Capitolo 7 : La fabbrica

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-Vedo che non hai perso tempo, Della Robbia-, esclamò William.

-Ehi, calma. Ci siamo incontrati per caso in giardino e siamo venuti in mensa... qualche problema?-.

-Sì, la tua voce-.

Socchiusi gli occhi, poi gli tirai un bel calcio nello stinco. Il suo vassoio volò in aria, facendo rovesciare la tazza di caffè e i biscotti. Una goccia della bevanda andò a finire su una presa elettrica e dopo qualche istante la scarica viola riapparve, venendo verso di me.

Odd mi diede una spinta ed io caddi indietro, appena in tempo per non essere toccata. Quando aprii gli occhi vidi ancora una volta gli occhi di William di una forma strana. Rimasi bloccata a terra, col terrore sul volto...
Che diavolo stava accadendo?

Yumi accorse e tirò un bel calcio a William il quale cadde indietro ed ebbe quasi una crisi epilettica.

Guardai la scena mortificata, poi sentii qualcuno prendermi la mano. Era Odd. Lo guardai con gli occhi spalancati e lui mi attirò a sé..

-Che cosa sta succedendo?-, chiesi io.

-Tra poco tornerà tutto alla normalità-, rispose lui.

Dopo qualche istante, mi alzai assieme a lui e mi trascinò fuori dalla sala mensa. Iniziò a correre seguendo Jeremy e Aelita, e poi si addentrarono nel bosco. Si fermarono ad un tombino e noi li raggiungemmo qualche istante dopo.

-ODD!-, sibilò Aelita. -Perché hai portato Mary qua? Lo sai che non si può!-.

-Un ritorno al passato cancellerà tutto-, replicò semplicemente Odd addentrandosi nel tombino.

Lo seguii pure io, senza fare domande e quando giungemmo nelle fogne, cominciai a correre per stare al passo con gli skateboard e i monopattini.

Arrivai prima io, in quanto ex campionessa della staffetta, ma non mi sembrò il momento più adatto per vantarmene.

Insieme salimmo una scaletta e ritornammo in superficie. Ci trovammo su un ponte e a pochi metri da noi c'era l'entrata per una fabbrica abbandonata. Mi chiesi che diavolo ci potevano fare dei quindicenni in una fabbrica, ma anche in quel momento stetti zitta.

Ricominciarono a correre ed io li seguii all'interno della fabbrica. Sul pavimento c'erano almeno tre dita di polvere e in un metro quadrati c'erano circa tre cimici.

Le ignorai, ma il terrore che mi potessero salire su un piede era al massimo. I ragazzi salirono su una corda e si lanciarono giù come Tarzan. Li seguii e quando toccai terra vidi un montacarichi vecchio e sporco.

-Ditemi che quel coso lo lasciamo lì e non si utilizzerà-, esclamai io.

-Ehm, veramente lo usiamo tutti i giorni-, rispose Odd.

Aelita lo fulminò con lo sguardo, ma Jeremy lo ignorò dicendo:-Vieni, seguici-.

Salimmo sull'ascensore e di colpo esso sobbalzó. Ebbi un attimo di paura, poi l'ascensore riprese a muoversi.

La ragazza che gridava contro il suo destino ||Code Lyoko||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora