mi sei mancata nennè

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mi guarda la guardo senza dire nulla.

D: allora perché hai ucciso Ezio Di Salvo?- le spiego quello che è successo e annuisce.

D: quindi eri sola sulla spiaggia lui è arrivato e ti si è piazzato davanti con un coltellino vicino alla tua gola e lo hai fatto per autodifesa?- annuisco e lei continua - com'è che cercano sempre di tagliarti la gola ti abbiamo tolto già dodici anni per l'omicidio di quell'uomo perché c'erano le telecamere e perché hai un evidente segno di coltello sul collo te ne toglieremo altri dodici per autodifesa contro Di Salvo. Ah signorina Valletta lei è già stata graziata due volte per ragioni ben visibili ma non lo sarà anche alla terza volta- dice in conclusione.

Io: non ci sarà una prossima volta- le dico e vedo che vuole dirmi qualcosa e aspetto.

D: sai Ciro dov'è siete usciti insieme da qui!- annuisco e le spiego che mi ha detto che doveva andare a casa sua per stare un po' in famiglia.
sapevo che me lo doveva domandare infatti ho spiegato la stessa versione a Don Salvatore.

D: può andare signorina- annuisco e vado  via accompagnata da liz al campo maschile su mia richiesta

Io: grazie mille- le dico e lei mi chiede di tornare presto.

cerco Edoardo con lo sguardo e lo vedo seduto vicino a totò vado vicino a loro e chiedo a totò di andare e lui se ne va e ci accendiamo una sigaretta prima che lui dice qualcosa.

E: allora?- chiede riferendosi sicuramente a Ciro.

Io: Ciro è dalla sua famiglia- annuisce.

E: si lo so mi ha chiamato e me lo ha detto e mi ha detto anche il perché- cazzo.

Io: bhe...io..- non mi fa finire che mi abbraccia sono confusa davvero molto.

E: menomale sei viva piccola mia per me sei una sorella non voglio che ti succeda nulla- dice con voce spezzata e gli asciugo le lacrime.

Io: shhh sto qui è tutto apposto- lo abbraccio rassicurandolo.

mi chiede se volevo giocare a calcio e mi metto in squadra con lui dopo un'oretta di partita dove dopo mezz'ora facevamo la pausa del primo tempo, abbiamo vinto io, lui, totò, o' pirucchio e Milos 6 a 1 contro il piecoro, il chiattillo e altri ragazzi.
dopo la partita andiamo a cena e mi siedo com le ragazze e le racconto il bel pomeriggio passato DA SOLA al mare senza ciro.

andiamo nelle celle e Ciro era appena tornato gli sorrido e lo abbraccio.

C: mi sei mancata nennè- lo bacio sull'angolo della bocca.

Io: anche tu Cirù- e lo riabbraccio.

ci salutiamo e andiamo nelle nostre celle e mi addormento subito.

*un mese dopo*

tra me e Ciro va alla grandissima.
penso mentre mi preparo con un semplice jeans e maglietta dove i miei tatuaggi erano completamente scoperti.
vado in mensa e faccio colazione con ciro che mi ha sporcato di cioccolato il naso e le guance, io rido mentre lui mi pulisce con la lingua senza farsi vedere e Edoardo se la ride.

andiamo in classe oggi c'è la professoressa di  letteratura che ci parla di uno scrittore Umberto Saba che io ho studiato alle medie

Pr.essa: qualcuno sa chi è o sa un' opera che ha scritto?- io alzo la mano e aspetto che mi dia il consenso.

Pr.essa: dimmi Valletta- annuisco

Io: Umberto Saba nacque a Trieste, all'epoca ancora parte dell'Impero austro-ungarico, il 9 marzo del 1883, nove mesi dopo la morte della moglie, morì nel 25 agosto 1957, e fu sepolto a Trieste nel cimitero di Sant'Anna- dissi e i ragazzi mi guardavano scioccati come se avessero visto un fantasma.

Pr.essa: una sua opera? la conosci?- annuì

Io: "la serena disperazione" scritta nel 1920 a Trieste- sorrise e lasciò andare via tutti per il pranzo.

andai a un tavolo e mi sedetti sola ma mi si avvicina una vipera, Viola, madonna che palle questa.

V: cosa non capisci di non toccare Ciro?- le rido in faccia per la sua espressione.

Io: oh bellezza ahahahah se non hai un altro cazzo da succhiare e perché dovresti guardare la tua faccia da troia- le dico e tutti si girano e iniziano a guardare.

V: permettiti un'altra volta e ti- la fermo con la mano

Io:.cosa fai se lo ripeto un'altra volta eh Viola?  mi uccidi fallo ora che ne hai la possibilità- le dico con un sorriso sadico e lei scappa dalla paura.

Io: che cazzo avete da guardare eh?- urlo e mi siedo e Ciro si avvicina con Edoardo dicendomi che ero stata fantastica io do un bacio Ciro e abbraccio Edoardo

C:.ti amo nennè- lo bacio ma non sono pronta per diglielo e lo sa bene perché glielo spiegai e mi sorrise ancora con le labbra sulle mie.

pov ciro.
so che non è pronta e non le darò fretta deve venire da lei, dal cuore e non per compiacere una cosa che voglio sentire ma io la amo molto e sono grato che sia la mia ragazza e non una semplice ragazza di una botta e via lei non è pronta e io lo accetto.

dentro per vendetta// MARE FUORI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora