Epilogo

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«Bam, smettila, non avrai da mangiare.» Il cane abbaiò di nuovo, avvicinandosi alla gamba di Jungkook e mordendogli il pantone. «Basta adesso!» Gli disse di nuovo ma senza far relativamente nulla per scrollarselo di dosso. A quel punto, l'animale, che si sentì ignorato, si sollevò su due zampe, appoggiando quelle anteriori al bancone della cucina. «Bam, no!» Gridò Jungkook. «Giù, a cuccia!» E il cane ubbidì immediatamente al comando impartitogli. Il ragazzo invece sbuffò. «Meno male che ti sto facendo addestrare. Guarda il tuo amico Yeontan com'è sereno e pacifico nella sua cuccia, impara da lui.» Gli parlava come se fosse un essere umano.

Finì di aggiungere mezzo cucchiaino di zucchero al suo thè bollente ai frutti di bosco e poi si incamminò verso il divano, sedendosi e accendendo la televisione. Bam lo seguì, accucciandosi ai suoi piedi.

Lui e Taehyung vivevamo insieme da quasi nove mesi dopo aver ripreso a frequentarsi assiduamente per un anno, ripristinando quella che era stata la loro relazione. Durante quell'anno, Jungkook aveva perso il lavoro, trovandone subito dopo un altro che però non lo soddisfava e trascorsi i tre mesi di prova, non aveva voluto firmare il rinnovo. Aveva cercato di andare avanti per un po', dovendo per forza usare parte dei soldi che si era messo da parte per pagare l'affitto e quando si era ritrovato con l'acqua alla gola, aveva fatto finta di non essere in difficoltà, rifiutando inviti ad uscire, chiedendo a Taehyung se era un problema rimanere a casa perché non poteva permettersi di spendere più del dovuto e si sentiva in colpa a far sempre e solo pagare al proprio ragazzo. Ecco perché Taehyung, per il loro anniversario, gli aveva regalato una copia delle chiavi di casa, dicendogli che il suo appartamento era troppo grande per lui da solo, che dovevano sempre attraversare tutta la città per vedersi e che non aveva senso dal momento che Jungkook doveva continuare a spendere soldi per i biglietti della metropolitana quando avrebbe tranquillamente potuto trasferirsi da lui. Durante le prime settimane si era sentito un peso, sentiva la sveglia di Taehyung suonare presto al mattino e quando tornava il tardo pomeriggio, spesso era molto stanco. Jungkook invece, non avendo un lavoro, non aveva niente da fare.

La sua condizione da disoccupato però era durata ben poco. La sera di capodanno, quindi pochi mesi dopo essere andato a convivere con Taehyung, ad una festa a casa di amici, un conoscente di Namjoon gli aveva detto che cercava disperatamente qualcuno che fosse in grado di disegnargli o editargli una caricatura per il compleanno della sorella a prezzi accessibili e Jungkook si era offerto volontario, dicendogli che gli avrebbe fatto il lavoro gratuitamente. Non sapeva però che la sorella gestiva una pagina YouTube di make-up abbastanza seguita e dopo aver parlato in un video di quel disegno, aggiungendo anche il nickname degli account social di Jungkook, avevano cominciato a fioccare richieste ogni giorno e Taehyung lo aveva spronato a provarci, ripetendogli che era laureato con il massimo dei voti in marketing, poteva proporsi come social media manager di piccoli influencer. Nel giro di pochi mesi appena, era diventato un editor freelance, era il capo di sé stesso, faceva qualcosa che adorava, poteva gestirsi il lavoro da casa, aveva ripreso a guadagnare e a poter portare il suo ragazzo fuori a cena e la forza l'aveva trovata solo grazie a Taehyung e al suo immenso supporto.

Two touches: I miss you | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora