17-Incubo

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POV'S SOLEIL.

E fu così che dopo qualche giorno cominciò a diventare realtà il mio incubo, quello che in questo momento prevaleva sugli altri. Vivere con Brandon era come convivere con il tuo peggior nemico, fortunatamente era spesso fuori e il più delle volte ci vedevamo soltanto la sera.

Stavo sdraiata sul letto della mia nuova camera dai toni scuri e iniziai a pensare all'altra sera, non potevo perdere la testa per Aidan, il nostro era un rapporto avventuroso è consenziente da entrambe le parti; non potevo restarci male per le sue cattive abitudini non saremo mai stati niente.

«Sempre con la testa tra le nuvole» disse Brandon entrando in camera.

«Non sto con la testa tra le nuvole, semplicemente stavo pensando» roteai gli occhi per poi infilarmi sotto le coperte.

«Quante volte ancora te lo dovrò dire? Non devi contraddirmi» mi fulminò con lo sguardo.

«Altrimenti? Non puoi averla vinta sempre tu» sbuffai infastidita.

Fece cadere il telefono sul letto e a passo svelto venne verso la mia direzione con fare minaccioso «Ti stai prendendo troppa libertà e questa cosa non va bene» alzò il tono della voce.

«Io troppa libertà? Ultimamente la mia vita è casa lavoro e lavoro casa, non sto neanche più uscendo ogni sera» mi difesi sotto la sua pazienza che lentamente stava terminando.

«Io non ti sopporto più!» in una frazione di minuti o meglio secondi mi ritrovai con il viso pieno di dolore causato dal suo forte pugno.

«Sei impazzito!» urlai poggiando le mani vicino il naso dolorante.

«Così vediamo se la prossima volta avrai ancora voglia di parlare e obiettare» ridacchiò soddisfatto del gesto che aveva appena compiuto.

Ero stanca di questo suo comportamento inappropriato, ma non potevo fare nulla, tutti pensavano che fosse un "principe azzurro" e anche volendomi difendere non avevo prove sufficienti.

Nonostante Aidan fosse altrettanto uno stronzo con un passato turbolento preferivo di gran lunga lui a Brandon, perlomeno mi faceva stare bene e non mi aveva mai alzato un dito.

POV'S AIDAN. 

Dopo che Soleil è venuta a sapere il mio "segreto", mi sentivo più sollevato, adesso sicuramente avrà capito che genere di uomo sono e non si farà alcun tipo di illusioni.

Entro nel nightclub dopo una faticosa giornata di lavoro e occupai il solito posto che dava ben la vista di tutto il posto. Osservo le donne che ballano sensualmente sui pali e comincio a pensare a lei, la donna che non riesco a togliermi dalla testa. Sembra quasi che mi abbia fatto un incantesimo o magari è solo uno scherzo del destino.

Mi alzo e mi dirigo nel bagno per darmi una sciacquata al volto se non fosse che alle mie spalle mi ritrovai una donna leggermente più grande di me come età con un vestito abbastanza corto e il seno prosperoso che usciva in tutta la sua maestosità.

«Lo sai che appena ti ho visto mi è venuta una voglia..» si avvicinò ridacchiando.

Le donne che incontro sono tutte uguali.

«E proprio quando hai visto me ti è venuta?» chiusi il rubinetto dopo aver rinfrescato il viso.

«Mmh..» annuí con la testa «Fammi urlare e scopami forte» sussurrò abbassando di poco il vestito.

Da quando c'era Soleil non avevo più toccato nessun corpo se non il suo ma dopo la giornata di oggi avevo proprio bisogno di avere un rapporto veloce per liberarmi.

Lasciai che le nostre labbra si congiungessero in un bacio violento quasi come se ci stavamo prendendo a morsi e poggiai il suo corpo sul lavandino.

Il suo corpo nudo cominciò ad agitarsi per l'eccitazione e i suoi gemiti furono capaci di far appannare il vetro dello specchio presente dietro di essa.

«Mmh..è bello grande proprio come piace a me» sorrise dopo aver visto il mio membro, penso che non troverò mai una donna delicata come Soleil.

«Un po' zitta non riesci a stare» scossi il capo allargando le sue gambe.

Infilai con violenza il mio membro tra le sue pareti ormai abituate a ogni cosa è iniziai a spingere sempre più forte.

«Ahaha si, così» urlò mentre contraeva la pancia.

Strinsi la pelle del suo lato b tra le mie mani e lasciai che la sua intimità ricoprisse del tutto il mio membro fino alla soglia del piacere.

«Tu si che sai come rendere felice una donna» gemette stringendo il mio corpo al suo in modo tale da sentire le spinte.

Continuammo fino a quando non raggiunsi l'apice e mi risentì meglio proprio come speravo «Ora vai» dissi alla donna mentre mi allacciavo la cinta.

«Mmh..se ci dovessimo rivedere ti porto direttamente a casa mia, il mio letto è molto comodo» ridacchiò.

«Non ti preoccupare non c'è ne bisogno, anche il mio letto è altrettanto comodo specialmente quando ci sono soltanto io» la spensi in un secondo.

Se ne andò soddisfatta ma anche irritata dalla mia risposta, però ero così, con nessuna donna ci sarebbe mai stato un secondo rapporto fatta eccezione per Soleil, lei era totalmente un'altra cosa.

In casa mia non avevo mai portato nessuna donna, preferivo avere rapporti altrove come nei nightclub, in una camera di un hotel, insomma un po' ovunque, ma dentro casa non riuscivo la vedeva come una cosa troppo intima. Magari sarei riuscito a fare l'eccezione per Soleil ma ne dubito che avrei portato ogni donna che mi sono scopato dentro.

«Ah..Soleil che mi stai combinando» sospirai ripensando nuovamente a lei.

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Ciao ragazzi, ecco a voi il capitolo, purtroppo Soleil è andata a vivere con Brandon e le cose non vanno nel verso giusto, Aidan si è dato nuovamente ad un'altra donna anche se continua a pensare a Soleil. Chissà cosa accadrà nel loro prossimo incontro, fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto, vi auguro una buona giornata.

Un bacio, Vale❤️❤️.

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