Thomas e Rachel
Mi stropicciai distrattamente gli occhi prima di aprirli del tutto. La sveglia aveva già suonato due volte e probabilmente l'avrei lasciata suonare ancora, se la consapevolezza di fare tardi non mi avesse investito in un colpo solo.
Per quanto fossi stanca la sera precedente, dormire sul divano non era stata una delle mie idee migliori. Ogni volta me ne rendevo conto, ma ci ricadevo sempre. Mi alzai stiracchiandomi un pò, presi il telefono e mi diressi in bagno. Avevo tutto il tempo per potermi fare una doccia e dare una sistemata al casino che avevo in faccia. Accesi l'acqua, rigorosamente bollente, e iniziai a togliermi i vestiti.
Avrei dovuto far combaciare tutta la giornata, fino ad incontrare Terry. Le cene aziendali solitamente non duravano mai troppo a lungo, o per la precisione ero sempre io ad andare via il prima possibile. Non che mi trovassi male con tutti i colleghi, ma principalmente a quelle cene c'erano soggetti poco educati, sopratutto con noi dipendenti donne. Come se non fosse chiaro che ancora tutt'oggi gli uomini, in società così importanti, hanno il "potere" di fare quello che vogliono. Possono perfino metterti in ridicolo o fare battutine che sembrano così divertenti ai loro occhi, ma che sono offensive da ogni punto di vista.
Mi tuffai sotto la doccia con la consapevolezza di dover tenere stretti i denti, per quello che potesse essere possibile.
Mi era sempre stato difficile tenere a freno la lingua. Non avevo mai avuto un carattere semplice, nemmeno da piccola. Se qualcosa non mi piaceva, lo facevo presente fino a quando non cambiavano idea anche gli altri. Come quel peluche a forma di giraffa che la mamma mi aveva comprato per Natale, ma che odiavo con tutta me stessa. Alla fine sfinita dalle mie continue lamentele se l'era ripreso e mi aveva regalato un libro sulle fiabe, uno di quelli con le illustrazioni. E poi diciamocelo chi mai avrebbe accettato una giraffa come regalo.
A lavoro mi ero fatta un pò più piccola. Cercavo di stare nel mio. I miei mi assillavano sempre di evitare qualsiasi colpo di testa mi venisse in mente di fare. Probabilmente lo odiavo proprio perché non potevo essere me stessa.
Uscii dalla doccia dopo essermi accertata di aver lavato bene i capelli e mi avvolsi l'accappatoio addosso. Mi guardai per un momento allo specchio ed un piccolo sorriso mi scappò dalle labbra alla vista del groviglio che i capelli avevano formato. Come se fossero indipendenti dal mio corpo, come se avessero una vita a sé.
Cercai di domarli con la spazzola, presi un pò di schiuma e li arricciai leggermente. Per quanto provassi ogni volta a dargli un pò di volume, ricadevano sempre piatti. Ero l'unica in famiglia ad avere i capelli super lisci, ma sopratutto di un castano chiaro che tendevano al biondo. Non che non mi piacessero, anzi. Ogni tanto però mi chiedevo da dove potessi essere uscita, in una famiglia di mori.
Dopo aver sistemato i capelli ed essermi cosparsa, rigorosamente, di crema, andai in camera e scelsi quelli che mi sembrarono i panni più adatti. O più semplicemente quelli che mettevo ogni volta per andare a lavoro. Una gonna nera non troppo corta, una camicetta verde smeraldo con qualche orlo in pizzo sulla scollatura ed un blazer, anch'esso nero.
Essere eleganti, ma non troppo. Questo era richiesto dall'ufficio e non potevo non pensare di vestirmi ogni volta come una donna diversa da quella che ero in realtà. Non che non stessi bene vestita in quel modo, ma ogni tanto avrei voluto indossare qualcosa di più adatto alla mia età.
Dovevo sicuramente portarmi un cambio per la serata, non mi sarei presentata in un locale con un tailleur arrangiato. Aprii l'altra anta dell'armadio, dove Terry mi aveva sistemato tutti i vestiti che, secondo lei, apparivano più adatti a me e frugai un pò tirandone fuori uno lilla, senza maniche e probabilmente troppo corto, tanto che me ne sarei pentita nell'indossarlo più tardi, ma che avevo deciso sarebbe stato perfetto per la serata. Lo piegai attentamente e lo infilai nella borsa ed indossai un paio di scarpe con il tacco , non troppo alto, adatte a tutta la giornata.
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AS IT WAS
FanfictionSai che non è più come prima? "Non c'è più niente da ricordare, più niente da tenere sotto controllo. Sono diventata questo..sono così ora e non torno indietro!"