4-Pasión

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POV'S SOLEIL.

Non potevo credere a ciò che stavo vedendo.

Nel soggiorno erano presenti i miei genitori che ridevano e scherzavano beatamente in compagnia di un'altra donna e due uomini, uno di età maggiore e l'altro molto più giovane. L'avevano fatto veramente? Avevano deciso di organizzare a mia insaputa un "fidanzamento".

«Oh..eccoti qui» disse mia madre posando il bicchiere di champagne sul tavolo «Tesoro lui è Brandon» indicò con la mano il ragazzo dai capelli color caramello e gli occhi verdi come l'erba in primavera.

«Chiunque esso sia a me poco importa» portai le braccia conserte sotto il mio piccolo seno ed osservai attentamente ogni loro mossa.

«Suvvia, sono sicuro che andrete molto d'accordo» si intromise mio padre cercando di far calare la tensione che avevo appena fatto nascere.

«Vi avevo detto che volevo essere libera! E adesso cosa mi ritrovo in casa? Un ragazzo, quello che dovrebbe essere l'uomo giusto per me scelto dai miei genitori».

«Soleil so che è difficile per te ma nostro figlio è un ragazzo d'oro, ti tratterà come una regina così come sta facendo con me» si avvicinò la madre di Brandon con molta cautela alla mia figura, come se fossi in pieno istinto animale selvaggio.

Era inutile continuare a ribattere contro persone che buttavano tutto al vento; dovevo rassegnarmi o perlo meno darla vinta a loro per un po'.

«Noi non saremo mai la coppia delle favole e di questo ne dovete essere consapevoli» avvertì mentre Brandon si avvicinava lentamente.

«Su questo non avevo dubbi» sussurrò guardandomi con aria di disprezzo «Ci sarà da divertirsi con una ragazzina come te» concluse il tutto con una risata poco rassicurante.

Fin da subito non mi era sembrato sincero, ahimè era l'esatto opposto della bestia, esso dall'essere un mostro malvagio divenne un meraviglioso principe; ma lui dall'essere dolce a prima vista nascondeva un'animo oscuro che non prometteva nulla di buono.

Dovevo stare attenta.

Raggiunsi camera mia in preda a le mille emozioni negative; come hanno potuto farmi una cosa del genere? Lo sapevano che non ero d'accordo ma sono comunque andati contro la mia volontà, assurdo.

Mi cambiai coprendo il mio corpo da un intimo nero Victoria Secret's è un vestito non molto appariscente che mi dava un'aria abbastanza elegante; diedi un po' di colore al mio viso pallido e decisi di andare a liberare la mente in uno dei nightclub più conosciuti di Siviglia.

Sgattaiolai fuori casa intanto che loro se ne stavano beatamente a parlare di "affari" e con il gelo della sera andai incontro quello che sarebbe stato "il mio posto felice" per queste notte. Non ero mai entrata in un nightclub, ci passavo ogni tanto ma non ne avevo mai avuto il coraggio di entrare; ma questa volta mi sentivo stanca di tutto e volevo liberare la mente; se questo posto riesce ad aiutare il genere maschile di ogni età sono sicura che aiuterà anche me. Ormai ero donna dovevo fare le mie esperienze.

«Salve» sussurrai al bodyguard presente all'entrata di quello che tutto definiscono "il posto del peccato".

«Buon divertimento» ridacchiò spostando il suo corpo imponente su un lato, permettendomi di entrare.

Musica sensuale in sottofondo, luci rosse soffuse, odore di alcolici sparso ovunque e uomini pronti a darsi al piacere già posizionati a godersi "lo spettacolo". Per essere la mia prima volta devo dire che mi sentivo a mio agio.

«Hey tu!» esclamò il barista dai capelli ricci e gli occhi azzurri come il cielo.

«Dici a me?» mi avvicinai al bancone un po' confusa per la sua esclamazione.

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