Capitolo 33 = Legami di parentela

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Peter e Susan guardarono le due ragazze con un attimo di timore. Erano identiche, davvero uguali.. ad entrambi passò per la mente il timore che Mary non fosse la loro figlia, ma lo fosse Julia, invece.

Peter avanzò lentamente verso il lettino della figlia e la sfiorò. Era fredda, gelida, ma sentiva i battiti attraverso le vene del polso. Posò le dita sul collo e sentì ancora i battiti, quindi capì che era viva.

Successivamente, camminò verso Julia e fece lo stesso procedimento. Anche lei era viva, forse per miracolo.
Sospirò, poi guardò la donna e disse:-Credo che la dottoressa intendesse una sola cosa-.

Susan annuì, poi uscirono e tornarono verso la stanza di Simon.

Stavano parlando con i dottori della sua condizione, quando ad un tratto arrivò una donna coi capelli castani, corti, che sembrava preoccupata.

-Sto cercando Simon Cook, mi hanno detto che è in una di queste stanze!-, esclamò preoccupata.

-Lei chi è?-, chiese Peter.

-Sono... sono l'ultima compagna che Simon ha avuto. La sua storica fidanzata dell'università. Andiamo, Peter, sono Alison! Alison Chanteus! Ti ricordi di me?-.

-Oh mio Dio, Ali! Che piacere rivederti! Ti ricordi di lei, di Susan?-.

-Certamente. Quanto tempo è passato, dire quindici anni-.

-Eh già. Ma perché sei fuggita? Simon è stato tanto in pensiero per te, è stato molto preso da te ancora per anni, poi dopo si è rassegnato. Ma non ha mai osato toccare un'altra donna, te lo giuro-.

-In realtà... sono scappata per un motivo ben preciso. Avevo scoperto di essere incinta di Simon, quindi sono scappata, pensando che lui non lo volesse. Solo dopo ho scoperto che anche Susan lo era... e quindi... beh, volevo tornare per starti vicina, ma... non ho mai avuto il coraggio-.

-Questo bambino l'hai tenuto alla fine?-, chiese Susan.

-Più o meno. Me l'hanno sottratto quando aveva appena due mesi poiché non avevo un lavoro. Ha vissuto in orfanotrofio per anni, poi sono venuti a prenderlo due genitori. Ho scoperto solo qualche settimana fa, che da un anno e mezzo sono morti-.

-Credo di sapere dove sia tua figlia-, mormorò Peter. -E anche dove sia Simon. Purtroppo, però, non ho buone notizie. Sono entrambi qua, in ospedale, vittime di una sparatoria, ma stanno bene, credo. Entrambi sono vivi, e questa è la cosa positiva-.

-Devo vedere Simon, lui sicuramente mi capirà. Devo spiegargli cosa è successo-, esclamò.

Entrò nella stanza e dopo tanto tempo, vide l'amore della sua vita, l'uomo con cui era stata fidanzata per anni. Si sedette al suo fianco e gli sfiorò la mano, con dolcezza. Di scatto, lui aprì gli occhi. Appena la vide, spalancò la vista e si domandò se stesse sognando, o se fosse la realtà. Alison sorrise e mentre le lacrime sgorgavano velocemente dai suoi occhi, gli prese il viso fra le mani e lo baciò.

-Alison...-, mormorò lui. -Sei qua, sei viva, sei con me-.

-Sì, amore, e non ti lascerò più. Devo raccontarti una cosa molto importante, però devi essere lucido per parlarne-.

-Sto bene, ora. Parliamone, dai-.

Peter e Susan entrarono nella stanza e s'avvicinarono a Simon sorridendo. Lui alzò la mano e la strinse con quella dell'amico, poi sospirò e si mise ad ascoltare.

-Poco fa i medici ci hanno detto che in questo ospedale hanno trovato tua figlia, una ragazza che ha il tuo stesso DNA-, cominciò Peter.

-Io non ho figli, Peter, che vai dicendo?-, chiese lui.

La ragazza che gridava contro il suo destino ||Code Lyoko||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora