Noi due e basta

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Il fatto che l'Italia ancora fosse divisa in stati come all'epoca della signoria -ovvero nel 400- era davvero incredibile, il fatto che ci fossero tante rivalità tra esse non permettendo nessuna conoscenza era una cosa sbagliata e il fatto che Mattia, il futuro capo del clan della Puglia si fosse innamorato del futuro capo di Bergamo era un disastro.

Fin da bambini erano stati abituati ad odiare gli altri clan e non andare d'accordo con loro a prescindere, per Mattia era una cosa insensata ancor prima di provare il sentimento che ormai da mesi sentiva verso Christian.

L'aveva visto su un articolo con l'ennesima fiamma, ogni volta che un giornale scandalstico voleva arrivare al boom delle visualizzazioni faceva uscire delle pagine riguardanti Christian e la sua vita sentimentale.

Era da un po' che si vedeva sempre con la stessa ragazza, ogni volta che andava a stolkerare il suo profilo e tutto quello che usciva su di lui vedeva sempre con sé una ragazza mora con degli occhi verde smeraldo, era veramente stupenda e il biondino si trovava più volte a paragonarsi con una bellezza disarmante come quella di Aghata.

Il padre lo trartassava, ogni volta che voleva star tranquillo gli ordinava di far qualcosa e la situazione era veramente stancante.
Quando passava ore con la sua migliore amica al telefono -rigorosamente di nascosto- lei gli aveva ripetuto più volte di farsi un profilo fake e scrivere a Christian su instagram.

Lui non aveva mai preso davvero in considerazione l'idea, ma doveva essere sincero, molto volte si era fermato a pensare e aveva quasi ceduto alla tentazione di fingersi un'altra persona e massaggiare con il moro.
Non lo aveva mai fatto e non avrebbe voluto solo che aveva bisogno di parlare con qualcuno e Christian gli sembrava la persona più indicata pur non conoscendolo.

Stava combattendo col suo auto controllo per non far l'enorme cazzata che voleva compiere, non poteva davvero scrivergli e ovviamente sapeva che non gli avrebbe manco risposto e alla fine sarebbe stato solo più umiliate.

Ma poi si era fermato a pensare e aveva capito che l'avrebbe dovuto fare, per principio, sapeva che se non l'avrebbe fatto poi se ne sarebbe pentito e non voleva rimuginare sull'ennesima cosa, quindi si fece coraggio e iniziò a fare il profilo.

Nome: tia_doro.

Sapeva di non avere molta fantasia, ma era l'unica cosa che gli fosse venuta in mente per non far scoprire la sua identità.

Cercò di fare una cosa fatta per bene, iniziò a seguire un po' di gente e si mise a scaricare alcuni post chiedendo a Carola -dopo una videochimata durata due ore- di andarlo a seguire con tutti i profili che si era fatta, ed erano veramente tanti.

Appena finito rimase al meno 15 minuti a guardarlo indeciso sul da farsi, aveva messo in considerazione il fatto che avrebbe potuto non rispondergli ma voleva provarci.

Tia_doro:
Ciao
[2:35]

Che inizio patetico.

Si mise ad aspettare, passarono minuti e ancora il messaggio non veniva visualizzato.
Si sentì un po' stupido e stava rimpiangendo il fatto di aver dato ragione alla sua amica.
Stava per perdere la speranza, era passata mezz'ora ed erano ormai le 3 del mattino, il pensiero che stesse dormendo gli arrivò come una ventata di aria gelida.
Bloccò il telefono sconsolato, si mise a letto e provò a dormire.

Christian.Stefanelli:
Ciao
[3:10]

Una notifica lo fece scattare, si alzò appoggiandosi alla testiera del letto e prese il telefono, un sorriso gli si fece spazio sul viso.

Christian.Stefanelli:
Bello il nome del profilo.
[3:11]

Gioì internamente.

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