Dopo aver finito di mangiare si avviarono nell'ostello.
Durante la cena Chiara e Valentina erano stata escluse dalla classe,ma ormai avevano fatto l'abitudine.
Erano le pecore nere.
Mentre Chiara e Vale erano state sole,Omar si era seduto in un altro tavolo.
"Vieni da noi dopo?" Chiese Valentina ad Omar,mentre stavano tornando in ostello.
Lo Chiese Valentina perché sapeva che Chiara non avrebbe mai avuto il coraggio.
"Si,ma non mi ricordo il numero della vostra stanza" disse lui, grattandosi la nuca in imbarazzo.
"La 52" ricordò Chiara con un sorrisino sulle labbra e la voce piena di felicità.
"Si dopo vengo da voi" disse lui,per poi raggiungere i suoi amici.
"Guarda come sei felice!"esclamò Valentina.
"Con lui sto davvero bene,mi sento al sicuro" disse Chiara,mentre teneva gli occhi fissi sulla strada,per paura di inciampare in qualche gradino.
"Lo so amo, ma tu me lo dici sempre che con lui stai bene e so anche quanto male ci rimani quando ha certi atteggiamenti o dice alcune cose.
Il consiglio che io ti voglio dare da migliore amica è quello di godertla così,prendila com'è che magari poi ti penti perchè non te la sei vissuta a pieno. Lascia per un momento la paura e l'ansia da una parte e vivi" spiegò Valentina con tono dolce e sicuro.
Chiara la maggior parte delle volte non riusciva a godersi nulla, per il fatto che aveva paura, temeva sempre il peggio.
Già l'aveva sperimentato sulla sua pelle, più dava e più male stava, quindi con lui si teneva una marcia indietro.
"Si lo so che dovrei vivere e godermi le cose di più,ma se poi sto male?" Chiese Chiara con la voce quasi spezzata.
"Ma, se invece andasse bene? Per una volta vedi il lato positivo" fece ragionare Valentina con tono abbastanza sicuro.
"Si questo si , ora vediamo come va" disse Chiara, per poi entrare dentro all'ostello.
Ormai erano arrivati, ma appena cercò con lo sguardo lui,quest'ultimo già era sparito nella sua stanza. A questo gesto Chiara ci rimase male.
"Che schifo però,prima ti dice di sì e poi scompare. Amo stiamo io e te" disse Valentina, percependo il malessere di Chiara,per poi prenderla per un braccio e portarla in camera.
"Si amo" confermò lei,mentre stava aprendo la porta della stanza. Nella sua testa si ripeteva che aveva sbaglio fidarsi di lui ed subito divenne fin troppo triste.
Dopo alcuni minuti che le due migliore amiche si erano messe nel letto, bussarono alla porta.
"Amo vai tu, che io altrimenti devo scendere dal letto e non ho voglia" disse Chiara, mentre si metteva comoda.
Vale si avviò verso la porta e quando l'aprì si trovò davanti Omar, al che lei si girò e lanciò uno sguardo a Chiara.
"Ciao" dissero tutti e tre in coro.
"Chiara pensava che non venissi più" diede voce Valentina.
"Se non voleva venire mica lo potevo obbligare" rispose Chiara un po' offesa.
"Ma" disse Omar, dopodiché Chiara scese dal letto e andò ad abbracciarlo.
Solo lei in quel momento sentiva la necessità di doverlo abbracciare,aveva bisogno di sentirsi a casa, aveva bisogno di spegnere i pensieri che minuto dopo minuto la stavano divorando viva.
Voleva solo sentire il suo calore per stare bene.
Aveva anche la necessità di mettere da parte la paura e l'ansia.
"Come stai?" Sussurò lui,mentre stringeva il corpo di Chiara nelle sue braccia.
"Bene,tu?" Rispose lei poco convinta, stava per mettersi a piangere,ma il motivo non lo sapeva nemmeno lei.
"Mh sicura?" Chiese Omar,mentre guardava negli occhi Chiara.
Quest'ultima si sentiva abbastanza a disagio, lei sapeva che i suoi occhi rispecchiavano il suo stato d'animo e non voleva ammettere come stava davvero, anche questa volta aveva paura di sbagliare,ma soprattutto di farlo fuggire.
"Sisi,tu come stai?" Chiese lei mandando giù la saliva. Gli occhi di lui la stavano mandando in tilt.
"Io mi metto le cuffie e faccio i fatti miei" Intervenne Valentina,mentre fece un sorrise dolce a Chiara.
"No dai parliamo tutti e tre" rispose Chiara,così si staccò da Omar e tutti e tre iniziarono a parlare.
Avrebbe voluto stare ancora di più attaccata a lui,ma non poteva di certo isolare la sua migliore amica.
Così tutti e tre passarono la serata con qualche battutina, qualche discorso serio,ma anche divertente.
Orami si era fatto tardi, così Omar dovette tornare nella sua stanza.
"Notte" disse lui, per poi andare nella sua stanza.
"Amo sono felice" disse Chiara,per poi saltellare e correre in bagno per mettersi il pigiamaBuona lettura:)
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Ed ora?
ChickLit6 maggio 2022. Da quel momento in poi la vita di Chiara è stata tutta una domanda,ma non dei requisiti qualunque,ma bensì una domanda,sempre la stessa "Ed ora?". Giorno dopo giorno si malediva di aver messo piede a Firenze,una città che tanto amava...