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Taehyung era seduto su uno dei tavolini esterni di in bar e stava attendendo l'arrivo del suo amico. Sapeva che avrebbe fatto ritardo, Jimin era sempre in ritardo.
Si erano conosciuti una sera in un locale, all'epoca lui lavorava come barman e Taehyung si era allontanato dai suoi compagni di corso per andare a chiedere un bicchiere di acqua e non appena Jimin gli aveva risposto, parlandogli in coreano, lui aveva anche riconosciuto il suo accento. Avevano scoperto di essere entrambi di Busan, di essersi trasferiti ad Osaka nello stesso anno per motivi di studio anche se Jimin stava frequentando un'altra facoltà ed intanto lavoricchiava la sera per arrotondare. Avevano la stessa età, avevano anche scoperto di avere un amico in comune, Yoongi, ex compagno di classe di uno e vicino di casa dell'altro eppure non si erano mai incontrati prima di quel momento. Taehyung aveva passato due ore al bancone con Jimin, a chiacchierare di posti che avevano visitato entrambi, della loro città Natale, di che cosa mancava ad entrambi della Corea e di cosa invece apprezzavano di più del Giappone. Si erano scambiati il numero di telefono con la promessa di andare a bersi un caffè insieme e da quel momento in poi erano diventati inseparabili.
Jimin era stato il primo ragazzo che Taehyung aveva baciato dopo Jungkook, il primo ragazzo con il quale era andato a letto. Una sera, dopo essersi infilati la lingua in gola per ore sul divano di casa di Jimin, quest'ultimo gli aveva chiesto se fosse stato d'accordo nell'ufficializzare le cose tra di loro, se poteva considerarlo il suo ragazzo. Taehyung aveva annuito e poi lo aveva baciato di nuovo. Jimin lo aveva fatto stare bene, aveva reso il suo dolore più sopportabile. Quando Taehyung vedeva Jimin, riusciva per un paio di ore a non pensare a Jungkook, alle parole della psicoterapeuta e alle pastiglie che doveva prendere prima di andare a dormire la sera. Taehyung vedeva Jimin e sentiva di essere di nuovo normale, poteva essere sé stesso.
Jimin era stato presente quando Taehyung aveva avuto il tracollo, il suo numero era quello salvato come prioritario per le emergenze. Si era preso cura di lui nei giorni più bui senza fargli domande, aspettando che l'altro si sentisse pronto a parlarne. Lo aveva accompagnato in clinica, aveva aspettato fuori dalla porta mentre Taehyung faceva la sua prima seduta e poi lo aveva portato in centro a mangiare un gelato. Chiunque altro sarebbe scappato a gambe levate, lo avrebbe lasciato solo ad affrontare tutto quello ma non Jimin. Jimin era rimasto, Jimin non lo aveva mollato, Jimin lo aveva accolto tra le sue braccia, lo aveva baciato e gli aveva detto che sarebbe andato tutto bene, che sarebbe stato bene. E proprio dopo quegli eventi, Taehyung aveva compreso che le uniche due persone di cui poteva realmente fidarsi e su cui contare, erano Jimin e Namika.
La loro relazione era durata un anno e mezzo, diciassette mesi per la precisione. Una sera a casa di Taehyung, avevano deciso di guardarsi un film sul computer e volendo stare distesi invece che seduti, avevano scelto il letto. L'attenzione di Jimin sulle scene del film era durata molto poco perché dopo appena mezz'ora dall'inizio, aveva già cominciato a mordicchiare il lobo dell'orecchio di Taehyung e a baciargli il collo. Aveva preso l'iniziativa di saltargli addosso quando l'altro aveva ansimato. Aveva spostato il computer, aveva unito le loro labbra in un bacio infuocato e voglioso e poi era salito sul suo bacino. Taehyung l'aveva allontanato quando aveva cominciato a strusciarsi su di lui.
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Two touches: I miss you | taekook
FanfictionTaehyung e Jungkook si sono conosciuti il primo giorno di liceo, sono diventati migliori amici il secondo anno, si sono baciati la prima volta alla festa di compleanno di un loro compagno di classe al terzo anno e hanno ufficializzato la loro relazi...