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<<E tu come lo sai?>> mi chiede, senza però essere infastidita nemmeno un minimo.
<<Beh, ho le mie fonti>> dico fieramente.
<<Beh, mi inquieti>> risponde lei mettendosi a ridere.
<<Però non capisco perché tu volessi saperlo>> mi dice poi, pensierosa.
<<Niente, non so. Mi chiedevo solo perché me lo stessi nascondendo>>
<<Non te lo stavo nascondendo, è solo che non mi sembrava il momento giusto per dirtelo. E poi, la mia vita sentimentale è davvero uno schifo ultimamente, quindi lasciamo stare>>
<<Perché?>>
<<Beh, svariate ragioni, alcune di tempo fa. Recentemente, però, Shawn mi ha confessato il suo amore qualcosa come tre volte in un solo mese e a me dispiace sempre friendzonarlo, mi sento così male per lui... dopo esserci frequentati per poco meno di un mese ho capito che il nostro rapporto dev'essere solo un'amicizia, in più mi sto sentendo con una ragazza da solo una settimana, ma ho già capito che non fa per me, e non so come dirglielo perché non voglio ferirla>>
<<Beh può farlo qualcun altro, puoi dirlo alla tua migliore amica.
Oppure puoi presentarla a Shawn>> rispondo ridendo, e lei scoppia a ridere.
<<Sì, sarebbero una bella coppia effettivamente>> afferma di rimando, con il mio stesso tono giocoso.
<<Tirerebbero le basi del Camila Cabello fanclub>> dico io, facendola ridere ancora di più.
<<Cosa avete così tanto da ridere?>> chiede Shawn, avvicinandosi con un sorriso e abbracciando poi Camila da dietro, mentre anche il resto dei colleghi ci viene incontro.
Avevo dimenticato che fossimo con altre persone, tant'ero presa dalla conversazione.
<<Niente Shawn, cose nostre>> risponde lei, e a lui scompare il sorriso.
<<Direi che è ora di andare, anche domani si lavora>> dice il capitano Maslow, guardando l'orologio.
<<Qualcuno deve aiutare a sparecchiare però>> continua, quando però tutti hanno già messo i cappotti e si stanno avviando verso l'uscita.
<<Detective Cabello, detective Jauregui, mi aiutate voi? Non dovremmo metterci molto>>
<<La detective Cabello è molto stanca, capitano. Farò tutto io>> dico, guardando Camila che cerca di alzarsi a forza.
<<Oh no Lauren, non c'è bisogno>> prova a dire, ma io e il capitano siamo già quasi alla fine del lavoro.
<<Allora, come ti stai trovando? Siamo riusciti a metterti a tuo agio?>> mi chiede lui nel frattempo.
<<Sì, grazie mille davvero... credo che mi piacerà tantissimo lavorare qui>> dico, continuando a sparecchiare.
<<Capitano scusi, dov'è il sergente?>> chiede Camila irrompendo, dopo essere tornata dal bagno.
<<Siamo solo noi tre, Cabello. Il sergente Mendes è già tornato a casa come gli altri. Perché?>>
<<No! E io ora come torno a casa? Oggi eravamo d'accordo che mi accompagnasse lui dato che tornavamo più tardi>> dice affranta, non riuscendo a pensare a una soluzione.
<<Ti porto io Camila, non preoccuparti>> le dico.
<<Ma non abito molto vicino a qui>> mi risponde triste.
<<Non fa nulla, ti accompagno lo stesso a casa. Vai a mettere il giubbotto, io nel frattempo finisco qua>>
Camila sorride in modo istintivo, arrossendo, mi ringrazia raggiante e va a prendere il suo cappotto.
<<Sembra che stia nascendo un bel rapporto qui. Sono felice che tu ti stia trovando bene, te lo meriti>> dice il capitano, sorridente.
<<Spero di creare questo tipo di rapporto con tutti qui dentro, sembrano tutti molto carini>>
<<E io te lo auguro>> conclude lui, buttando l'ultimo bicchiere vuoto nella spazzatura.
<<Ti ringrazio per essere rimasta qui fino all'ultimo e avermi aiutato, non è da tutti>> dice portando il sacco sporco vicino al bidone.
<<Non c'è problema, non mi ringrazi>> dico sorridendo, per poi andare verso l'altra stanza a cercare Camila.
È su un divanetto, si è addormentata e tiene stretta la mia giacca di pelle.
Rimango a guardarla per qualche secondo, che carina...
<<Uhm... oddio, dormivo? Ehm scusami, stavo venendo a portarti questa, ma credo che il sonno abbia prevalso, mi dispiace...>>
<<Ma non preoccuparti>> dico, mentre mi avvicino ad accarezzarle la guancia con un'espressione intenerita, e lei mi porge la mia giacca.
<<A domani, capitano. Grazie ancora>> dico, e anche Camila lo saluta.
Usciamo dalla stazione e ci incamminiamo verso la mia macchina.
<<Spero che ti fidi già abbastanza da entrare in macchina con me senza pensare che ti rapirò e ti venderò al mercato nero>> dico ridendo, e lei fa lo stesso.
<<Sì dai mi fido, ma solo perché so che sei in polizia da quasi sei anni>>
<<Ah, solo per questo? Non ispiro fiducia?>> dico facendo la finta offesa.
<<Per la maggior parte per questo>> dice ridendo ancora di più.
<<Ho il potere di lasciarti a piedi stasera, ricordatelo>> le dico ancora.
<<Non lo faresti>>
<<È vero...>> rispondo mentre tiro fuori la chiave e apro la macchina, appena palesatasi davanti a noi.

Police love | Camren.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora