Capitolo 13 - "La vera carnefice sei tu"

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"Oh-oh, sembra arrabbiata"

Esclamò Tommy ridacchiando, tutti erano concentrati nel guardare Nancy che procedeva con passo deciso verso Steve. Nessuno dei presenti si sorprese quando gli lasciò uno schiaffo in pieno volto, Nancy era molto arrabbiata

"Cosa ti prende?"

"A me?

Cosa ti prende, a te Nancy.

Ero preoccupato per te, mi sono preoccupato per una come te..."

"Di che diavolo stai parlando?"

"Fossi in te non direi bugie, non vuoi che ti conoscano come la troietta che se la fa con tutti vero?"

La schernì Carol, sembrava aspettasse quel momento da quando i due avevano cominciato ad uscire insieme

"Qualcuno ti ha interpellato Carol?"

Chiese sarcasticamente Carrie alla ragazza rivolgendole uno sguardo di fuoco, questa volta però la rossa non abbassò lo sguardo. Quando Carrie tirava fuori i denti e dimostrava di saperle tenere testa, Carol tagliava sempre la discussione, si rimetteva nel suo angolino e la cosa finiva lì. Ma questa volta alzò il mento soddisfatta, con un sorriso trionfante di chi sapeva di star vincendo

"Oh non fare la furbetta Hargrove, ce n'è anche per te. Vero Steve?"

Carrie le rivolse uno sguardo confuso ma poi portò la sua attenzione a Steve. Il ragazzo aveva deciso che non le avrebbe dato attenzioni, non guardò Carrie neanche un secondo e si concentro sulla figura di Nancy davanti a sè.

Ora Nancy non sembrava più tanto agguerrita, ma si sentiva in colpa, evidentemente aveva capito dove aveva sbagliato.

"Sei passato ieri notte?"

Gli chiese con voce tremante, sentiva che tanta rabbia poteva solo venire dall'aver visto qualcosa di troppo

"Din din din, le diamo un premio"

"L'hai fatto entrare in camera tua per... Studiare?"

Carrie aprì leggermente la bocca, anche lei sapeva a cosa Steve si riferisse. Steve era geloso, si sentiva preso in giro ed era plausibile. La notte precedente Nancy e Jonathan erano stati molto intimi, troppo dato che la ragazza si frequentava con Steve.

In tutto quel casino, Carrie non aveva pensato un secondo all'amico e si sentì subito in colpa quando lo realizzò. Quella situazione, il demogorgone, Will e Undici l'avevano totalmente distratta.

"Stavamo solo..."

"Stavate solo che...

Finisci la frase"

Steve aveva un'espressione fredda in volto, un misto fra indifferenza e rancore.

Era ferito e si sentiva un'idiota per essersi fidato di Nancy. All'inizio la ragazza doveva essere un gioco, niente di serio o impegnativo. Poi gli era piaciuta, Steve aveva pensato che potesse essere qualcosa di più ma l'idea era durata poco.

E dopo ciò che aveva visto quel pensiero gli si era totalmente cancellato.

"Va all'inferno Nancy"

Jonathan si avvicinò e mise una mano sulla spalla di Nancy che era ancora ferma immobile, non reagiva.

Si sentiva così in colpa, era stata colta con le mani nel sacco e non poteva fare nulla per giustificarsi.

"Andiamo Nancy, non ne vale la pena"

A queste parole una molla nella testa di Steve saltò. Passò il suo sguardo dalla ragazza intimorita a Jonathan, e lo fulminò.

"Sono impressionato sai, pensavo fossi un frocetto. Ma sei solo uno svitato come tuo padre..."

Mignolino? - Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora