Chi scrive poesia senz'altro ha anche a che fare con il proprio "io". Il mettersi davanti a uno specchio può essere una situazione idonea a rappresentare questa volontà: l'immagine riflessa a volte par estranea, non è riconosciuta e, conseguentemente, è causa di riflessioni su ciò che è e non è. Parte una sorta di ingovernabilità, il nostro corpo è, come dire, in balia dell'altro che osserva. Sale una impellenza, un voler liberare, un cercar di rompere gli indugi, lo scalfire una spontaneità, l'avviarsi da una sorta di punto di partenza. Ordiniamo i nostri capelli, ci trucchiamo, scegliamo i vestiti più idonei, a volte facciamo pose o smorfie per dare un avvio, un segno di sostegno verso sé stessi, ma anche di diniego o addirittura di riluttanza, nella peggior delle ipotesi. Scriviamo. Non è proprio la prima impellenza metter un qualcosa nero su bianco, ma immaginiamo proprio che il foglio sia uno specchio riflettente: qual è la vostra prossima mossa?
Abbiamo deciso di esordire con quello che molti qui, in wattpad, definiscono concorso/contest. La parola la prendiamo in prestito ma non con tutti gli effetti del caso. Ma perché il cimentarsi nel "poetico" e perché associarla al "riflesso"? In primo luogo, perché noi, in verità siamo un po' tutti poeti. Siamo, molto umilmente, del mestiere. Ma molto più importante è che – e la letteratura più disparata lo conferma – autotrasparenza, autoriflessività sono momenti peculiari nella poesia e un ipotetico specchio con il suo riflesso diventa l'ideale oggetto di una metafora, una rappresentazione, un duplicarsi, uno smarrirsi a volte.
Come primo passo per farci conoscere e, soprattutto conoscervi, abbiamo scelto di mettervi davanti non ad uno specchio ma a molti specchi. Esistono sparse per il mondo delle installazioni, delle vere e proprie stanze, definite Infinity Mirror Room, ideate dall’artista giapponese Yayoi Kusama, dove ad un primo specchio, impattante all'ingresso, ne seguono altri e diversi tutti attorno. Il risultato è davvero straniante per chi entra: lo spettatore interpreta in mille modi diversi la sua immagine, vive il momento immerso in emozioni date da led, colori, bagliori in primis disorientativi, ma che confluiscono sempre, e sottolineo sempre, in una esperienza apparentemente infinita in cui il tempo si ferma in sovrapposizioni e sospensioni. Ecco, in Poetici Riflessi, vogliamo ricreare la stessa esperienza; non vi saranno luci o bagliori, ma la semplice pagina bianca, il vostro primo specchio: lì avrete a che fare con l'altro voi, senz'altro avrete parecchio da dirvi, lo dovrete fare comunicandolo anche a noi e agli altri. Noi saremo le altre superfici riflettenti.
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Poetici Riflessi
PoetryContest Poetico. Iscrizioni chiuse. Termine invio scritti 30 / 11 / 22