POV'S SOLEIL.
Il cielo quella serata era un tela buia dove le stelle pensarono bene di decorarla con la loro luminosità è bellezza; la luna era maestosa di un bianco perla è ricoperta da qualche piccolo cratere. Anch'essi erano dei corpi imperfetti però l'essere umano si perdeva in tutta quella bellezza, corpi celesti al di sopra di noi così lontani così vicini.
Scesi dall'auto e raggiunsi insieme alla mia famiglia e quella di Brandon uno dei ristoranti più rinnovati di Siviglia. Noi naturalmente non c'è lo potevamo permettere ma i genitori di Brandon volevo sfoggiare al meglio le loro ricchezze e perciò si è optato per un noiosissimo ristornate per gente per bene.
«Questo posto è bellissimo!» esclamò mia madre osservando ogni singolo dettaglio presente all'interno.
«Quanto volevo essere in quel dannato nightclub» sussurrai a me stessa cercando di non far sentire a nessuno ciò che ho appena detto.
«Cerca di non fare i tuoi soliti show e chiudi quella bocca!» disse Brandon stringendomi il polso e squadrandomi da testa a piedi.
Annuí lasciando libero il polso e presi posto vicino a mia madre, le cose con lui complicavano giorno dopo giorno. Voleva avere il pieno controllo su di me e comandare come se fossimo nell'era dell'assolutismo.
La cena noiosa cominciò e i miei occhi lentamente si chiudevano come se non avessi dormito per un'intera settimana. Gli uomini parlavano delle solite cose come la politica, mentre mia madre con quella di Brandon di cucina e le tendenze dell'ultima moda. Cose che a me non interessavano.
«Io vado fuori a prendere una boccata d'aria..» sospirai posando il tovagliolo di stoffa sul piatto sporco di porcellana.
L'aria che tirava era abbastanza gelida, la mia pelle si ricoprì di brividi e il vento si intrappolava tra i miei capelli spostandoli come se fossero delle onde da destra verso sinistra.
«Rientra immediatamente!» sentì la voce di Brandon alle mie spalle.
«Scusa? Tu non comandi un cazzo! E non intendo rientrare per sentire le vostre stupide conversazioni» mi girai verso di esso.
«Tu devi obbedire a me! Sei solo una mocciosa che dovrebbe cominciare a mettere la testa apposto» alzò la voce attirando l'attenzione dei presenti.
«Sarò anche una mocciosa ma a tua differenza non sto creando uno show facendo la figura del pagliaccio» scossi il capo spazientita.
Lo lasciai lì da solo che continuava a buttare parole al vento e me ne andai verso il luogo che oramai era diventato per me come una seconda casa, il famigerato "nightclub", il paese dei balocchi per gli uomini e il mio rifugio da tanta sofferenza.
Andai a sedermi lontana da occhi indiscreti e mi diedi alla compagnia di un whisky abbastanza leggero, volevo liberare la mente e non pensare a niente come se la memoria per qualche ora si rassettasse.
«Adesso la diosa comincia anche a bere..» sentì una voce famigliare alle mie spalle, Aidan.
«Tu guarda il mio capo in un nightclub ma che sorpresa» posai il bicchiere bruscamente e alzai gli occhi al cielo ironicamente.
«Con il tuo capo hai un conto in sospeso» posò bruscamente il suo corpo massiccio vicino al mio.
«Nessun conto in sospeso!» lo fulminai con lo sguardo intanto che lui gettava altrove il fumo tossico della sigaretta.
«Mmh..ti voglio ricordare che solo in azienda abbiamo un rapporto professionale, fuori invece è tutta un'altra storia..» posò la mano libera sulla mia coscia gelida.
«Sei uno stronzo!» lasciai scappare un piccolo gemito a causa del suo tocco.
«Y tú eres diosa niña» sorrise liberando anche l'altra mano da quell'oggetto tossico.
«La smetti di chiamarmi diosa? Non sono una Dea» sbuffai infastidita.
«Le divinità erano imperfette proprio come a te» fece avanzare la sua mano sempre più in profondità «E poi io non prendo ordini da una segretaria o meglio una niña» mi sussurrò all'orecchio scoperto dai capelli.
Questo era troppo, era come una tortura piacevole a cui sottrarmi era solo un pensiero che vagava nella testa. Aidan mi faceva impazzire dai suoi modi fino alle parole che usava.
All'improvviso lasciai che cominciò a parlare per me il mio corpo e salì a cavalcioni su di esso lasciandolo con un'espressione abbastanza inaspettata.
«Sai qual'é uno dei tuoi difetti? Avere in questo momento dei vestiti addosso che ti coprono» osservò attentamente ogni mia forma ancora coperta.
«Ringrazia che ho un vestito invece..» sorrisi sfacciata «Puoi arrivare facilmente a quello che vuoi..» portai una sua mano sotto il mio vestito lasciando che si posasse sulle mie mutandine in pizzo nere.
«Sei la prima donna di cui non mi stancherei mai» sentì la sua respirazione affannosa e la sua mano sfilare un po' più verso il basso l'intimo.
«La prima e anche ultima!» specificai prima di lasciarmi andare al piacere.
Alzai la testa verso il soffitto tetro e i gemiti di piacere cominciarono ad uscire interrottamente come se fossi un disco rotto. La sua mano entrava ed usciva a ritmi lenti dalle mie pareti lasciando che l'eccitazione si impadronisse di me e il suo membro pulsava contro le mie gambe.
«Non immagini neanche cosa ti aspetta appena sarai pronta» sussurrò pensando alle infinite posizioni che proverà sul mio corpo.
«Mmh..ne varrà la pena quel giorno» gemetti portando i capelli ricaduti sul mio viso dietro la schiena.
Continuò a darmi piacere per molto tempo, la mia mente cancellò quel sgradevole episodio tenutosi con Brandon e il mio corpo si sentiva più rilassato. Sapevo che venire qui fosse la soluzione migliore.
«Adesso non so se riuscirò a trattenermi in azienda» ridacchiò nel mentre che io mi sistemavo.
«Devi! Magari distraiti scopando con una delle tue tante segretarie» roteai gli occhi.
«Sai il problema qual'é? Che adesso quando scopo con un'altra donna immagino sempre che al posto di essa ci sia tu, ormai non faccio altro che pensare a te quindi portarmi a letto altre non risolverebbe nulla» si alzò.
«Anch'io penso a te e a nessun'altro uomo ma dobbiamo trattenerci almeno sul lavoro» li lasciai un piccolo bacio bagnato sulle labbra «Notte stronzo».
«Buonanotte diosa» sorrise leggermente portando le mani nelle tasche dei pantaloni.
Era indescrivibile ciò che provavo in suo compagnia; mi rendeva vulnerabile e più nervosa ma lasciando che io fossi sempre me stessa.
Non vedo l'ora di concedermi a lui totalmente.
~~~~
Ciao ragazzi, ecco a voi il capitolo. Dopo la pesantezza di Brandon Soleil è scappata al nightclub dove è riuscita a vivere un momento hot con Aidan. Presto accadrà qualcosa tra loro due di più intimo che magari farà perdere a entrambi la testa ancora di più. Fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto, vi auguro un buon sabato.
Vi bacio, Vale❤️❤️.
STAI LEGGENDO
Amantes
RomanceLe persone rare, quelle persone così rare che sembrano essere un qualcosa di sovrannaturale. Possono trovarsi nei luoghi più remoti o in quelli più comuni, nascondersi in un maestoso paesaggio innevato o dove il mare domina le terre baciate dal sole...