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Mi sono avvicinato nuovamente a lei perché era lì,sola da un po'.
M'incuriosisce.
E onestamente,i discorsi degli altri mi stavano annoiando.
È stato divertente aiutarla prima.
È proprio bella.
Anche quando mi ha guardato sconvolta,mentre io un po' me la ridevo.

I suoi occhi mi guardano fisso e in modo del tutto sbalordito.
Per la seconda volta.
Forse non si aspettava che io venissi qui.
Di nuovo.

«Ti va di fumare?»le domando porgendole in avanti la canna,in attesa di un suo riscontro.
Chiaramente questa è stata una scusa per venirle a parlare in un contesto diverso da quello di prima.
Altrimenti come avrei potuto iniziare il discorso?
Questa è la prima cosa che mi è venuta in mente.
Anche se non so se sia una buona idea,dato che è stata male poco prima.

Guarda lo spinello con aria interessata,per poi prenderselo e portarlo alle sue labbra,ne troppo sottili ne troppo carnose.
Dannazione,sto pensando a tutt'altro che a lei che fuma.
«Non mi sono presentato per bene»smorzo il silenzio.
Lo so benissimo che ormai sa chi sono,ma per correttezza lo ripeto.
«Hanma» «Hanma Shuji»faccio il mio solito sorrisetto,che mi viene del tutto spontaneo.
«Ahà»butta fuori l'aria.
«Tu sei..?»le chiedo,facendo finta di non sapere chi sia.
«Ahmya»mi risponde senza aggiungere altro,ma mantenendo il contatto visivo.
È ipnotizzante.
«Stai un po' meglio?»
Annuisce solo.
«Non so se effettivamente sia una buona idea fumare..»
Scrolla le spalle.
«Tanto ormai..»commenta a bassa voce.
«Tralasciando quello,come ti è sembrata la corsa?»le chiedo,mettendomi di fianco a lei,a spalle poggiate sullo sporco muro.
«Decisamente come mi aspettavo» «Niente di che» «E nauseante»
Rido.
«Ma come!» «È super divertente»
«Tsk»sorride «È una minchiata»
«Forse hai ragione,però a me non dispiace»
«Certo,perché ci sono i soldi che girano»
«Vero,ma anche perché amo guidare»
Seriamente Hanma?
Ma che risposta è?!
Mi ri-passa la canna,che a dir la verità non è molta.
«Finiscila pure»
«Sicuro?»
Annuisco.
«Ti ringrazio»

Non passa neanche un minuto che già l'ha finita.
La butta per terra calpestandola.
Osservo il tutto,per poi guardare dritto davanti a me.
Si stanno avvicinando Ran e Kakucho,e posso già immaginare il perché.
Credono che lei non sia al sicuro con me,nonostante penso si sia difendere benissimo.
Ed hanno ragione,credo di essere più che un casino vivente.
Ma non farei mai del male ad  una ragazza,anche se sono una merda.
«Mya,noi andiamo a finire la serata»
Lei rotea gli occhi al cielo.
«Immagino quindi io debba andare a casa a piedi»
«Perdonaci,ma non sappiamo come fare»
«Certo,siete degli stronzi»dice ridendo«Divertivi allora»
I ragazzi,in risposta,ricambiano il sorriso,allontanandosi poi da entrambi.
Da quanto ho capito e da quel che ho potuto vedere,sono comunque relativamente protettivi verso di lei.
Allora perché la lasciano andare a casa da sola?
«È stato un piacere Hanma»
«Aspetta» «Posso accompagnarti io»le dico senza rifletterci.
Adesso penserà che io sia un maniaco..?
Non ci conosciamo neanche da 10 minuti e già le "offro" una cosa del genere,che può essere del tutto fraintesa.
«Non preoccuparti,è vicina»si stringe nella sua misera giacca di pelle,decisamente troppo leggera per il freddo di questa sera.
È tutto "alla mia portata".
Certo,non ho intenzioni con lei..ma vorrei conoscerla,senza alcun doppio senso.
Mi sembra una persona interessante,solo per questo.
Non perché mi attizzi particolarmente con..
Scuoto la testa.
«Capisco,ma fa freddo» «Sono in macchina»
«Sai..aria calda?»continuo.
«Va bene ma solo perché fa freddo»dice,cambiando velocemente idea.
Sorrido,ed entrambi ci incamminiamo verso la mia auto,non tanto distante da lì.
Solitamente la parcheggio in posti "sicuri",o comunque nascosti,perché è rifatta e se mai qualcuno dovesse vederla me lo metterebbe nel culo,soprattutto la polizia.
Infatti non la uso quasi mai,ma dato che la moto è fuori uso..

