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«Scacco matto!»
«Che palle Mya,ogni volta..ma com'è possibile?!»
«Kakucho,lo sappiamo tutti che è un asso in questo gioco»
«Già,è praticamente impossibile che perda»commenta Rindo,con la sua solita espressione facciale,incrociando le braccia al petto.
Ogni tanto dice la sua pure lui.

«Secondo me tu bari»-schiocca la lingua-«Altrimenti non si spiega»
«Che c'è Kakucho,ti tira il culo che abbia vinto per la terza volta di seguito?»sogghigno.
«Le vuoi prendere?»
«Fatti sotto,pelato del cazzo»
«Che hai detto?!»si alza di scatto,prendendomi per la maglia.
Io gli rido in faccia.
So benissimo che non mi toglierebbe neanche un capello,e mi diverto troppo vederlo incazzato perché perde tutte le volte che giochiamo.
Non ha mai vinto neanche una partita.
«Che ridi,deficente?!»
«Basta voi due»Ran,come sempre,prende e ci separa,cercando di calmare le acque.
«Però Mya ha ragione»sorride.
«Eh?»
«Effettivamente hai una bella pelata,Kakucho»
«Ran giuro-»
«State ancora qui a cazzeggiare?»ci domanda Izana,con tono un po' alterato,entrado nella stanza con le mani in tasca nel suo cappotto rosso.
Al contrario nostro,lui mette sempre "la divisa",mentre noi,la mettiamo solo ed esclusivamente per i combattimenti o per affari.

«Vuoi giocare anche tu?»mi siedo nuovamente sulla poltroncina in pelle.
Dove stiamo tutti in questo momento,è una specie di sala relax,che abbiamo creato con il tempo.
Abbiamo un bel divano,un divanetto(che tra parentesi,uso sempre e solo io)un tavolino dove spesso ceniamo tutti insieme,giochiamo(solitamente a scacchi),ci prepariamo i piani,accompagnato da delle sedie,e una piccola tv.
Anche se metà della roba è rubata o di seconda mano,resta comunque bella stanzetta.
«No,Ahmya,ti ringrazio»sventola la mano«Ma gradirei che mi raggiugneste nella sala riunioni,dove già ci sono tutti gli altri.»
Così,ci alziamo tutti in contemporanea,io più svogliatamente degli altri,e seguiamo il nostro capo.

«Dunque»stende dei fogli con vari scarabocchi«Dobbiamo capire nuovamente dove si nasconde Haruchiyo Sanzu.»dice,sedendosi sulla sedia in legno ormai più che distrutto,guardando noi quattro con sguardo del tutto scocciato.
Sappiamo bene che la sua incazzatura è "riferita" a noi.

«Voi»si volta verso dei ragazzi «Avete trovato qualcosa?»
«No signore»rispondono all'unisono i tre,di cui onestamente,non ricordo neanche i nomi.
Ovviamente tutto grazie alla mia ottima memoria..ma,come scusa,posso dire che siamo effettivamente in tanti.

I suoi occhi si spostano su di me e i miei compagni di ricerca.
«Abbiamo chiesto e minacciato varie persone» «Ma senza alcun risultato»lo informa Kakucho.
Izana sospira,massaggiandosi le tempie.
«Ovviamente.» «Minacciare e chiedere non basta.»

«Capitani e vici,sedetevi»

Così facciamo,e iniziamo tutti a discutere tra di noi,su dove possa essersi appostato Sanzu attraverso degli schemi,che abbiamo creato con le solite informazioni avute qualche tempo prima.
Magari ci è sfuggito qualcosa.
Anche se,onestamente,ormai credo che siano totalmente inutili,dato che è la milionesima volta che proviamo con queste,senza alcun risultato.

Improvvisamente il  telefono di Izana squilla.
Lui butta giù,riprendendo a parlare,senza neanche guardare di chi possa trattarsi.
Ma il telefono suona nuovamente,e lui fa lo stesso un paio di volte.
Alla quarta chiamata,risponde.
«Mi spieghi perché cazzo continui a chiamare se ti butto giù?!» «E poi chi diavolo sei?!»
Izana è incazzato,ancora più di prima.
Odia essere interrotto.
Il silenzio riempie la stanza.

«Tu?»

«Uscite tutti fuori dalla stanza.» «Subito.»

Ci allontaniamo tutti senza esitare,e gli altri ragazzi,al contrario nostro,sono spaventati dal suo tono.
In realtà lo sono sempre,se si tratta di lui.
Diciamo che ha un modo di farsi rispettare e dare ordini tutto suo.
Per non parlare di quando si tratta di affari.

Slow Down||Hanma ShujiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora