Capitolo 10

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Morgana
Cose gli è successo? Il suo viso è tube fatto, si tiene una mano sul fianco e sembra che facci fatica a reggersi in piedi. Mi precipito da lui lasciando Lucas al bancone della cucina.
-cosa ti è successo?- gli chiedo preoccupata una volta arrivata da lui
-ora fai la finta preoccupata? Non mi sembra che fin ora ti fosse importato nulla- mi risponde acido e poi fa un gemito di dolore, si sta sforzando a parlare. Poi si gira e cerca di andar verso le scale, ma non mi sembra molto stabile, quindi vado da lui e lo sorreggo.
-lasciami, non mi devi toccare dopo che hai toccato lui- ma io lo ignoro e lo aiuto a salire le scale.

Arrivati in camera sua lo aiuto a mettersi delicatamente sul letto.
-cosa ti è successo?- gli ripeto la domanda sperando in una risposta
-niente- dice solo e poi chiude gli occhi e mi ignora
-Niente, niente? Sei pieno di sangue e non ti regi in piedi, non riesci a parlare e mi dici niente?- sono allibita
-preoccupata principessa?- a quel nomignolo mi si spegne tutto. Come riesce con una sola parola a stravolgerli?
-si, come lo sarei per chiunque- credo, ma questo non lo dico
-bene, allora vattene- apre gli occhi e mi guarda indicandomi con gli occhi la porta. Fin ora ero rimasta in piedi vicino al letto a guardarlo
-oppure...- aggiunge dopo attimi di silenzio
-ti sdrai qui e la finisci con le domande e mi lasci dormire in santa pace- mi viene un piccolo sorriso che cerco di nascondere piegando il volto verso il basso.

-oppure...stai zitto e io ti medico le ferite e poi ci mettiamo a dormire- lui non dice nulla, ma annuisce. Così vado i bagno e gli prendo il kit del pronto soccorso e mi siedo sul letto vicino a lui. Lui si siede e io predo dell'ovatta imbevuta di disinfettante e comincio a tamponargli il sangue. Lui mi fissa e questo mi mette un po' a disagio.
-sei comoda cosi- mi chiede d'un tratto. In effetti non molto, ma non voglio farglielo pesare
-si, tranquillo- ma in un attimo mi prende le cosce e mi ritrovo a cavalcioni su di lui.
-ora sei più comoda?- mi chiede con un sorriso malizioso
-si...- la mia voce esce come un sussurro. Ora tutto è diventato più complicato, il mio respiro è più affannato, le mie mani tremano e le sue dita sulla mia coscia nuda che creano dei piccoli cerchi non aiutano affatto.
-sai...prima ti ho visto in cucina con mio cugino e lui ti faceva una carezza e poi ti rivedo di notte con mio cugino molto, molto vicino a te. Non mi piace affatto questo vostro avvicinamento.- passa la sua mano dalla mia coscia coperta solo dal pigiama a calzoncini e la pasta al mio collo, sfiorando la mia pelle e creando dei brividi lungo la mia schiena
-non ci stiamo avvicinando, credo. E poi tu sei l'ultimo a poter parlare- se ripenso a come si è comportato questa mattina con Jennifer
-perché?- ditemi che non è serio, vi prego
-ieri sera tu...tu ecco tu mi hai toccata e questa mattina ti sei baciato tante volte Jennifer.- sto andando a fuoco
-principessa, ma tu su di me non hai l'esclusiva, io posso toccarti e poi andare a cercar la compagnia di Jennifer o di qualunque altra donna.- ma come può pensarla cosi?

-ok, io ora vado- sto trattenendo le lacrime, lui è il primo uomo ad avermi toccata e mi dice queste cose.
Mentre sto per alzarmi dalle sue gambe, lui mi prende per il polso e mi butta sul letto. In un attimo mi ritrovo sotto il suo corpo possente e lui che mi bacia sul collo. Comincio a gemere, mi fa impazzire il suo tocco. Con la mano comincia a scendere arrivando all'orlo dei miei pantaloncini, sembra titubante, ma poi la fa passare sotto il tessuto dei pantaloncini e poi delle mutandine. Nel mentre è sceso a baciare l'incavo dei miei seni e con l'altra mano ne palpa uno da sopra la maglietta. Ansimo quando comincia a fare dei movimenti circolari e poi preme verso le mie labbra con la mano che si trova sulla mia intimità.

Appena sento un suo dito entrare dentro di me sento un leggero fastidio che però diventa subito piacere che mi porta a gemere ancora più forte. D'un tratto sento che preme un' altro dito dentro di me e poi ancora un' altro, tre dita dentro di me? O mio dio!
-è troppo- mi chiede con voce preoccupata, ma allo stesso tempo eccitata
-no, va bene- dico con voce strozzata e poi sento che lui sorride sul mio collo. Le sue dita entrano e escono sempre più velocemente e io sento che sto per raggiungere il piacere, ma proprio in quel momento lui toglie la mano
-che fai?- chiedo ansiando, stavo per raggiungere il culmine.
-voglio farti venire sulla mia bocca- non farà quello che penso, invece lo fa.

Con un movimento rapido abbassa i miei pantaloncini ed insieme ad essi anche le mutandine. Prende le mie cosce e se le porta sopra le spalle, continuando però a tenere le mani su di esse. Non ho il tempo di capire cosa succede che mi ritrovo la sua testa tra le gambe e la sua lingua sulla mia intimità. Sento che preme, che esce, che entra e che fa movimenti circolari. Io mi ritrovo a gemere fortissimo, credo che in realtà io stia urlando, ma ora non mi importa. La sua esperienza va molto a mio vantaggio, sa dove mettere le mani, o meglio la lingua. Urlo sempre più forte e lui porta le mani sul mio interno coscia per farmi stringere la sua testa tra le mie gambe e questo mi eccita ancora di più.

Vedo le mie gambe e tremare sopra le sue spalle possenti e pochi attimi dopo vengo sulla sua lingua. Quando si tira su dalle mie gambe si lecca la lingua e vedo il mio liquido bagnargli le labbra.
-cazzo sei deliziosa!- detto questo si alza dal letto e prende i miei pantaloncini, che aveva buttato a terra e me li passa
-scusa ma le mie mutandine?- chiedo in imbarazzo
-ora sono mie- non so veramente cosa rispondetegli.

Lui come se nulla fosse si sdraia sul letto e aspetta che io mia metta i pantaloncini, cosa che faccio sotto il suo a sguardo attento. Quando mi rimetto a letto mi mette un braccio in torno alla vita e poggia la testa sul mio seno. Penso che sia una delle esperienze più belle della mia vita. Così tra le sue braccia mia addormento. Ma con un pensiero per le testa: domani mi farà svegliare da sola e bacerà ancora Jennifer???

SPAZIO AUTORE
Wow che caldo, buona sera a tutti. Oggi mi sento proprio a Rio De Janeiro!🥵
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