il mostro e la bambina

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Sotto al letto della bambina,
c'era un mostro che si nascondeva,
era uno spettro molto cattivo,
amava spaventare ad Halloween ogni bambino.

Quest'anno toccava a lei,
lui sotto al letto aspettava che il pigiama si mettesse,
alla bimba di dieci anni sarebbe giunto uno spavento,
entrò in camera, spense le luci: era arrivato il momento.

Il mostro non attese,
alla bambina un'ombra le apparve di fronte al volto,
i suoi denti aguzzi le fece vedere,
e lo spettro comparve facendole un ruggito.

Lei però si era addormentata,
non si accorse della sua presenza,
lui non se lo aspettava e rimase sorpreso,
cosi tornò sotto al letto aspettando il giorno dopo.

La bambina si alzò ed andò a scuola,
il mostro la vide che si preparava senza fiatare,
la bimba era seria ed inespressiva,
il mostrò riflettè sul riscatto della sera prima,
e si riorganizzò attendendo la fanciulla sino alla notte.

La giornata passò veloce al buio,
egli era pronto per escogitare il suo piano,
ella si preparò per dormire, chiuse i lumi,
ed il mostro le si presentò con i suoi denti aguzzi.

La bimba lo vide,
non ebbe paura,
era triste e si mise a piangere,
neanche il mostro incredulo riusciva a spaventarla.

"Dimmi come mai quando mi vedi non ti spaventi?"
le chiese il mostro che si definì brutto e spaventoso,
la bimba che tolse dalle guance lacrime rispose:"Come faccio a spaventarmi nel vederti",
"se persone più mostruose di te conosco".

Lo spettro non volle credere,
che qualcuno di più pauroso esistesse,
pensò ai profili degli essere umani,
mostri più veri dei fantasmi stessi.

"Vengo presa in giro da persone cattive",
continuò la bambina dicendo,
"gli spregevoli vogliono che io stia male",
poi di nuovo si intristì piangendo a dirotto.

Al mostro nel sentirla disperata,
venne in mente una grande idea,
"Perchè non mi dici chi sono,
così vendicandoti li spaventerò".

La bambina rimase perplessa,
ma il mostro senza neanche fiatare,
di quelle persone si mise alla ricerca,
con tanta voglia di doverle spaventare.

La bimba quella notte riuscì a dormire,
le persone obbrobriose non vivevano sogni tranquilli,
il mostrò sprigionò tutta la sua bruttezza e malvagità agli individui che l'avevano fatta soffrire,
li fece accapponare la pelle, e riempì la sua fame con i loro spaventi e gridi.

La mattina la bimba si alzò,
vide che la notte ormai era passata,
vide le persone terribili tutte ad un tratto gentili ed affettuose quando a scuola arrivò,
la bambina a vederle per la prima volta così era spaventata.

Si domandò come il mostro avesse fatto,
a far cambiare comportamento a quelle persone,
Il beneficio del dubbio comunque le diede,
perchè il mostro interiore è primo a farci un danno.

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