Capitolo 18

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Urla di gente che provava in tutti i modi di spingersi tra i rottami delle macchine risuonava per le vie del centro di Tokyo.

La polizia stava cercando di tenere alla larga i curiosi mentre gli eroi davano una mano ai feriti e aiutavano nello spostamento delle auto incidentate.

Izuku era al centro di quell'enorme tornato fatto di carcasse di metallo.

Era allo stesso tempo cosciente e ignaro di quello che gli stesse capitando attorno.

Sentiva tutti i rumori che lo circondavano, ma gli arrivavano smorzati come se avesse le orecchie tappate.

Beast Jeanist era arrivato appena le telecamere dei reporter avevano inquadrato una macchina famigliare e riconoscendola come l'auto del giovane Deku si era precipitato a dare una mano.

Il rapporto che legava il verdino al suo sottoposto esplosivo lo aveva messo subito in moto, sapeva che se fosse successo qualcosa al più piccolo Katsuki ne sarebbe rimasto sconvolto.

Quindi con tutte le forze che gli erano rimaste era corso verso l'incidente e grazie al suo quirk dava una mano a spostare le macchine che intralciavano i soccorsi.

Vedeva la macchina di Deku, ma era ancora troppo distante per arrivarci in sicurezza e quindi era costretto ad aspettare che la situazione si sbrogliasse poco alla volta.

«Jeanist.» sentì urlare il vecchio eroe, dopo il grido il suono di un esplosione, come se la voce non fosse abbastanza riconoscibile.

Katsuki si stava spingendo sopra le carcasse delle auto grazie al suo quirk, alla ricerca del corpo incosciente del suo amico d'infanzia.

«Dynamight.» gli fece eco Jeanist alzando una mano. Il ragazzo raggiunse il suo capo che lo guardava con occhi pieni di preoccupazione. «L'auto è là in mezzo,» disse indicandogli un groviglio spaventoso di vetture impilate quasi le une sulle altre, «Non possiamo ancora raggiungerlo senza mettere in pericolo i civili. Dobbiamo fare con calma.» nel dire le ultime parole afferrò per la spalla il più giovane che si stava già fiondando in mezzo alle auto.

Un boato assordante insieme ad un'altra esplosione venne dalla loro sinistra con una forza tale che li scaraventò a terra.

«Hitoshi.» urlò Katsuki sperando che il violetto non fosse da quelle parti.

«Qualcuno ha perso il controllo del proprio quirk.» gridò un ragazzo che stava correndo verso di loro.

«Ci penso io.» disse Hitoshi comparendo alle loro spalle e avviandosi verso il luogo incriminato.

«Stai attento.» gridò Katsuki per poi mettersi subito al lavoro insieme al suo mentore.

Eijiro accorse in gran fretta seguito da Denki che gli correva presso scaricando ogni tanto qualche scossetta data la troppa agitazione.

Durante la corsa in macchina avevano sentito alla radio del maxi tamponamento avvenuto in centro, ancora non si sapeva cosa lo avesse causato, ma il loro primo pensiero andò al verdino che si trovava in mezzo all'ingorgo quando era accaduto a detta di Fat Gum che li aveva redarguito sul cellulare del biondo dato che quello del rosso era andato distrutto.

Raggiunsero i numerosi colleghi che stavano dando una mano e con pazienza si misero subito alla ricerca di gente bisognosa d'aiuto.

L'esplosione che aveva fatto volare via per un attimo Katsuki, li colpì in modo più violento, facendo cadere il rosso a terra con Denki che gli atterrò addosso.

Il corpo indurito di Eijiro fece scricchiolare terribilmente un osso del biondo che urlò per il dolore improvviso.

Un ragazzo poco distante da loro aveva preso fuoco e entrando in contatto con i combustibili delle auto che si erano riversati attorno, aveva creato un'esplosione che aveva coinvolto alcuni dei feriti che si stavano mettendo in salvo.

«Fermo.» sentirono gridare e Denki poté vedere Hitoshi che si faceva avanti a mani alte verso il ragazzo in fiamme.

Il giovane si agitava e andava a sbattere in giro creando dei piccoli incendi ovunque toccasse, creando così ancora più panico nella folla circostante.

«Come ti chiami?» provò a chiedere il violetto in modo da far attivare il suo quirk e così mettere fuori gioco il ragazzo che continuava ad urlare preso dal panico.

Ma nessuna risposta gli arrivò e il controllo della mente no si attivò.

Stava per ricorrere ai nastri di cattura, quando si rese conto di non averli con sé dato che era partito da casa di Katsuki.

Il ragazzo ricoperto di fuoco si stava dirigendo verso di lui con le braccia protese in cerca di aiuto, forse non si era reso conto di aver preso fuoco.

Lo stava per lambire con le sue fiamme, quando una lastra di ghiaccio si espanse tra il violetto e il ragazzo che cadde all'indietro battendo la testa e perdendo i sensi.

«Todoroki...grazie.» disse Hitoshi quando vide il bicolore farsi avanti con la mano sinistra alzata e un leggero sbuffo di brina che gli usciva dalla bocca.

Hanta era poco distante che dava una mano a Katsuki e Jeanista a spostare le auto grazie al suo quik.

Quando il violetto e Shoto scorsero Eijiro e Denki poco distanti si avvicinarono a loro.

«Tutto bene?» chiese Hitoshi aiutando il biondo a rialzarsi e controllando il braccio che si stava stringendo al petto.

«Sì, sto bene, ma dov'è Izuku?» chiese guardandosi attorno, quando uno strano silenzio non si diffuse per la strada come se fossero stati rinchiusi dentro una cupola.

Un urlo risuonò subito dopo quando Katsuki riuscì a tirare fuori dall'auto distrutta Izuku che perdeva un'enorme quantità di sangue da un taglio sulla fronte, un braccio era talmente lacerato e messo male che sembrava un miracolo che fosse ancora attaccato a quel corpo che sembrava privo di vita.

Dietro la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora