4. «Tornerei sempre da te.»

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!!TW: presenza di un tema delicato!!

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Taehyung non aveva nessuna intenzione di lasciar andare Jungkook, non dopo esseri impegnato tanto per tornare ad essere sé stesso, non dopo aver lottato con quel brutto mostro dentro di sé, non dopo avergli sentito dire che lo amava ancora.

Ecco perché aveva passato la domenica a crogiolarsi nel dolore che le parole del minore gli avevano provocato mentre il lunedì mattina, dopo essersi recato negli uffici della nuova azienda per firmare il contratto di lavoro cartaceo, si era mobilitato per scoprire, in un modo o nell'altro, dove lavorasse Jungkook e quindi eccolo lì, di fronte all'uscita principale dello studio di avvocati con un mazzo di fiori in mano e il cuore che gli martellava nel petto.

Jungkook varcò quel portone alle 17:03 e quando lo vide, lo fulminò con lo sguardo.

«Cosa ci fai qui?»

«Ho contattato Hoseok su Instagram e gli ho chiesto dove lavoravi. Possiamo parlare?»

«No.» Rispose lapidario, accelerando il passo verso la fermata della metropolitana.

«Jungkook, aspetta.» Lo rincorse, afferrandogli l'avanbraccio prima che il corvino potesse cominciare a scendere i gradini.

«Che vuoi, Taehyung?»

«Ho bisogno che tu mi ascolti, non hai mai sentito la mia versione dei fatti. Dammi cinque minuti, se non ti convinco a venire con me in questi cinque minuti, allora ti lascerò andare.» Jungkook lo guardò dritto negli occhi, lo scrutò a fondo cercando un minimo indizio di bugia o inganno ma non lo trovò. Taehyung era sincero.

«Tre minuti.»

«Okay.» Se li sarebbe fatti bastare. «Non era mia intenzione sparire nel nulla, ho sbagliato a metterti da parte in quel modo e ci sono stati momenti in cui ho creduto che senza di te-» Jungkook roteò gli occhi, non voleva ascoltare oltre e fece per andarsene, voltandogli le spalle. «Sono stato male.» Gli disse Taehyung e quello lo bloccò. «Ho seguito un percorso riabilitativo per quasi quattro anni. Ora sto meglio, sono pulito però ho vissuto gli ultimi undici mesi con il terrore di un nuovo attacco.» A quel punto Jungkook fu costretto a voltarsi per osservare il biondo, la sua mano sul suo avanbraccio bruciava.

«Attacco di che cosa?» Chiese preoccupato.

«Vieni con me. Ti spiegherò tutto e risponderò a qualsiasi tua domanda però ho bisogno che tu mi segua.» Lo sguardo di Jungkook cadde sul mazzo di fiori che Taehyung teneva ancora in mano.

«Quelli?» Li indicò.

«Oh, per te.» Il biondo glieli porse. Jungkook non riceveva in regalo un mazzo di fiori dal giorno della sua laurea e quel preciso bouquet aveva insistito sua mamma per farglielo avere, per avere un tocco di colore nelle foto. Però quei girasoli e quei tulipani erano molto belli, emanavano un buonissimo profumo e Jungkook li accettò.

Two touches: I miss you | taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora