Alla fine non è così terribile

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TW: pensieri suicidi e argomenti che potrebbero dar noia ad alcune persone se siete persone sensibili o fragili su questi argomenti per favore non leggete💕

La sua risata riecheggiava nella stanza, i suoi piedi sbattevano pesanti sul pavimento mentre correva spensierato, i suoi capelli biondi svolazzavano scomposti, mentre la leggera brezza estiva -che entrava dalla finestra- si adagiava delicata sul suo viso angelico.
Christian lo fissava, vedere come Mattia si divertiva muovendo a tempo i fianchi gli faceva sorridere il cuore, il biondo, il suo biondo, era felice e rideva spensierato, il moro invece ripensando a tutto questo -con le lacrime a gli occhi- si disperava nel letto.

Aveva un'aria così bambinesca, ogni cosa che faceva era così pura.
Ogni azione che compiva era fatta con il cuore e con la passione di voler far felice le persone a cui voleva bene.
Con Christian si superava sempre.
Si ricordava come Mattia gli riempiva la vita di fatti, il moro era sempre stata una persona estremamente insicura e sempre in cerca di conferme,e il biondo gliele aveva date tutte, ogni volta che si sentiva schiacciare, ogni volta che si sentiva impotente Mattia era sempre stato pronto a porgergli la mano, nella loro relazione c'erano stati alti e bassi ma la forza del loro amore era stata così spropositata da non fargli abbattere... o forse sì.

Era bellissimo, era bellissimo mentre dormiva, sembrava così dolce mentre con la bocca schiusa riposava tranquillo sul petto di Christian, era bellissimo mentre si muoveva sinuoso nella sala da ballo, era bellissimo mentre -tutto concentrato- faceva i capelli al moro, era bellissimo mentre con la linguetta di fuori si impegnava a mettersi la matita a sotto gli occhi, era bellissimo quando sorrideva, Lui era bellissimo sempre, Christian lo amava.

Aveva modi gentili, non lo faceva per apparire, lui era veramente così, era sempre attento a non ferire nessuno perché automaticamente si sentiva impotente, si poneva alla gente educatamente ed era estremamente delicato.
Era delicato quando -dolcemente- accarezzava la guancia ornata di lentiggini del fidanzato, sembrava così piccolo quando zittiva il moro la sera mentre guardando un film strappalacrime -che puntualmente faceva commuovere Mattia- Christian faceva battutine creando indignazione sul viso di Mattia a cui il maggiore rispondeva con una risata.

Il suo sguardo era magnetico, i suoi occhi illuminavano le cose su cui posava quegli zaffiri, le sue labbra erano morbide, sapevano di fragola e solo Christian aveva l'onore di poterle assaporare, i suoi capelli profumavano di lui un misto di vaniglia e cannella, il fisico era bello, bellissimo.
Christian aveva un ossessione per i suoi fianchi e amava vedere come la sua pelle si ambrava sotto il solo estivo.

Era un'amante della vita, ogni cosa che giorno dopo giorno scopriva lo faceva appassionare ancora di più al mondo, i suoi occhi si illuminavano quando scopriva un nuovo posto o quando vedeva un animaletto, amava esplorare ogni cosa, e farlo con accanto Christian gli riempiva il cuore di gioia.
Per tutto l'anno in cui erano stati insieme avevano viaggiato molto, Mattia aveva convinto Christian a vedere Firenze oppure i posti più sperduti del Molise per poi andare a Dubai o in Finlandia, e avrebbero continuato volentieri insieme ma non tutto sempre va come sperato.

Christian pensava non ci fossero segreti fra di loro, invece Mattia gli nascondeva una cosa che giorno dopo giorno non stava più reggendo.
Tutto era iniziato con un leggero dolore alla caviglia, il biondo non sembrava preoccupato e Christian vedendo la tranquillità dipinta sul volto del fidanzato si era messo l'anima in pace.
Il problema era sorto quando dopo giorni di totale dolore della caviglia la situazione era peggiorata non facendo più muovere il ginocchio al biondo, il moro aveva cercato di estorcergli delle informazioni ma Mattia cercava in ogni modo di distrarlo e cercava sempre di deviare il discorso parlando d'altro fino a che un pomeriggio avevano iniziato a litigare e Christian era scoppiato a piangere pregandolo in ginocchio di parlare con lui.
Era venuto fuori che Mattia aveva una malattia degenerativa fin dalla nascita ma era ancora troppo piccolo per sviluppare bene tutti gli effetti e i malesseri che invece da ben settimane stava vivendo e che ora potevano andare solo peggiorando.

Nell'arco di poche settimane dopo la confessione aveva perso la facoltà di muovere la mano destra e tutta la gamba sinistra, mentre alcune parole gli venivano difficili da pronunciare.
Pochi mesi dopo tutto era finito.

Christian si ricordava perfettamente quella sera, sapeva ripercorrere tutto il giorno nei minimi dettagli.
Mattia non poteva più parlare, e non si muoveva, erano coricata a letto mentre Christian abbracciava i fianchi del fidanzato, stavano guardando un film ma nessuno prestava attenzione alle immagini che la tv stava presentando.
Christian sentì un mugolio e alzò la testa di scatto, vide il suo ragazzo fargli cenno di prendere il telefono, quell'altro ubbidì e con il suo aiuto riuscirono a scrivere quello che Mattia voleva dirgli: Ti amo e ti amerò per sempre.
Inutile dire che avevano pianto e Christian l'aveva baciato tutta la sera.
La stessa notte Mattia si era spento.

Da quel giorno l'inferno era piombato sulla vita del moro.
Passava le sue giornate a piangere e disperarsi ripensando a tutti i bei momenti.
Non aveva più forze desiderava ogni giorno di non risvegliarsi più, desiderava che quello fosse stato solo un brutto sogno e che Mattia fosse ancora con lui pronto a rassicurarlo, ma lui non c'era.

<<Non so chi ringraziare quel giorno quando i nostri occhi si sono incontrati>>

Questa frase era rimasta impressa nella mente di Christian, gliel'aveva scritta nella lettera d'addio.
Ed ora anche Christian stava per dire addio a tutti.

Si trovava su quel davanzale pronto per morire, non aveva paura, era felice, felice nel poter riabbracciare la sua metà.
Non era riuscito a combattere, non era riuscito a vivere anche per Mattia.
Lui nel corso della sua malattia non aveva mai perso il sorriso, ma il moro non era abbastanza forte.
Aveva anche lui lasciato una lettera.

<<Wow, non avrei mai pensato di scrivere una lettera d'addio per scusarmi con tutti per starmi uccidendo,ma eccoci qui.
Non pensavo che l'amore che avrei provato sarebbe stato così forte da farmi annullare, ma eccoci qui.
Mi dispiace, mi dispiace tanto per non essere stato il figlio perfetto, mi dispiace per non essere stato l'amico più bello o per non essere stato il fratello più bello, non è colpa vostra, per favore non pensate davvero che voi non abbiate fatto abbastanza, avevate fatto anche troppo però ho sempre un dolore al petto e quello è l'ha causata la morte della mia anima gemella.
Ringrazio mia madre mio padre e mia sorella che mi sono stati sempre accanto, mi dispiace lasciarvi questo enorme vuoto ma non riesco a continuare in questo modo, sono diventato apatico e mi scuso per avervi fatto passare i giorni peggiori della vostra vita, ma vi amo tanto.
Ringrazio i miei amici, in particolare Alex, non prendertela con te stesso perché non sei riuscito a farmi stare bene, ma prendi il tuo dolore e spacca tutto sulla musica, ti voglio bene fratello.
E per ultimo ringrazio la mia stanza, per avermi fatto da scudo per quei giorni bui.
Vi amo tanto, andate avanti ne sarei felice>>

E col sorriso in viso lasciò la terra pensando che la vita è solo la fine di un percorso e la morte è l'inizio di un'altro.

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Angolo autrice

Ciao ragazzi, come state?
Non so bene cosa dire perché questo capitolo ha fatto commuovere pure me che lo scrivevo e spero che la mia scrittura vi stia arrivando perché riuscire a mandare un messaggio con quello che scrivo è sempre stato il mio obbiettivo.
Spero che vi sia piaciuto e votate e commentate se è così.
Ciao ciao amici💋

-ire💕

Come fili d'erba Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora