𝟓. 𝐋𝐀 𝐕𝐈𝐋𝐀

500 13 7
                                    

•

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.




Ho giusto qualche secondo per fissare la faccia di quella rossa indemoniata.
'Under the Influence' di Eminem pompa talmente forte in sottofondo che mi sento vibrare il petto.

Prendere il controllo della console non è stata esattamente una mia iniziativa.
Sapevamo che lasciare Alan da solo non era una grande idea, ma come potevo immaginare che avrebbe tramortito il dj con un pugno?

Ok. Forse potevo immaginarlo.
Alan non è uno di quelli che pensa prima di agire, e nemmeno uno di quelli che lo fa dopo. Alan non pensa proprio.

Lui se la ride con Den, totalmente indifferente. Ridono talmente forte che non posso fare a meno di piegare le labbra in un sorrisetto arrogante.
Quando c'è da fare casino siamo dei fottuti geni.

Lorelai, o come diavolo si chiama, tiene lo sguardo incollato su di me, le narici dilatate.
Tutta la panna che le ricopre la faccia è un miglioramento se devo essere sincero.
Fossi in lei lo adotterei come look fisso.

"Eeth" mi richiama Spike colpendomi la spalla.
La mia attenzione viene immediatamente risucchiata nella direzione che mi indica, ed il sorriso mi muore sulle labbra.

Una decina di energumeni in smoking ci stanno venendo in contro. Sembra una mandria di tori. Nessuno di loro è sotto il metro e novanta.
La sicurezza. Alla buon ora.

"Cazzo" impreco guardandomi attorno alla ricerca di una via di fuga. Questo posto è un cazzo di labirinto, l'unica è correre e sperare di essere più veloci di loro. Non ci metto molto a constatare che dobbiamo svignarcela esattamente come siamo arrivati. Attraverso il cancello principale.

Mi giro verso i ragazzi.
Non è di certo la prima volta, e non sarà l'ultima.
"Corriamo. Se qualcuno resta indietro..."

"Sono cazzi suoi" completano la mia frase in coro.
Ci scambiamo un ultima occhiata complice, poi c'è la diamo a gambe.

Corro senza guardarmi indietro.
Vedo Spike  sfrecciare accanto a me.
È sempre stato il più veloce.
Credo che gli altri mi stiano dietro, ma di poco. Tento di non pensarci. Quando si scappa non ci si perde in eroici altruismi. Ognuno bada a se stesso.

Non è egoismo il nostro. Chiunque sia cresciuto come siamo cresciuti noi può capirlo.
Ci sono momenti in cui ci si prende cura gli uni degli altri e ci si para le spalle, ed altri in cui si tiene la testa bassa.
Ognuno corre per se stesso, e se viene beccato, non ha mai visto gli altri. Semplice.

Lancio uno sguardo alle mie spalle, abbiamo ancora quegli stronzi alle calcagna. E sono veloci cazzo. Sono fottutamente veloci.

Cerco di fare uno scatto, e supero il cancello. Poi mi blocco. Dove cavolo vado?
Spike, Den e Alan continuano a correre in direzione della metro. Mi superano.

The Red Thread.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora