chicago, stati uniti, 1920
Definirei questa città come casa mia, anche se non sono nata qui.
Ho amato questa città dal primo momento in cui ci ho messo piede.
Chicago, città di colori e musica, cose che io definisco arte sin da bambina.
Le persone qui sono felici, e allegre, e ci sono locali dove cantano, ballano, e festeggiano in qualsiasi momento.
Io adoro venire alle feste che ci sono nei vari bar e locali perché mi rendono felice, e mi fanno stare bene con me stessa, spegnere tutto, cantare e ballare senza pensare ai problemi che hai intorno.
In questo momento è sera, e sono nel bar di una mia carissima amica, si chiama Gloria ed è una strega molto potente.
" ecco a te il solito cassie " mi dice, mentre mi sta passando il bicchiere con dentro un buon martini.
" grazie gloria " rispondo accennando un sorriso.
E ora sto bevendo il contenuto del bicchiere.
"venerdì do una piccola festa qui al bar "
mi dice la mia amica, mentre mi passa un volantino.
" e la cantante sei tu ? " le domando entusiasta
" si, per questo non devi mancare "
" assolutamente " rispondo contenta.
Io e Gloria siamo amiche da due anni, da quando sono arrivata qui.
La vedo un po' come la mia sorella maggiore, mi ha aiutata veramente tanto, soprattutto a controllare la sete.
" devo andare ora...ci vediamo alla festa " dico lasciandole i soldi sul bancone.
" va bene, ciao cassie, buona serata !...mi raccomando non combinare guai "
mi saluta lei.
" sta tranquilla " le rispondo sorridendo.
E adesso avviando verso l'uscita del locale.
Oh no...mannaggia alla mia goffaggine sempre presente.
" emh mi scusi tanto, non volevo " sono appena andata a sbattere contro qualcuno, che sta posizionando il suo sguardo verso di me.
È un ragazzo, ed è veramente molto bello...e se fosse umano ci farei un pensierino...
È alto circa 1.90, ha i capelli sistemati con il gel di un color oro brillante, e i suoi occhi, sono azzurri, ma di un azzurro molto intenso, che non ho mai visto prima.
Sono molto particolari, come in qualche modo espressivi.
Mi guardando attentamente.
" stia tranquilla, signorina...? " mi dice mentre accenna un sorisetto malizioso.
Sento uno strano calore che sta invadendo lentamente le mie guance
" cassandra...salvatore " sono incantata a guardare i suoi meravigliosi occhi azzurri.
" lieto di fare la sua conoscenza " mi sta lasciando un delicato bacio sulla mano destra.
La sensazione che sentivo sulle guance, adesso la sento amplificata...non può essere...non posso, non posso riaccendere i miei sentimenti...non ora.
" io devo andare, mi scusi ancora per prima " dico abbassando lo sguardo, e staccando le nostre mani.
Ho spento la mia umanità nel 1864, subito dopo che io e i miei fratelli siamo stati trasformati in vampiri.
Loro mi hanno abbandonata e io sono fuggita, non li vedo da allora, ma spero che stiano bene.
Ma non sono ancora pronta a riaccenderla, quindi...cassandra, controllati e spegni tutto.
E onestamente non credo che il ragazzo con cui mi sono scontrata sia umano, perché gli umani sono troppo ingenui e la maggior parte che mi ha fatto da pranzo e cena prima ci aveva provato con me mentre lui no, ma effettivamente questo conta poco.
" signorina salvatore ha dimenticato questa " dice una voce maliziosa alle mie spalle.
...Mi sto voltando nella direzione della voce...
È il ragazzo su cui sono andata a sbattere contro poco fa...che coincidenza...e in mano ha la mia borsetta, avrò anche le emozioni spente da anni ma il carattere non si può ne spegnere ne cambiare, di conseguenza la mia goffaggine rimane sempre quella.
" si, emh grazie e mi scusi ancora " dico imbarazzata dalla situazione, mentre mi avvicino per prendere la borsetta...e questo imbarazzo da dove salta fuori?
" di niente " mi risponde lui sempre con il tono di voce malizioso.
" io le ho detto il mio nome ma, lei non mi ha detto il suo " gli dico sorridendo con aria di sfida, non che mi importi molto perché queste uniche volte in cui ci siamo visti sono state dannatamente imbarazzanti e io ho rischiato di riaccendere i miei sentimenti...e il che è molto strano perché non ci è mai riuscita gloria a farmeli riaccendere, perché dovrebbe farlo il primo che passa?
" mi sta sfidando ? " mi domanda con un tono misto tra malizioso e scherzoso...e no tu non sei affatto umano, quindi...
" non so, è probabile " rispondo continuando a sorridere.
Mi sta guardando attentamente un altra volta accennando un sorriso.
" niklaus mikaelson, niklaus è il nome che mi è stato dato da mio padre, ti prego chiamami klaus " continua lui guardandomi negli occhi.
I suoi occhi sono incantevoli.
Gli sto accennando un piccolo sorriso per aver risposto alla mia domanda, ma visto che nessuno sa come proseguire questa conversazione imbarazzante...
" adesso devo proprio andare "
" spero di rivederla signorina cassandra " mi dice con lo stesso tono di voce.
Lo sto guardando sorridendo.
...E adesso sto tornando a casa mia...
È stata una bella giornata ma, sono veramente stanca e ho bisogno di riposare.
...sono appena arrivata a casa mia, nel mio appartamentino.
Mi sto dirigendo in camera mia per prendere la mia camicia da notte, e poi andare in bagno a cambiarmi e sistemarmi.la mia camicia da notte
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Ho appena finito di sistemarmi, e sto tornando in camera mia.
Mi sto sdraiando nel mio comodo e caldo letto, sono veramente stanca, e non faccio altro che pensare agli occhi azzurri e profondi di klaus...
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spazio autrice
eii ecco il primo capitolo della storia :) cosa ne pensate? fatemelo sapere nei commenti e magari ditemi cosa vorreste vedere e come potrei migliorare la storia, accetto tutti i consigli. Chiedo scusa per gli errori grammaticali e buona lettura <33
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❝sei parte del mio sempre e per sempre ❞|| klaus mikaelson
Vampire" perché?! perché l'hai fatto ?! " urlo tra i miei singhiozzi [...] " pensi che per me sia stato facile ?! " mi domanda a denti stretti. " ti ho detto, perché lo hai fatto ?!!!" [...] " l'ho fatto per proteggerti, l'ho fatto per regalarti una vita...