Cap 3_ IL BRANCO

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-Chi sei tu? Che ci fai qui?- ormai sonoterrorizzata da quel tipo.
Non risponde e il mio urlo stoppa quel silenzion infernale. Dopo pochi secondi i ragazzi sono di sopra, preoccupati per me.
-Isabelle, che succede?- Kira sembra molto preoccupata per me e Scott si mette davanti a noi per capire cosa succede.
Indico tremolante la stanza ed entra, ma alla vista dell'uomo rimane impassibile.
-Derek!?- esclama Scott; Stiles e Liam si precipitano dentro sentendo quel nome, a loro familiare.
Non so se tranquillizzarmi o preoccuparmi ancora di più, ma Lydia si è accorta della mia paura e mi prende la mano; non parla, ma i suoi occhi dicono "stai tranquilla".
-Bella tranquilla, lo conosciamo. Anche lui fa parte del branco- Scott mi calma e mi invita ad entrare
-È suo solito entrare di nascosto, anche io mi spaventavo le prime volte, ma dopo un po' ci fai l'abitudine- rideva mentre diceva questa frase, ma l'uomo lo fulmina con lo sguardo e lui smette
-Ok, ma perchè non rispondeva?- chiedo, desiderosa di una risposta sensata -Scusa se ti ho spaventata, ma non mi aspettavo di certo una ragazzina- si avvicina con aria di sfida , ma io lo fulmino con lo sguardo e lui ricambia; "bel caratterino" dico tra me e me
-Ora basta fulminarvi con gli occhi. Derek lei è Bella , una delle mie cugine dell'Italia, ricordi te ne ho parlato. Vivrá qui per un anno quindi tenta di andarci daccordo-
Scendiamk di sotto e nel frattempo le mie sorelle sono tornate e hanno conosciuto Derek.

Dopo lo studio parliamo di noi e delle nostre "caratteristiche"
-Allora vediamo se ho capito Kira una kitsune, Malia un coyote, Lydia una banshee, Liam e Jake lupi mannari beta, Scott il loro alpha, Derek un vero lupo e Stiles e Harry... Voi cosa siete?- l'elenco è chiaro ma loro rimangono un mistero per me.
-Sono umani come te, Bella- risponde Ania fiera di aver capito -Esatto- risponde Harry.
-E poi c'è Peter Hale, lo zio di Derek, ex alpha. Mi racckmando non fidatevi molto di lui- dice in seguito Stiles.
-Voi invece cosa siete?- domanda Liam rivolgendosi a  Chris, Emma e Ania.
Prima di rispondere mostriamo le collane che portiamo al collo: un'impronta lasciata da un lupo d'oro con uno dei simboli dei quattro elementi, Ania fuoco, io terra, Emma acqua e Chris aria; anche se io non capisco perchè ne porto una, d'altronde io sono jna semplice ragazza.
-Siamo Bloody-risponde Emma -Cosa?- risponde Malia un po' perplessa
-Bloody, lupi con poteri in più, ogniuna di noi ha il simbolo inciso sulla collana e serv...- Chris viene interrotta dal campanello.
Lydia corre ad aprire e sull'uscio c'è un ragzzo abbastanza carino, alto e con occhi marroni -e tu sei?-
-Sono Will, questa è casa McCall?-
Riconosco quella voce, mi sporgo un po per vedere chi è e appena lo riconosco gli salto adosso urlando -Will, che ci fai qui?-
-Scusate, ma cosa succede? Chi è lui?- chiede Stiles ormai rosso.
-È il fidanzato della nostra Bella- dice Emma, memtre Ania lo invita ad entrare
-Scusate ho disturbato?- chiede il ragazzo notando le facce infastiditedei ragazzi seduti intorno al tavolino per la merenda
-No figurati! Io sono Scott, il cugino- risponde, alzandosi dal divano e salutandolo con una stretta di mano; il reato del gruppi lo saluta ckn un cenno di mano, tutti tranne Stiles.
                       
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È passato ormai un mese dal nostro arrivo a Beacon Hills e ormai conosciamo tutto e tutti.
Stiamo nei corridoi della scuola davanti al mio armadietto e mentre aprlo con le ragazze arriva Stiles
-Hei ragazze!- saluta con un cenno di mano e poi continua- Bella posso parlarti un secondo prima che comincino le lezioni?- anuisco e lui mi porta in un posto più tranquillo per parlare.
Ormai io e lui siamo miglioro amici, stiamo quasi sempre insieme e stiamo bene l'uno con l'altro.
-Domani sera ci sará la festa per il compleanno di Lydia, ti va di venire con me?- è rosso in faccia dall'imbarazzo.
-Scusami Stiles, ma mi ha già invitata Will- La sua faccia è dispiaciuta per la mia risposta e quindi riprendo a parlare sorridendo, per dargli conforto- Ma ci vedremo lì e se vuoi possiamo anche ballare insieme- torna un sorriso di speranza sul suo viso.
La campanella è suonata da cinque minuti e io vado in classr dopo avergli dato un bacio sulla guancia lasciando sul suo viso un sorriso ancora più ampio che partiva da un orecchio e finiva nell'altro

SE QUESTO LO CHIAMI NORMALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora