baciate da una pelle tipica di una bellezza mediterranea.
O perfino di quelle labbra piene e rosa, o del fisico mozzafiato.
Io parlavo del misterioso tormento che si celava dietro quella persona apparentemente perfetta.
Odiavo le cose perfette. E mi piaceva trovare anche il più piccolo dei difetti per ricordare a me stesso che per quanto possiamo mentire perfino a noi stessi, la nostra vera natura prima o poi deve sempre rivelarsi per quella che è.
Odiavo gli ipocriti, ma più di tutto odiavo i bugiardi, e Sole.. Bhe, Sole mi aveva fottutamente mentito.
Inspirai portando la testa all'indietro e facendola poggiare sul muro di casa di Katherine.
Bhe, non mi aveva del tutto mentito, ma dalle sue cazzo di email pensavo si trattasse di una semplice ragazzina di vent'anni, senza alcuna vita sociale e che di certo non avesse avuto quell'aspetto!
Me l'ero immaginata bionda, pura, si insomma.. Il nome parlava già da se, no?
Sole, cazzo!
Ed io avevo scartato ogni bionda presente in quel dannato locale proprio perché non volevo incorrere in un errore di cui mi sarei fottutamente pentito.
E invece no!
Per tutta la notte avevo fatto finta che non fosse lei, che era stata una stupida coincidenza ma avevo avuto torto marcio.
Il motivo? Come avevo avuto la prova che quella ragazza fosse la mia Sole?
Una volta svegliato, lei non c'era più, nemmeno i suoi bagagli che aveva fatto depositare da Adam ad inizio serata in una delle cabine armadio delle ballerine.
E sarebbe stato perfetto se si fosse concluso tutto esattamente così, ma la fortuna non era stata dalla mia parte perché proprio mentre stavo per lasciare la stanza, il mio telefono aveva vibrato ed il cuore aveva iniziato a pompare sfrenato.
E non appena sbloccai il telefono, lessi la conferma della cazzata che avevo appena commesso.
Ma la verità che non volevo ammettere a me stesso era un'altra: dal primo momento in cui aveva rivelato il suo nome sapevo perfettamente chi fosse.
Moon. Bugiarda. O forse ero io il bugiardo? Chi era davvero Sole?

MOON - The Rules Series Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora