Capitolo 20

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I ragazzi finirono di aiutare i feriti e di sgombrare la strada dalle vetture distrutte che la intasavano.

La loro più grande preoccupazione, ovvero sapere come stesse Izuku, dovettero metterla da parte mentre compivano il loro lavoro sotto stretto controllo dei loro superiori.

Non che ce ne fosse bisogno, ma i maggiori vedevano nei loro occhi il terrore di aver perso il loro amico e di sicuro non potevano fare nulla a riguardo.

Quando la situazione fu abbastanza sotto controllo, Beast Jenist e Fat Gum mandarono via Katsuki ed Eijiro che si diressero verso l'ospedale cui era stato portato il verdino seguiti dagli altri che non sapevano cosa dire per consolare i due.

Non che gli altri non tenessero a lui, ma il biondo e il rosso avevano stretto un legame molto più profondo con Izuku.

Nel frattempo il verdino ancora steso sul tavolo operatorio dove i medici stavano cercando in tutti i modi di salvargli il braccio e la vira, stava sognando.

Vedeva delle distese di velluto rosso che gli si avvicinavano, la maschera e ne era certo, sotto ad essa c'era qualcuno che conosceva e delle braccia che lo circondavano scaldandogli il cuore.

Vedeva queste immagini come una serie di fantasie che alla fine lo avrebbero condotto all'amore, ma appena sembrava che quella maschera si stesse per togliere, colui che vi era sotto sfuggiva e tutto ricominciava da capo.

Di nuovo velluto rosso, maschera, braccia e poi di nuovo il tutto spariva.

E più le immagini gli passavano nella mente, più il suo cuore accelerava avvolto dalla paura.

Voleva scoprire quel volto, ma a niente valevano i suoi sforzi, il loop riprendeva da capo spezzandogli il cuore per l'ennesima volta.

Voleva che tutto questo finisse, voleva urlare, voleva cambiare questo tormento, ma non c'era nulla da fare.

Più i medici lo sedavano per provvedere con l'operazione, più lui soffriva nel cercare quel sentimento che gli veniva continuamente negato.

L'intervento andò avanti per molte, moltissime ore e i ragazzi in sala d'aspetto non ne potevano più di aspettare, soprattutto Katsuki che aveva rischiato di far esplodere più di una volta le infermiere che erano passate a sentire se avessero avuto bisogno di qualcosa.

Anche Eijiro che di solito era il più affabile e sorridente del gruppo, in quel momento non era neppure capace di fare sorrisi di rassicurazione agli amici che si stringevano a lui bisognosi di conforto.

Izuku era come un fratello per lui e non sapere come stesse lo stava rendendo parecchio nervoso, tanto che il suo quirk ogni tanto si attivava senza volerlo.

Aizawa, quando aveva visto i suoi ex allievi entrare nella saletta, si era andato a nascondere in quella adiacente in modo da non perdere le parole di un possibile medico.

E quando quest'ultimo arrivò, si appiattì contro il muro per ascoltare ogni singola sillaba che lasciava la sua bocca.

«Ora è stabile, ma abbiamo dovuto indurlo in un coma farmacologico dopo che il suo cuore si è fermato.» disse il dottore quando gli eroi si fecero avanti, «Potete vederlo, ma solo da fuori la stanza dato che al momento si trova in terapia intensiva.»

Shota senza aspettare altre parole corse per i corridoi verso la camera del verdino e per poco le sue gambe non cedettero di nuovo quando i suoi occhi si posarono sul corpo immobile del verdino.

Un'infinità di tubicini partivano dai pali lucenti posti ai lati del letto su cui erano appese sacche piene di liquidi colorati.

Un leggero bip scandiva il battito del suo cuore.

Dietro la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora