CAPITOLO 12

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Il giorno dopo trascorre tranquillamente come quello precedente fino a quando non arrivano i miei genitori.

PAPÀ: Noemi puoi venire un attimo?? *urla dal soggiorno*

Oddio e adesso che cosa vorrà??
Ah, dobbiamo finire a discutere per il viaggio.
Mi giro verso mia madre e la vedo sorridere...ma cos'ha da ridere??

IO: Arrivo *rispondo rassegnata dalla cucina*

PAPÀ: Siediti *picchietta un posto accanto a se*
IO: Okkey *mi siedo*
PAPÀ: Sai tesoro che dobbiamo ancora parlare della vacanza??
IO: Si pà lo so, e già só la tua risposta *abbasso la testa*
PAPÀ: E quale sarebbe?? *mi alza il viso*
IO: No, che non ci posso andare *urlo incazzata* e se vuoi continuare a dirmi di no continuando a dristuggere i miei sogni, allora me ne vado!!

Mi alzo dal divano e mio padre mi rimprovera.

PAPÀ: Noemi non ti permettere di usare questo tono con me, chiaro?? *si alza anche lui*

Non voglio chiedergli scusa perché non voglio dargli soddisfazioni.
Sono una persona che non chiede scusa molto facilmente se credo di avere ragione e qui ho ragione, mio padre vuole distruggere i miei sogni.

Si rende conto che non ho intenzione di scusarmi e si risiede.

PAPÀ: Se non hai sentito la mia risposta perché ti arrabbi??
IO: Perché é evidente dal tuo comportamento di ieri.
PAPÀ: Ma si puó anche cambiare idea nella vita.

Lo guardo con aria speranzosa.
Che abbia veramente cambiato idea??

PAPÀ: Oppure il comportamento precedente puó essere tutta una finzione.
IO: Cosa?? *sono confusa*
PAPÀ: Tesoro io non sono mai stato contrario a quel viaggio, é solo che volevo farti una sorpresa in questi giorni dicendoti di si, dato che al tuo compleanno non ti ho regalato niente, poi in questo piccolo periodo ti ho visto così male che non ho resistito.

Avevo le lacrime agli occhi ormai, mio padre non era lo stesso mostro di ieri sera, il finto mostro dato che lo aveva fatto per farmi un regalo.

IO: Oh pà, non c'era bisogno di fare tutto questo, perché il mio regalo é che tu ci sei stato *lo abbraccio*
PAPÀ: Mi perdoni??
IO: Certo che ti perdono. Ma questo significa che posso andare??
PAPÀ: Bhe *mi accarezza una guancia* se ci tieni tanto, certo che puoi andarci.
IO: Vado a preparare le valigiee *corro di sopra*
PAPÀ: Ma parti tra 18 giornii *urla*
IO: Giusto *sussurro* allora avviso Bea *urlo a mio padre*

***************
IO: Bea smettila, mi stai rompendo un timpano *rimprovero la mia amica che sta urlando sul telefono dopo aver saputo la notizia*
BEA: Oddio, oddio, oddio, oddio, oddio, oddio, oddio, oddio *si ferma all'improvviso*
IO: Perché non continui?? "Oddio" lo hai detto così poche volte *chiedo ironica*
BEA: No, sto perdendo la voce.
IO: Finalmente...ma tu non hai avuto nessun problema con i tuoi genitori??
BEA: No, sono felici e hanno detto che é un'esperienza che devo fare e poi non é una cosa che capita tutti i giorni.

Beata lei, io alla fine ci vado ma sono dovuta stare male per quasi un giorno, che fatica!!

Continuiamo a parlare per circa un'ora sulla partenza, sulle nostre emozioni, sugli abiti da portarci, ecc...

*************
19 giugno.

Al solo pensiero che tra meno di 24 ore li rivedró, il sonno non arriva.
Illumino lo schermo del cell per vedere l'ora: 4:27.
Dovrei cercare di addormentarmi dato che tra 3 ore devo prepararmi.

Mi arriva un messaggio da Bea.

BEA: Noe sei sveglia??
IO: Si, sono ansiosa :/
BEA: Anche io ma forse é meglio se ci addormentiamo, tra 6 ore partiamo :)
IO: Già, non vedo l'ora di iniziare quest'avventura con te.
Ti voglio bene Notte :*
BEA: Anche io ti voglio bene :*
Notte :)

Chiudo il cell e cerco di chiudere anche gli occhi e con fatica ci riesco.

*************
Ore 7:00 suona la sveglia.
Non ho mai desiderato così tanto che questa cazzuta suonasse.
Apro gli occhi con fatica perché ho dormito solo 3 ore.
Apro il cell e vedo la data: 20 giugno.
Oggi é il grande giorno *-*

VOGLIO CRESCERE CON TE (Dear Jack) {IN PAUSA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora