5.CHANIN

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It's you, it's always you
If I'm ever gonna fall in love
I know it's gon' be you
It's you, it's always you
Met a lot of people, but nobody feels like you
So, please don't break my heart

– It's You, Ali Gate

Nobody feels like you
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Il ragazzo moro si alza dal divano non appena sente il campanello suonare, si asciuga le mani sudate sfregandole sui jeans neri che indossa. Si da una leggera sberla sulla guancia come per darsi coraggio e spalanca la grande prota d'ingresso indossando un sorriso smagliante, coperto da un apparecchio che lui odia profondamente. Sa che lo fa sembrare ancora più piccolo di quello che è, e lui non vuole, lui vuole essere considerato un ragazzo maturo.

Tutti i suoi problemi sembrano sparire in un batter d'occhio, perché non appena incontra lo sguardo dolce del suo hyung si dimentica anche di come si mette insieme una frase. <<Ciao?>> Il ragazzo dai capelli biondi lo guarda intenerito e Jeongin boccheggia un po prima di salutare il maggiore e lasciarlo entrare in casa <<Sei pronto?>> il moro vorrebbe dirgli che ovviamente no, non è per niente pronto per affrontare quel primo vero e proprio appuntamento.

Le vacanze estive erano già passate da mesi, tra loro due c'era stato solo qualche bacio a stampo, rubato qua e là, ma niente di più. Jeongin ha già capito che Chan sta facendo il possibile per andarci piano, ma il più piccolo sta perdendo la pazienza. Perché è in piena pubertà, il suo corpo cambia e tutto quello a cui riesce a pensare è il corpo muscoloso di Chan, le labbra carnose, quella mascella dannatamente attraente, le mani forti e le braccia possenti.

Ma Chan non lo tocca mai, sembra sempre troppo rigido, Jeongin cerca di avvicinarsi, ma l'altro si allontana ogni volta. Come pochi giorni fa, durante la piccola festa per il compleanno di suo fratello Minho, loro due erano seduti sul divano, Jeongin si era avvicinato per poter toccare la sua coscia con quella del biondo, aveva appoggiato una mano sul ginocchio del ragazzo e Chan come scottato si era allontanato con la scusa di prendere dei drink.

Jeongin si sente completamente fuori posto, non capisce se Chan lo faccia perché non prova le stesse cose che lui prova, oppure se si comporta così perché ha timore di ferirlo, non riesce a capire e questa cosa è destabilizzante.
<<Innie, tutto bene?>> Jeongin si riprende dai suoi pensieri e si concentra sul ragazzo davanti a lui <<Si certo, andiamo...>> indossa le scarpe ed insieme al ragazzo escono di casa.

<<Sicuro di voler andare al cinema?>> Jeongin annuisce e gli sorride, si perde a guardare le braccia forti del più grande che in questo momento stringono il volante e mettono in mostra le vene che il moro trova estremamente attranti.
<<Si, voglio vedere Alienoid, mangiare i popcorn, e tenerti la mano>> finisce la frase e guarda subito la reazione del biondo che sta sorridendo <<Bene e poi?>>

Jeongin inizia a mordersi l'interno della guancia, vorrebbe dirgli che gli piacerebbe anche ricevere uno di quei baci da film, pieni di passione, ma si vergogna troppo <<Poi possiamo mangare il panino con il pulled pork in quel posto vicino al cinema>> Chan annuisce alla se due parole <<Okay, mi piace, anche se lo facciamo sempre>> Jeongin si morde il labbro <<Si ma non siamo mai da soli>> la sua voce è un sussurro ma sembra che l'altro lo ha sentito <<Oggi staremo solo io e te, promesso>>

Stanno facendo la fila per entrare quando improvvisamente Jeongin si sente spingere di lato e una voce strillante si mette fra lui e Chan <<Oppa! Oppa anche tu sei venuto al cinema?>> E questa chi è? Chan inizia una conversazione con la ragazza e Jeongin ha modo di osservarla. È minuta, indossa un vestito floreale e Jeongin si chiede come faccia perché fuori ci sono si e no sedici gradi e sta diluviando. Ha i capelli lunghi e una frangia che al ragazzo ricorda tanto la bambina dell'esorcista. È carina, ma Jeongin non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

Raccolta di One Shots || Stray KidsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora