Prologo

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Jungkook era terrorizzato, si guardava attorno rimanendo incollato ai pantaloni della madre. Non era mai riuscito a superare quel suo lato timido e introverso ed ogni piccolo cambiamento, lo destabilizzava molto. Ecco perché ritrovarsi fuori scuola il primo giorno di liceo, insieme a tanti nuovi studenti che non aveva mai visto, lo stava lasciando pietrificato sul posto. Aveva il cuore a mille e sentì i suoi occhi colmarsi di lacrime quando il preside cominciò a chiamare le matricole per cognome e nome, dirigendoli nelle loro varie classi.

«Jeon Jungkook, prima D.» Un brivido gli percorse la schiena, non voleva entrare a scuola, non voleva conoscere i suoi nuovi compagni, non voleva muoversi.

«Tesoro, vai.»

«Mamma, ho paura.»

«Lo so. È così difficile solo oggi, okay? Vedrai che domani andrà già meglio.» Jungkook scosse la testa.

«Kim Taehyung, prima D.» Il preside continuò con la sua lista di nomi.

«Ciao.» Jungkook alzò lo sguardo solo quando un'ombra lo coprì. Incontrò un sorriso genuino e dolce, un ragazzino della sua stessa età, capelli azzurri, impossibile che passasse inosservato. «Sei Jungkook?» Il nominato annuì debolmente. «Io sono Taehyung, siamo nella stessa classe, vuoi che entriamo insieme?» E gli tese la mano.

Jungkook non sarebbe mai stato in grado di comprendere che cosa gli accadde nel momento stesso in cui afferrò l'arto dell'altro ragazzo ma percepì una scossa percorrergli il braccio. L'azzurro lo attirò leggermente a sé, salutando con un gesto della mano la madre dell'altro e poi iniziando a camminare. Jungkook non salutò, non si voltò, non pianse a causa di quell'improvviso distacco. Tutto ciò che fu in grado di fare, fu fissare la nuca di Taehyung, i suoi capelli azzurri che svolazzavano.

Si sedettero vicini e rimasero compagni di banco per i nove lunghissimi mesi del primo anno di superiori, impararono a conoscersi, Taehyung comprese la timidezza di Jungkook e fino a che punto spingersi, limitandosi quando sapeva che per l'altro sarebbe stato troppo. E Jungkook si sciolse in presenza dell'azzurro, divenne più sicuro di sé, più partecipativo. Lentamente aveva cominciato a buttare giù quei muri dentro ai quali si era rinchiuso, sentendosi più libero.


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Il primo giorno di scuola del secondo anno, Taehyung e Jungkook si erano messi d'accordo per incontrarsi fuori dai cancelli prestissimo per essere i primi ad entrare e ad accaparrarsi i posti migliori in classe. Erano rimasti compagni di banco solo per un mese perché poi il docente di italiano aveva deciso che, a rotazione, ogni due mesi, i ragazzi avrebbero cambiato posto in base ad una estrazione casuale. Ma questo non li aveva fermati dal trascorrere la ricreazione insieme, vedersi i pomeriggi per studiare insieme, andare a mangiarsi un gelato il sabato oppure trascorrere la domenica stravacati sul divano a casa di uno o dell'altro a mangiare schifezze e a guardare film stupidi che spesso neanche capivano a pieno.

Two touches: I miss you | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora