Christian osservava con sguardo sognate il corpo svestito del suo compagno mentre si buttava con innocenza nel lago.
Il moro aveva trovato quel posto per caso, era andato a caccia con la sua cana di fiducia e si era imbattuto in quel paradiso terrestre, quando aveva conosciuto il biondo, non aveva esitato un'attimo a portato in quel posto magico.Dal giorno in cui il moro l'aveva portato lì il moro e il biondo ci andavano ogni volta che volevano scappare dalla realtà, una realtà brutta e senza pietà.
Loro per colpa della società erano considerati dei malati, dei deviati, due persone che non sarebbero nemmeno dovute nascere.Non riuscivano a capacitarsi della cattiveria della gente, ogni volta che vedeva Mattia portargli le pietanze al tavolo reale gli si stringeva il cuore, ogni volta che i suoi genitori lo trattavano male per colpa della sua classe sociale avrebbe voluto spaccare tutto e andare a consolare il suo piccolo.
Ma poi cosa avrebbe fatto? Già si immaginava su tutti i giornali.
Il figlio ereditario al trono è gay! Il famoso Christian figlio del nostro amato Re sta con un suo inserviente.No, non avrebbe potuto infangare così la sua famiglia, voleva bene ai membri, e anche se la monarchia era retrograda non poteva deluderli così, avrebbe dovuto invece lasciare Mattia e concentrarsi sulle cose importanti, tipo imparare tutte le cose burocratiche che gli sarebbero servite in futuro, e trovarsi una moglie.
Amava alla follia quel biondino tanto piccolo quanto grande.
La prima volta che si erano incontrati era una calda mattinata di inizio luglio, quel giorno Christian si era svegliato peggio del solito, il suo umore non era dei migliori e di solito quando si alzava male quelli che ripagavano erano i suoi servetti -come gli piaceva chiamarli- perché a prescindere non era una persona amichevole e amorevole, ma quando era di mal umore per lui non esistevano più le buone maniere.Trattava tutti come feccia e non si preoccupava per nessuno, ma quel giorno al posto della sua cameriera Margareta c'era un ragazzino biondo con una camicia bianca e dei pantaloni neri pronto per servirlo in ogni modo.
Era un po' goffo, si vedeva benissimo che era il suo primo giorno, aveva fatto cadere più volte il fazzolettino che si adagiava perfettamente sul suo avambraccio scolpito, ma stranamente non si era arrabbiato, trovava quel ragazzo così buffo e grazioso che gli aveva rallegrato la giornata iniziata col piede sbagliato.
Quel giorno non si erano parlati, ma le occhiatine che si lanciavano potevano far ben intuire che cosa pensassero l'uno dell'altro.
La cosa che aveva colpito più il moro sicuramente a primo impatto furono quei capelli color paglia, sembravano così morbidi, avrebbe voluto tanto affondarci la mano per costatare la sua affermazione, ma appena aveva alzato gli occhi, quegli zaffiri, Christian era rimasto senza fiato.
La profondità di quelle iridi lo annegavano, lo inghiottivano, aveva trovato il cielo in quegli occhi, aveva trovato l'essenza della vita, la spavalderia di uno scudiero e la fragilità di un bambino.
Era giovane, si vedeva, i suoi occhi erano lucidi e liquidi, le sue labbra erano piene e rosee mentre la sua pelle ambrata era estremamente levigata, quei capelli biondi pagliuzzati da ciuffi castani erano perfetti, lui era perfetto.
Lo aveva imparato a conoscere con l'andate avanti del tempo.
Christian aveva preso l'abitudine di recarsi nell'ala nord del suo palazzo dove il ragazzo -scoperto chiamarsi Mattia- lavorava la maggior parte del tempo per poterci parlare.
Ogni volta che sentiva quella voce, quella candida e limpida voce, quel suono soave che rilassava i suoi neuroni la quale Christian si beava ogni volta che faceva un discorso gli faceva bene, adorava il modo in cui le parole venivano pronunciate da quelle labbra.
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Come fili d'erba
FanfictionQuesta storia è una raccolta di One-shot su Mattia e Christian. Piccoli frammenti di vita pieni di intrighi e amore, passione e tranquillità. *Ovviamente non voglio forzare il loro rapporto, detto questo... buona lettura.💕