Harry prese il metro dal cassetto.
"Vediamo quanto sei alto" aveva detto al castano, prendendolo per manina e portandolo in cucina, come fosse un bimbo. Comunque non dimostrava più di diciotto anni, quindi quasi quasi lo era.
Louis si appoggiò al muro.
"I talloni conto il muro, la testa alta e le spalle dritte." Lo informò poi.
Louis fece aderire i talloni al muro, sollevò la testa, guardando dritto davanti a sè e raddrizzò la schiena.
"Un soldatino, mh." Ridacchiò Harry e incastrò l'estremità del metro sotto l'alluce di Louis.
"Fermo così..." gli disse mentre si alzava, tenendo l'alluce contro quello di Louis per essere sicuro che il metro restasse fermo. Sorrise a Louis e "Un metro e sessantacinque." Annunciò.
Louis si portò le mani sulle guance. "Ommioddio." Disse incredulo.
Harry sorrise, incantato dalla sua dolcezza. Non aveva mai visto un ragazzo così felice di essere tanto... Basso.
Il campanello trillò fastidioso facendo sussultare Louis.
"Chi è?" Chiese a Harry. Il riccio gli posò un dito sulle labbra, zittendolo, e si avviò verso la porta. Sbirciò dallo spioncino e indicò a Louis la camera da letto, pronunciando un "Vai di là!" A fior di labbra.
Louis lo guardò un po', gli occhi sgranati, e poi obbedì, andando a nascondersi in camera.
Quando Harry fu sicuro che Louis avesse chiuso la porta della camera, aprì quella dell'ingresso.
"Zayn. Ciao." Lo salutò.
Zayn accennò un sorriso. Aveva gli occhi rossi e delle borse nere sotto agli occhi. Non aveva dormito e aveva fumato. Parecchio.
"Hey, Harry, non mi inviti ad entrare?" Chiese sfacciatamente.
Harry annuì e si spostò, facendolo entrare.
"Come mai così tanto tempo per aprirmi?" Disse togliendosi il giacchetto.
"Stavo... Ero in bagno, la porta era chiusa... Non ho sentito il campanello." Spiegò esitante Harry.
"Mmh..." Zayn si guardò intorno.
"Cosa... Mh, come mai qui?"
Il moro fece spallucce. "Passavo."
Harry annuì. "Vuoi un the, qualcosa?"
Zayn rifiutò evitando di rispondere.
"Okay... Quindi... Zayn."
Zayn lo guardò negli occhi, finalmente.
Harry si stava torturando le mani, nervoso. Aveva paura. Louis era imprevedibile. Zayn pure.
"Zayn cosa, Harry?" Chiese l'altro, alzando gli occhi al cielo.
"Non hai dormito, mh?"
Zayn rise. "Come avrei potuto? Mi hai spezzato il cuore, Harry."
Eccolo.
Harry si mise una mano tra i capelli. "Zayn, non posso dirti che ricambio ciò che provi per me quando non è vero."
"È per il patto, mh?"
"Il patto" iniziò Harry alzando la voce. "Non c'entra un cazzo, Zayn."
Zayn rise. Ancora. "Se non fosse per il patto, ora staresti a casa mia, nel mio letto, nudo."
"Visto? Visto cos'è per te? Non sono altro che... È tutto solo sesso. Dio mio. Vai via." Rispose alterato Harry, massaggiandosi la base del naso con due dita.
"Non hai pensato a me? Ieri notte, mentre ti toccavi. Non pensavi a me?" Lo provocò Zayn.
"Io non... Zayn. Non mi sono toccato ieri notte." Replicò allora il riccio, marcando la parola toccato.
Gli era sempre piaciuto quando Zayn gli diceva 《Toccati per me, Harry》, ma ora non gli sembrava altro che un insulto.
"Non ho mai pensato a te mentre mi masturbavo, Zayn." Quasi urlò.
"Mi piace quando urli." Disse sfacciato Zayn. "Il mio nome, ad esempio."
"Esci."
"Oh, non era quello che dicevi mentre scopavamo, mmh..."
Harry non ci vedeva più.
Prese Zayn per il colletto della maglia e lo spinse contro il muro, sollevandolo di poco.
"Ho detto: esci." Sussurrò lentamente davanti al suo viso, abbastanza per far capire a Zayn quanto fosse irritato.
"Fallo, Harry. Colpiscimi." Continuò Zayn. "Quando ti è mai importato di me, Harry? Del mio... Benessere. Quando?"
Harry lasciò la presa e lo spinse verso la porta.
"Harry..." Sentì dire da una vocina sottile.
Si voltò. Louis stava lì, le ginocchia che si toccavano e Olly tra le braccia. Quando vide Zayn, il sorriso sulle sue labbra svanì.
"Louis, ti prego, torna in camera, mh." Disse dolcemente Harry sorridendogli.
"E quindi è lui. Quindi è lui il ragazzo con cui te la fai quando non ci sono io." Rise Zayn, avvicinandosi a Louis. "Quanti anni avrà? Dieci? Dodici?" Disse cingendo le spalle di Louis con un braccio.
Harry scosse lentamente la testa, avvicinandosi.
"Ti piacciono i bambini, Harry?"
"Sì, gli piaccioni i bimbi." Annuì Louis sorridendo innocentemente. "Me l'ha detto prima."
Harry accennò un sorriso per poi tornare serio. "Zayn, davvero, vai a casa, riposati..."
"Si potrebbe fare una cosa a tre, no?" Disse Zayn mentre pizzicava una guancia di Louis.
"Se vuoi mantenere il patto, per me va bene. Farò tutto quello che vuoi ma dio, lascia Louis..."
"Io non voglio mantenere il patto. Io voglio te."
Harry non sapeva più che fare. Lui voleva bene a Zayn, con tutto il suo cuore, ma non poteva. Non lo amava. Non come due amanti potrebbero fare. Non voleva litigare con lui. Non voleva mandare a pezzi ciò che erano.
"Harry." Richiamò la sua attenzione Zayn, il braccio ancora attorno alle spalle di Louis che teneva il gatto in braccio.
"Zayn. Per piacere. Siamo amici e lo siamo sempre stati... Perchè ora vuoi..." sospirò. "Ci sono ragazzi, ragazze, che ti sbavano dietro dalla mattina alla sera. Per piacere, Zayn, vai da loro. Io non sono... Attratto da te. Non al punto di voler passare oltre."
Zayn rise amaramente. "Prorio non ci arrivi? Voglio te perchè non sei come gli altri."
"Non lo sono perchè ti conosco da anni e anni, troppi, Zayn, per poterti amare." Lo interruppe Harry avvicinandosi. "So che è difficile ma..."
Zayn mollò la presa su Louis e si avvicinò pericolosamente a Harry.
Un campanello squillava nella testa di Louis, dicendogli che non era giusto. Non era giusto che Zayn si avvicinasse a Harry. Non in quel momento.
Lasciò andare il gattino e si avvicinò a Zayn. Picchiettò sulla sua spalla e, quando Zayn si voltò a guardarlo, sferrò un pugno alla cieca. Lo colpì sullo zigomo.
"Louis!" Esclamò Harry, avventandosi protettivamente sul piccolo, separandolo da Zayn.
"Vai via o ti farà male, Louis vai in camera." Gli sussurrò velocemente.
"Ma se ti fa male..." inziò Louis.
"Non mi farà male, Lou. Per piacere." Lo rassicurò.
Louis insisteva, voleva restare e spingeva contro il petto di Harry per liberarsene.
Harry prese dolcemente il suo volto tra le mani, costringendolo a guardarlo.
Il suo cuore.
Gli posò un bacio sulla fronte.
Louis annuì. "Okay." Mormorò chiudendosi in camera. Sentiva Zayn urlare e Harry fare lo stesso.
Louis bla bla bla Louis bla bla bla.
Aveva paura.
Poi, di punto in bianco, silenzio.
Aspettó un po'.
Sentì la porticina della credenza aprirsi e l'acqua del lavabo scorrere.
Aprì piano piano la porta.
"Tieni... Mi dispiace..." disse Zayn.
Harry non rispose.
"Vado, se vuoi. Hai ragione. Sono malato e pazzo e ho bisogno di curarmi ma... Ti voglio bene."
"Okay, Zayn." Rispose fermamente Harry.
Fu un sollievo per Louis sentire la sua voce. Una sensazione di sicurezza si diffuse in tutto il suo corpicino esile. Tirò un sospiro di sollievo.
Camminó fuori dalla camera a piccoli passi, guardando dove metteva i piedi.
Quando alzò lo sguardo, Harry era seduto a tavola, una mano sulla guancia, nell'altra teneva un bicchiere d'acqua. Zayn era in piedi, accanto a lui, una mano poggiata sulla sua schiena.
"Harry, un'ultima volta, ti prego." Disse Zayn. "Baciami un'ultima volta."
Harry scosse il capo. "È meglio per entrambi."
Zayn lanciò un'occhiataccia a Louis, prese la sua giacca e uscì di casa sbattendo la porta.
Harry si alzò dalla sua sedia e, quando alzò lo sguardo, vide Louis. Gli sorrise. Non potè farne a meno.
"Scusa Harry, non volevo fargli male... Ti ha fatto male qui?" Mormorò il castano avvicinandosi a Harry e toccandogli la guancia con un dito, dove era rimasto un livido scuro.
Il riccio annuì. "Ma non è nulla. Passerà." Si affrettò ad aggiungere.
Louis accennò un sorriso. "È andato via."
"Sì, Lou." Gli rispose Harry sorridendo, posandogli entrambe le mani sulle guance. "Perchè l'hai fatto, mh? Colpire Zayn..." sussurrò poi.
Louis alzò le spalle. "Non lo so... È stato istintivo. Istintivo."
Harry sorrise ancora.
"Siete ancora amici?" Chiese Louis mentre imitava Harry, mendogli me mani sulle guance.
Il riccio sorrise intenerito. "Cosa ti fa pensare che non lo siamo più, mh?" Gli domandò spostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte.
"Avete litigato... E avete urlato... Hai detto tante volte Louis."
"Non volevo ti facesse male e parlasse ti te in quel modo. Ci siamo arrabbiati e lui mi ha colpito."
"Come ho fatto io?"
"Più forte, Louis." Ridacchiò Harry.
Il piccolo si alzò sulle punte dei piedini e gli cinse il collo con le braccia, stringendolo in un abbraccio.
Harry lo strinse a sè, posandoglia un bacio sulla testa.
"Cos'hai detto ieri?" Sussurrò Louis.
Harry lo guardò. "Cosa?"
"Hai detto ti voglio... e non mi ricordo più."
"Bene. Ti voglio bene."
"Ecco! Quello, l'ho fatto per quello!" Esclamò Louis saltellando, allontanandosi dal ragazzo.
"Attento!" Disse Harry afferrando Louis per le manine prima che cadesse. "Stai attento..." Aggiunse poi, sorridendo.
Louis ricambiò il sorriso dolcemente. Si morse il labbro inferiore. "Ti voglio bene anche io." Mormorò.
STAI LEGGENDO
Tiny||LarryStylinson
FanfictionQuando Harry conobbe Louis, non credeva nella magia. Ma quel piccolo esserino davanti ai suoi occhi era la prova concreta dell'esistenza di un altro mondo. Un mondo in miniatura. E quel mondo viveva nel suo giardino.