Prendo le chiavi dalla tasca destra dei miei jeans,per poi andare verso la porta del passeggero.
La apro e lei mi guarda,decisamente confusa.
«Che gentleman»
«Sempre»
Entro e una volta seduto,accendo subito l'aria calda,che in poco tempo si accende.
«Non è meglio che camminare al buio e al freddo?»le chiedo.
«Mhh forse si»dice mentre si strofina le mani,sollevando le spalle.

«Alloora» «Da quanto sei nella Tenjiku?»
Voglio provare a fare conversazione,e questa è la prima cosa che mi è venuta in mente,anche se,probabilmente,mi risponderà male.
«Che t'interessa?»
Appunto.
Tira un sospiro.
«Da tanto tempo» «Ma ne sono entrata a far parte "ufficialmente" da un annetto» mima le virgolette.
Pensavo non volesse darmi corda,e invece..
Questo mi fa più che piacere.
«Tu invece,sei in qualche gang o altro?» «Non ti ho mai visto da queste parti»
Diciamo che me lo aspettavo ma non del tutto.
Credevo che qualcuno le avesse accennato di me o parlato.
Soprattutto Izana e gli altri,perché..abbiamo strinto un bel patto.

«Dato che hai portato dei buoni materiali,che possono tornarci utili...» «Mi fiderò di te,Hanma Shuji»
«Sarà un piacere lavorare con voi»confesso.
Alla fine,è quello che volevo.
«Ma se fai anche un solo passo falso..»si avvicina Izana,con le mani nelle tasche,fissandomi dritto negli occhi.
«Io ti ammazzo.»
Annuisco.
«E non dire niente a nessuno di questa conversazione.»
«Capito»
«Nessuno.»continua.
«Lo farò io personalmente,a tempo debito»
Si allontana da me,raggiungendo gli altri due compagni.
«A presto,Hanma.»

«No» «Sono uno spirito libero»scazzo.
Non lo sono mai stato(tralasciando le poche settimane dopo la morte di Kisaki).
Sono passato da un gruppo ad un altro,perfino in quelli più "squallidi",pur di non stare scoperto.
«Capisco»guarda il finestrino,stringendo le mani all'interno delle sue graziosi cosce.
Merda,ci manca solo che mi venga duro solo così.
Mi stringo nei miei pantaloni,cercando di pensare ad altro.
«Senti ancora freddo?»
«Mh?»si volta«Oh no no,sto bene»
«Dove devo girare adesso?»le chiedo,dato che non so dove abita.
«A destra,puoi lasciarmi lì,dove c'è quel giardino»indica quest'ultimo.
Non conosco bene questo quartiere,ma sembra relativamente tranquillo.
La strada è grande,al contrario delle case,distanziate l'una dall'altra,di colori minimali.
Mi accosto dove mi ha detto.
«Beh,grazie mille del passaggio»
Scendo dalla macchina,deciso a portare la ragazza con me fino alla sua vera e propria abitazione.
Sono sicuro che mi abbia fatto fermare un po' prima perché non si fida troppo.
E fa bene.
Le apro nuovamente la portiera,facendole cenno di scendere dal sedile.
«Ma che stai facendo?»
«Ti accompagno a casa»
«Sono già a casa»scende,e io chiudo la porta.
«Ti accompagno fino alla porta»le ripeto.
«Non muoio se vado da sola sai?»
«Ormai sono qui»
Sbuffa,al che mi fa ridere.
È conosciuta come una tosta,quella che combatte e te le tira a destra e manca,eppure sembra una ragazza così tranquilla e del tutto "normale".
«Va bene,ma solo perché mi fai pena»
«La ringrazio signorina»
Rotea gli occhi al cielo,per poi incamminarsi verso quella che dovrebbe essere la sua abitazione.
«È questa»m'informa,dopo neanche un minuto di camminata.
«Beh,se non volevi farmi sapere dove abiti almeno potevi sceglierti un posto più lontano dove farmi fermare» «Non sei stata molto furba»
«Si beh andavi troppo veloce e mi hai confusa»commenta con no calanche,forse perché non vuole darmi effettivamente ragione.
«Ma se andavo a 60»
«Non è vero»
«Si invece»
«No invece»nel mentre cerca di contraddirmi,tira fuori le chiavi dalle tasche della giacca,infilandole così nella serratura.
Da fuori la casa non sembra poi così male.
«Abiti da sola?»
«T'interessa?»
«No no figurati»metto le mani avanti.
«Meglio così» mi sorride,palesemente a presa in giro,per poi entrare.
«Grazie ancora del passaggio»si gira«Sarei morta di freddo senza di te»
Non so se lo abbia detto a presa in giro,così tanto per,o per ringraziarmi davvero.
Fatto sta che la cosa mi provoca uno strano piacere.
La guardo,sorridendole.
«Non c'è di che,Ahmya»

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fatemi sapere cosa ne pensate della storia:)
🌟🌟🌟🌟🌟🌟
baci

Slow Down||Hanma ShujiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora