Capitolo 34 (S)

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Il viaggio verso Hogwarts è stato uno dei più silenziosi ed imbarazzanti che io abbia mai fatto.

Hermione dopo aver rotto tutti i piatti che erano presenti sul tavolo della colazione si è rinchiusa in camera , probabilmente per piangere .
Al momento della partenza, quando ci siamo riuniti tutti dopo un'ora abbastanza pesante , nessuno ha aperto bocca .

"Cerchiamo di comportarci come una famiglia, almeno per oggi" prega mio padre , appena arriviamo ad Hogwarts, non ricevendo da noi altri nessuna risposta

La prima persona che scorgo, appena le porte del castello si aprono, è Albus intento a parlare con i suoi genitori e suo zio Ron


Al, quante cose devo raccontarti...


"Ragazzi"

Ron si accorge della nostra presenza . Corre verso i figli che , facendo un sorriso di circostanza lo salutano.

Ci ritroviamo , così, tutti insieme , davanti l'ufficio della preside, attendendo Rita Skeeter e la sua penna magica .

"Tutto bene ? Hai una faccia" mi sussurra Albus per non farsi sentire da tutti gli altri

Io scuoto il capo . Albus mi stringe una spalla invitandomi a parlare.

"Un casino Al"



Si Al, ho fatto un casino.
Ho baciato tua cugina , ma i nostri genitori hanno scoperto non so cosa precisamente.
Tua zia credo che ora mi odi, e sicuramente anche mio padre.

Ma sai quale è la cosa peggiore Albus ?
Io , Rose, la vorrei baciare ogni giorno della mia vita .


"Se siete tutti d'accordo, avevamo pensato di trascorrere il Natale alla tana..tutti insieme , come ai vecchi tempi"

La richiesta di Genny Wesley Potter fa allarmare tutti e richiama la mia attenzione .

Albus pare felice , e forse è anche l'unico , insieme ai suoi genitori, a credere che una cena di Natale possa riaggiustare questa famiglia ormai andata in pezzi.

"Herm, tu dovresti sapere anche il sesso del bambino in quel periodo, giusto?"

Harry Potter , ingenuamente , sgancia la bomba .
Ron si irrigidisce ma non commenta .


Ma davvero Ron , sei ancora innamorato di lei ?


"Non credo sia una buona idea" afferma , però , mio padre , tendendo stretto a se Hermione

Rose sbuffa , conquistandosi l'attenzione di tutti, soprattutto del padre .


Ti prego Rose, anche io vorrei incendiare questo benedetto castello, ma evitiamo altri drammi.

"Stai bene , amore?" domanda Ron alla figlia

"Io voglio venire alla tana per Natale" risponde lei facendo sorridere il padre , povero ingenuo che non sa il motivo di quelle parole

"Avevamo deciso di passare Natale tutti e cinque insieme Rose, ricordi?" dice , però mio padre, inserendosi nel discorso tra Ron e la figlia

Un'aria di gelo cade tra noi .
Alcuni sanno il motivo , alcuni come Albus potrebbero capirlo, altri invece sono all'oscuro di tutto.

"Voglio passare le feste con mio padre e con la mia famiglia Draco"

Il tono di Rose è autorevole . Sfida mio padre con quella sua lingua biforcuta.

"Lasciala andare Draco, è meglio così" sussurra , dopo qualche secondo , Hermione , conquistandosi occhiate confuse da parte di quei poveri ignari

Rose non crede alle parole della madre , non ne è sollevata , anzi..avrebbe voluto che la madre lottasse per averla al suo fianco .
Hugo ha lo sguardo basso , non volendo entrare in questioni più grandi di lui e che probabilmente lo hanno già scocciato abbastanza .
Ron , Harry e Ginny non si capacitano delle parole di Hermione .

"Fratello, che diamine è successo?" mi domanda a bassa voce Albus , facendomi sentire la causa di tutto quel male

"Scusate , vado in camera"

Fuggo da quella situazione , con mio padre che urla un paio di volte il mio nome.
Fuggo perché non so più che fare.
Fuggo perché il mondo sta cadendo a pezzi per causa mia.
Fuggo per non guardarla .

Non posso averti Rose, anche se ti voglio da impazzire.

Le spine del serpente - ( scorose)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora