Capitolo extra

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Adesso voi pensavate che la nostra storia fosse finita qui.

Invece no, perché questa storia non avrà mai fine, non fino a quando il loro amore vivrà e le loro anime si cercheranno nei secoli avvenire.

Però ricordiamoci com'è cominciata questa bella storia.

La storia è iniziata ad una festa dove due persone che non si conoscevano si sono scelte e si sono amate.

Questa storia parte pressapoco allo stesso modo

Hawks era arrivato alla festa in maschera già sapendo che sarebbe stato riconoscibile, le sue enormi ali rosse di certo non sarebbero passate inosservate in quel miasma di persone che si accalcavano nella pista da ballo.

Aveva ben pensato di sfoltirle un po', spargendole in aria per la sala da ballo, ma parecchie gliene erano rimaste addosso per ogni evenienza.

Lui era lì in mezzo alla pista da ballo che cercava di tenersi alla larga dalle mani curiose degli altri eroi che cercavano di ghermirlo e toccargli le ali.

Tutti sapeva chi fosse e per questo lo tenevano alla larga, non si spingevano contro di lui a strusciare i loro corpi caldi, non gli parlavano o lo invitavano a ballare.

Keigo sapeva benissimo che le feste in maschera non facevano per lui, era fin troppo riconoscibile anche con una dannata maschera addosso e così annoiato da quello che gli stava accadendo attorno, si allontanò per andare a sedersi su uno di quei bei divani contornati da tende di velluto rosso.

Si lasciò cadere su quei morbidi cuscini e si mise a fissare la gente che ballava nel modo più osceno che potesse senza togliersi i vestiti.

Vedeva mani che scorrevano su petti seminudi, bacini che si scontravano in una parvenza di un atto sessuale.

Lo sentì subito il cavallo dei pantaloni che si stringeva, segno che si era eccitato nel guardare gli atti osceni degli altri.

Era da troppo tempo che non si faceva una bella scopata e la voglia di buttarsi nella mischia era tanta, ma sapeva anche che nessuno lo avrebbe accolto a braccia aperte.

Era troppo riconoscibile e la magia con lui non si sarebbe accesa.

Nessuno sapeva con chi stesse ballando, era quello il bello di quella festa e il non avere la responsabilità del dover chiamare il giorno dopo il futuro partner della serata, era l'unica cosa positiva.

Stava per alzarsi per andarsene quando un bicchiere contenente un liquido ambrato gli svolazzò davanti al volto.

«Mi sembravi parecchio solo e ho pensato di alleviare la tua pena con una buona dose di brandy.» disse il ragazzo che gli aveva portato il drink portandosi davanti a lui.

Era alto e aveva una maschera liscia e bianca su cui erano disegnate due lacrime sotto ai fori per gli occhi, poteva scorgere i suoi capelli neri che sotto le luci della sala alle sue spalle sembravano sfumati di rosso.

«Come mai ti sei presentato all'unico hero riconoscibile della festa?» gli domandò il biondo afferrando il bicchiere e buttandone già metà in un colpo solo.

«E che divertimento ci sarebbe nel non sapere con chi sto conversando? In più il mistero rimane ancora, perché sei tu a non sapere chi sono io.» rispose il corvino sedendosi affianco a lui e bevendo da un altro bicchiere.

«Quindi sei qui perché sai chi sono e vuoi giocare con me a indovina chi sono io?» domandò ridendo di cuore.

«Più o meno.» rispose l'altro ridacchiando sommessamente, «Sono qui perché ti trovo intrigante e voglio passare del tempo in tua compagnia, se poi scopri chi sono meglio per te, altrimenti...meglio per me.» e nel dirlo fece scorrere la propria mano sulla coscia del biondo che sussultò quando si spostò vicino al suo inguine.

Una delle piume ancora attaccate alle sua li, si staccò e andò a sganciare il gancio che teneva aperta la tenda, facendo in modo che si chiudesse per bene.

«D'accordo...» sussurrò Keigo, «Iniziamo il gioco.»

E afferrò la mano del corvino per fargliela posare sul membro ancora eretto da prima.

«Non sei mica messo male, mio caro eroe.» disse spingendosi verso di lui e posando le labbra nell'incavo del suo collo, «Però mi sembra di sentire qui che sei in astinenza.» ansimò stringendo la presa e leccandogli la pelle accaldata della gola.

«Sai com'è il lavoro da eroe ti assorbe completamente e non hai mai tempo per sfogarti a dovere.» disse roteando il bacino aumentando così il contatto con la mano dell'altro.

«Vuoi che ti aiuti a sfogarti?» chiese posando anche l'altra mano sulla coscia del biondo. Il suo gemito gli diede il via libera e con un movimento rapido, se lo portò in braccio a cavalcioni sul suo inguine, dove ancora stretta dai pantaloni svettava la sua erezione.

Con un movimento rapido di entrambi, liberarono i loro membri per stringerli insieme nelle loro mani strette insieme.

Gemiti seguivano i loro movimenti e il bisogno di sfogare quella passione così totalizzante che li aveva sopraffatti si fece così intenso che ben presto Keigo si ritrovò sdraiato su quel divano con il corvino tra le sue gambe che pompava le loro erezioni con una forza e una velocità tale da portarli all'orgasmo in tempo record.

Il rapporto che seguì quel forte preludiò fu altrettanto veloce e distruttivo per il biondo che si addormentò ben presto sul divano con il seme dell'altro a macchialo.

Il corvino soddisfatto del rapporto con il biondo, lasciò la festa con un sorriso beffardo nascosto dalla maschera e si avviò per i vicoli scuri di Tokyo.

«Allora? Ti sei divertito alla festa degli eroi?» chiese una figura avvolta nelle tenebre.

«Naturalmente.» rispose il ragazzo sfilandosi la maschera e rivelando il suo volto coperto da cicatrici da ustione.

«Ottimo, ora andiamo il capo ha bisogno di noi.» dichiarò Tomura incamminandosi con Dabi poco dietro di lui.

Angolo Ice:

E con questo capitolo siamo giunti alla fine di questa storia. Adesso non so di preciso quando uscirà la prossima o se ci sentiamo direttamente per quella a tema Halloween,.

Ma non demordete, io ritornerò.

Alla prossima

Dietro la mascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora