Avete presente quando vi sentite in colpa per qualcosa, quando il nodo che si forma in gola tenta di uscire, dimenticandosi delle conseguenze? Quando dopo esservi promesse "acqua in bocca" state per sputare giù il rospo?
Ecco. Io mi trovavo in quella situazione.
I suoi occhi mi fissavano sconcertati, dubbiosi...alla ricerca di spiegazioni.
Ma non potevo dargli spiegazioni ora.
Davanti a tutti, poi.
Mi alzai dal letto lasciandolo ancora più confuso e mi diressi nel salone.
Harry giocava con il piccolo Lucas mentre Niall e gli altri guardavano la tv assieme.
"Harry grazie mille ma ora devo andare"dissi con voce spezzata, come se altre lacrime stavano per scendere dai miei occhi.
"Tutto bene?"mi chiese mio cugino ma non gli risposi perché presa la mia roba di fretta in furia uscii subito di casa.
Non salutai nessuno, nemmeno Lou nonostante il suo aiuto...
Era il mio carattere, cercare di svignarsela sempre da tutto e tutti.
Il bus doveva partire ma sinceramente, voglia di tornare a casa, non ne avevo.
Presi il mio cellulare e chiamai l'unica persona che forse m'avrebbe potuto aiutare...
"Ehy"rispose subito dopo la persona che chiamai
"Ciao"risposi sempre con voce triste e spezzata
"Qualcosa non va? Bisogno d'aiuto? "
"Si, qualcuno con cui stare dopo tutto questo"dissi iniziando a piangere.
Non sempre puoi evitare l'inevitabile...
"Okay, dimmi dove ti trovi e fra dieci minuti sono da te"disse prima di attacare.
Gli inviai subito la mia posizione grazie al GPS e aspettai il suo arrivo su una panchina vicino alla fermata dell' autobus.
Il poccolino si muoveva in continuazione, si lamentava e faceva piccole smorfie con la sua boccuccia.
È proprio vero quando si dice che i figli sono gli specchi dei genitori....se loro sono agitati è perchè la loro famiglia è agitata.
Mentre pensavo a come poter risollervare quel briciolo di vita e felicitá che mi rimaneva un clacson suonò attirando la mia attenzione.
Una mano sbucò dal finestrino che mi fece segno di entrare.
Aprì la bellissima macchina rossa che mi trovai davanti e mi sedetti davanti.
"Cosa c'è che non va?"chiese il biondo di fianco a me , il quale indossava due rayban da sole neri lucidissimi.
"Non riesco più a trattenermi il mio segreto, devo dirtelo o...o scoppio"dissi cercando di asciugare le ultime lacrime che rigavano il mio volto.
"Racconta, sono qui per te!"disse prima di aprire la porta di casa sua per poi abbracciarmi.
La casa era abbastanza grande e accogliente ma, non penso che questo vi interessi particolarmente.
"Qualche anno fa, durante i mesi estivi ho alloggiato a casa di mio cugino. Lì ho conosciuto i suoi amici e Louis...
All'inizio avevo paura di innamorarmi di un ragazzo che poi avrei lasciato ma poi..."
"Ma poi hai seguito il tuo cuore"disse ovvio sedendosi accanto a me.
"Con lui sono stata benissimo...lo amavo e lo amo tuttora ma..
Il segreto che forse sto per riverlarti ti sconvolgerá ma ti prego, non dirlo a nessuno. "Dissi supplicandolo
"A me prima, piaceva e piace, tanto Justin Bieber.Prima della partenza Louis mi aveva promesso due biglietti per il suo concerto ma alla fine non ci riuscì.Per non spezzarmi il cuore, comunque, mi invitò un weekend a casa sua, che a quei tempi per i ragazzi era ancora sconosciuta. Ecco, lì ho dato vita, abbiamo dato vita, alla gioia più grande della mia esistenza...nonché mio più grande segreto."
"Lucas"concluse.
I suoi occhi erano fissi sulle sue scarpe mentre il suo piercing lo teneva stretto tra le labbra.
"Lo sapevo...era tutto troppo...
Okay aspetta, Louis non sa nulla e tu vorresti ma non puoi dirgli la veritá, giusto?"mi chiese pacatamente
"Si ma...come facevi a sapere che..."
"Beh non ti conosco da tanto ma so per certo che non sei una di quelle sgualdrine che si fa mezza città come altre. Poi il bambino, è identico a suo padre"
E aveva ragione.
"Cosa faccio ora?"chiesi ancora piangendo.
"Ora aspetta un pò e calmati.Ci vediamo un bel film e poi...poi ti porto a casa"
Le ore passarono velocemente al suo fianco.
Dopo tanto riuscì a farmi ridere di gusto e mi convinse anche a farmi un bel piercing all'ombelico.
Poi tornai a casa e, per chiudere la giornata in meglio, combinai una delle mie solite cazzate.
Louis mi aspettava sul divano del salotto, erano le 23.00 e forse, era leggermente......arrabbiato?
Il suo volto era completamente rosso mentre i suoi occhi eran colmi d'ira.
Io salii di corsa in camera e naturalmente lui mi seguii.
"Mi dici che fine hai fatto fino a ora?"mi chiese sbattendo la porta violentemente
"Sono stata a casa di Luke.Ti disturba? "
"Mi disturba? Cavolo sei scappata senza rispondere alle mie domande per andare a casa di un altro uomo.Sono un giocattolo per te, vero?"
"No, tu non sei affatto un giocattolo per me..."
"Allora spiegami il significato della tua frase di oggi.Voglio saperlo."
"Non ha significato...ero solo, ero solo stanca"
"Ahah che bella battuta. Quindi naturalmente, visto che sei stanca vai a casa di quel biondino dal nome da..."
"Louis non voglio litigare, ora ho sonno, vai via"chiesi cercando di farlo uscire dalla camera
"Ma dimmelo no? Ti fai Luke e non vuoi farmelo scoprire"disse facendo una piccola risata isterica.
Veramente era arrivato a pensare a questo?
"Come ti permetti eh?"dissi con le lacrime agli occhi dandogli uno schiaffo in faccia
"Io? Io come mi permetto? Sono il tuo fidanzato e mi vieni a chiedere anche 'come ti permetti?'"
"È qui che sbagli Lou, tu non sei il mio fidanzato"dissi per poi tirargli un cuscino in faccia.
"Allora fottiti"disse urlando.
Uscì di casa piangendo sotto gli occhi increduli di Niall.
Anche io piangevo, e mi sfogavo.
Avevo perso tutto, avevo perso il mio tutto...
E ora non mi rimaneva altro che scaraventare a terra tutto quello che incontravo.
SPAZIO AUTRICE
Okay il capitolo fa schifo, personalmente a me non piace molto ma era l'unico momento disponibile che avevo per scriverlo...
Mi farò perdonare♥
Qualcuno che mi aiuta a pubblicizzare la storia c'è? In cambio ditemi voiii
Se volete potete seguirmi su Intagram come Ludovica_Tomlinson ...
-LUDO<3
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Lucas Tomlinson
FanfictionUna storia finita poco bene. Lei segretamente incinta e lui troppo indaffarato nel suo lavoro. Sam e Louis,dopo una breve relazione si lasciano,lei torna in Italia dalla sua famiglia mentre Louis rimane in Irlanda con i suoi amici. Il destino li fa...