CAP 13_QUEGLI OCCHI...

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POV'S STILES

E' passato un mese, un fottuto mese senza di lei, una parte importante della mia vita, un fottuto mese che sono triste perché la sento poco a causa della lontananza, che la vedo attraverso n computer che perde continuamente la connessione. Non posso averla accanto a me, non posso vedere i suoi meravigliosi occhi che cambiano colore, il suo radioso sorriso che risplende più del sole, non posso giocare con i suoi capelli mentre lei si riposa tra le miei braccia e io sono troppo incantato a vederla per dormire, un mese senza ascoltare la sua dolce voce mentre canta o vederla spensierata mentre balla.
Per i primi giorni dopo la sua partenza, Melissa McCall ci ha ospitato a casa sua per supportarci. Le tre sorelle stavano proprio male, non si erano mai separate prima d'ora, invece adesso stavano a più di diecimila chilometri di distanza per colpa di uno stupido capriccio del padre che l'ha trattata male sin da quando era piccola, ma se solo scopro che le ha fatto del male o l'ha toccata giuro che prendo il primo volo per l'Italia e lo uccido. In questo mese gli altri hanno continuato la loro vita, ma io so che loro un po' ci stanno male perché lei era l'ottimista del gruppo e sono sicuro che sentono ancora la sua mancanza e che non se la sono già dimenticata.

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Come ogni mattina sono nella mia Jeep, davanti casa McCall, ad aspettare i miei amici; nel frattempo arrivano anche gli altri e dopo cinque minuti scarsi di chiacchiere e sorrisi escono Scott e le tre sorelle che ci salutano e saliamo sui rispettivi mezzi per andare a scuola: le due moto sono usate da Christian e Scott che accompagnano le rispettive compagne, nella mia Jepp porto Liam, Emma e Harry, i restanti vanno nell'auto di Lydia.
Liam continua a fare domande inutili e insignificanti e io per la disperazione ho alzato di più il volume, interrompendo le fusioni d'amore dei due sui sedili posteriori, invitandoli a cantare insieme a me e Liam.

Finalmente arriviamo a scuola e ci dirigiamo al nostro solito muretto e per mia sfortuna intravedo un gruppo di ragazzi che non volevo proprio vedere: il gruppo di Will e la sua puttanella del mese. Will da quando lo ha mollato ogni mese se non proprio ogni due settimana, si fa vedere con una nuova ragazza; all'inizio era per far ingelosire Bella e per fortuna lei non lo guardava nemmeno, ma adesso per lui è solo un gioco, sfruttare ragazze che provano dei sentimenti per lui.
Scott si accorge delle occhiatacce che gli mando sperando di poterlo incendiare vivo, anche se la "vittima" non se ne accorge; si avvicina a me e mi poggia una mano sulla spalla in segno di conforto e dopo questo tutti insieme ci dirigiamo ognuno ai propri armadietti per prendere i libri della prima ora.
La voce che sento dietro di noi in quell'enorme corridoio è odiosa -Guardate chi c'è la banda degli sfigati!- la voce di Will risuona in tutto il corridoio
-Ancora lui non ci credo...- sbuffo a bassa voce, sperando di non farmi sentire, ma purtroppo ho alzato troppo la voce come è mio solito fare e dopo nemmeno due secondi mi ritrovo le mani di Will addosso -Cosa hai detto marmocchio?- mi urla.
"Marmocchio a chi? Ho solo un'anno in meno di lui... che odio." penso, ma purtroppo decido di dirgli solo quello che realmente detto subendo poi la conseguenza. Infatti dopo nemmeno un minuto dall'ultima mia parola pronunciata mi arriva un pugno in piena faccia e avrebbe continuato se, la voce del coach non interviene
-Cos'è questo caos in corridoio stupidi ragazzi, tutti in classe adesso!- la calca attorno a noi si allontana mostrando il coach che ci guarda con qui suoi occhi assottigliati, che ho sempre odiato -Stilinski! Wagner! Smettetela di acciuffarvi e andate in classe. IMMEDIATAMENTE!-
-Non pensare che te la sei scampata. Non finisce qui Stilinski.- mi sussurra vicino l'orecchia con aria arrogante prima di lasciarmi cadere a terra.
-Quel ragazzo lo odio a morte- mi dice Scott aiutandomi ad alzarmi. Era arrivato tardi e non ha potuto vedere quello che è successo. Nel corridoio eravamo solo io e Lydia insieme prima che succedesse tutto ciò che mi ha procurato un brutto taglio sul labbro, che ora Lydia stava pulendo dal sangue.
Dopo aver finalmente aver preso i libri ci dirigiamo nelle nostre classi.

|...|

Siamo finalmente usciti da questo strazio di edificio chiamato scuola e ci stiamo dirigendo ai nostri mezzi. Per fortuna non ho visto più Will dopo l'episodio di stamattina, ma forse ho parlato troppo tardi dato che ci stava venendo in contro; noi continuiamo il nostro tragitto anche dopo aver sentito la sua voce urlare -Stilinski, non abbiamo finito stamattina!- ma notando che continuavo ad ignorarlo ha continuato ad urlare -Che c'è hai paura? Chissà come quella puttana di Bella ha potuto lasciare me per un moccioso come te e i tuoi amichetti- quando ha pronunciato quelle parole non ci ho visto più dalla rabbia e gli sono saltato addosso riempiendo il suo corpo di lividi e ferite.

I ragazzi ci hanno messo un po' a spostarmi da lui, ho ricevuto di colpi che mi hanno ferito, ma mai quanto lui;mi hanno portato vi di lì e siamo andati a casa McCall per farmi calmare i nervi e rilassarci tutti.

|...|

Sono ormai le nove di sera e siamo tutti sul divano aspettando che il cibo da sporto arrivi presto; intanto però ci godiamo "Harry Potter la camera dei segreti", uno dei nostro film preferiti.
Girando per i canali,appena tornati a casa, abbiamo trovato la maratona di "Harry Potter" e abbiamo cominciato a vederli tutti.
Nel momento cloue del film bussano alla porta di casa McCall e mi alzo io evitando di disturbare gli altri che erano molto attenti al film.
Con molta calma mi avvio alla porta e prendo i soldi per pagare.
-È in ritardo di 10 minuti questa piz...- parlo mentre apro la porta, ma mi blocca appena vedo QUEGLI OCCHI...


SE QUESTO LO CHIAMI NORMALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora