Capitolo 2

455 40 10
                                    

Sapeva che non doveva dirlo a nessuno. Se lui pensava di essere matto, gli altri lo avrebbero ricoverato direttamente in un manicomio. Tutti. Tranne uno. Zayn.

Afferrò il telefono fisso (sì, aveva il telefono fisso, problemi?) E digitò il suo numero facendo girare la rotella più volte.

Attese.

"Zayn."

"Harry. Mi sono appena svegliato. Cosa vuoi?" Rispose il ragazzo all'altro capo del telefono.

"Vieni qui. Subito." E riattaccò.

Mezzo'ora dopo, il campanello di casa annunciò l'arrivo del ragazzo con un forte trillio acuto.

Harry scattò in piedi e corse  ad aprire, sfilandosi la coroncina di fiorellini che portava sulla testa.

"Ciao Zen!" Esclamò forse troppo euforicamente.

Zayn lo squadrò attentamente. "Ciao Harry..."

"Ciao Zen. Vuoi del the?"

"Harry, me lo chiedi ogni santa volta. E ti rispondo sempre di no. Non farò eccezioni. Mai e poi mai." Gli rispose appoggiandogli una mano sulla spalla.

Harry si incupì. "Già... Ma devo dirti una cosa, siediti, veloce!!" Esclamò riacquistando la sua energia. Spinse Zayn verso il salotto e lo face sedere sul divano. Harry si sedette sulla poltrona davanti a lui.

Il ragazzo si tolse il giubbotto e lo appoggiò accanto a sè.

"Parla, Harry." Gli disse poi sorridendo. "Che succede oggi?"

"Potrai prendermi per matto."

"Ah, già fatto, quanto tempo fa? Uuuhm... Tipo... Dieci anni fa?" Ridacchia.

"No, Zayn, sul serio questa volta!!"

"Okay. Dimmi."

"Un elfo vive nel mio giardino."

Silenzio.

"Un... Elfo?" Chiese Zayn sorridendo.

Harry annuì. "Un vero e proprio elfetto, grande come la mia mano." Disse allora Harry portando una mano davanti al viso di Zayn. Il ragazzo la prese e l'abbassò, appoggiandola sul suo ginocchio.

"Harry. Stai lentamente impazzendo. Ma tranquillo, non ti lascerò per questa stupidata."

Harry sbuffò e si passò una mano tra i lunghi capelli ricci.

"Facciamo che te lo faccio dimenticare?" Chiese Zayn.

Il riccio annuì.

Zayn gli prese le mani e lo trascinò su di sè. Harry si sedette a cavalcioni sul suo basso ventre, roteando i fianchi avanti e indietro, cercando di ottenere una reazione dal ragazzo sotto di lui che teneva le mani sui suoi fianchi, spingendolo contro il cavallo dei suoi pantaloni. Con un sottile gemito, Zayn alzò la mano, accarezzando il collo di Harry e abbassando la sua testa per baciarlo volgarmente, un bacio pieno di respiri caldi e gemiti sussurrati. Harry cercò di sfilare la maglia di Zayn e lui lo aiutò, lanciandola sul pavimento accanto a loro. Poi strinse le braccia attorno ai fianchi del riccio e si alzò, prendendolo in braccio. Raggiunsero la camera di Harry. Zayn lo fece cadere di schiena sul letto, posizionandosi sopra di lui. Gli lasciò una lunga scia di baci umidi sul collo e sulla clavicola, mentre l'altro gemeva sotto di lui.

"Zayn. Scopami. Per piacere." Lo pregò il riccio, gli occhi verdi colmi di piacere.

Zayn emise un gemito soffocato, si sbottonò i pantaloni e li sfilò, lasciandoli a terra.

"Spogliati." Gli ordinò.

Harry si sedette velocemente, spogliandosi mentre guardava Zayn negli occhi, per quel che riusciva, lamentandosi piagnucolando quando perdeva l'unico contatto con l'altro ragazzo.

Zayn si morse il labbro, accarezzandosi gentilmente il petto alla vista di Harry così impaziente.

Quando fu completamente nudo, Harry tornò a sdraiarsi sul letto, aprendo le gambe. Zayn si posizionò tra di esse e pizzicò dolcemente un fianco di Harry prima di entrare in lui rudemente, senza preavviso.

"Cazzo!" Imprecò Harry gettando la testa all'indietro e strillando, ogni spinta inviava scariche di piacere nel suo corpo.

Zayn serrò la presa sui fianchi di Harry, spingendo forte, ancora più forte e ancora piú velocemente, guardando Harry diventare un bellissimo disastro sotto al suo corpo.

"Oh dio, Zayn, si, cazzo, più forte, così!" Ansimò Harry quando Zayn raggiunse il suo punto del piacere, come lo chiamavano, gemendo e inarcando la schiena. "Lì, cazzo, sì! Più forte Zay!" Harry respirava pesantemente, il petto si alzava e si abbassava al ritmo dei suoi respiri.

Quando Zayn si sentì vicino al venire, le suo spinte divennero più irregolari e spastiche.

"Vieni dentro di me, Zayn, voglio sentirti dentro di me, merda, sì!" Ansimò il riccio e Zayn emise un gemito alle sue parole. Grugnì mentre spingeva più lentamente, più forte e rilasciava il liquido seminale in Harry, come gli aveva chiesto.

"Cazzo Zayn, mmmh..." gemette Harry mentre veniva sul suo petto, una mano tra i suoi capelli, l'altra stringeva le lenzuola.

Zayn sorrise. "Puttanella." Gli sussurrò all'orecchio ridacchiando prima di raccogliere lo sperma sul petto di Harry con il pollice e portarglielo alle labbra. Il riccio sorrise, tenendo gli occhi chiusi, e si leccò le labbra e il dito di Zayn, che si straiò accanto a lui. Restarono in silenzio per... Quanto, circa? Saranno stati dieci minutini? Poi Zayn si alzò e raccolse i suoi vestiti. "Devo andare."

Harry si sedette sul letto, la gambe incrociate, mentre continuava a toccarsi delicatamente con la mano destra. Gli sorrise. "Sparisci dalla mia casa."

Zayn si era già vestito. Si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla guancia. "Ti voglio bene, riccio. Ci sentiamo."

E uscì, lasciando Harry da solo.

Tiny||LarryStylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora