"Che schifo" confermò ancora una volta Vale,mentre teneva sottobraccio la sua migliore amica.
"Si lo puoi urlare forte" disse Chiara.
Le due ragazze andarono a fare gli ultimi regali da portare alle loro rispettive famiglie.
Ormai si era fatto tardi così le due classe si avviarono verso l'ostello per predere i bagagli e salutare cordialmente il responsabile.
"Ciao ragazzi grazie a voi" disse il capo dell'ostello, così dopo i saluti definitivi si avviarono verso la stazione dei treni.
"Avete poco tempo, prendetevi da mangiare e da bere,perché poi arriviamo direttamente a Trento" parlò il preside.
In un batter d'occhio si ritrovarono tutti sul treno ed ognuno con la sua rispettiva cena.
Ovviamente Omar si sedette vicino a Giulia, dove per tutto il viaggio non avevano fatto altro che essere due fidanzatini.
La cosa diede fastidio a Chiara ,non per quanto loro due stettero bene assieme,ma per il semplice motivo che quella che stava più male fu Chiara,lui già l'aveva rimossa.
Le immagini che più aumentarono lo schifo che Chiara stava provando in quel momento fu la scena di lui che imboccava lei con le patatine, per noi parlare delle carezze che lui faceva a Giulia.
Chiara ormai stava per mettersi a piangere,ma si ricordò che per certe persone non aveva alcun senso versare una sola lacrima.
Il viaggio andò avanti così, fino all'arrivo della fermata di Giulia dato che scese alla fermata prima.
Il vagone iniziò ad schimazzare "bacio", al quel punto quando Chiara vide i due fin troppo vicino chiuse gli occhi e fece finta di nulla.
"Amo non si stanno baciando,si sono solo abbracciati" disse Valentina, per poi alzarsi e andare da lui.
"Amo che hai detto" Chiese Chiara dopo che la sua migliore amica tornò.
"Gli ho detto quello che penso, che è una persona non del tutto buona.
Ti ha solo usato Chiara, quanti cazzotti che gli darei" si sfogò Valentina.
"Prossima fermata Trento" annunciò la voce mettalica del capo treno, ciò stava a significare che da lì a pochi minuti le strade dei due ragazzi si divisero per sempre.
Tutti si alzarono per predere la valigia, una volta che il treno si fermò tutti scesero, il primo ad andare via fu proprio Omar.
"Amo ti voglio bene, ci sentiamo dopo a casa.
Tu chiamami lo sai" disse Valentina per poi dare un abbraccio a Chiara.
Le due si salutarono e ognuno andò verso la propria macchina.
Durnate il tragitto in auto Chiara si mise a pensare,ma l'unica cosa che aveva in mente era la solita domanda "ed ora?".
Ora pensò che la favola che aveva iniziato era ormai finita,lei lo sapeva aveva sempre creduto al detto "le cose belle prima o poi finiscono" ed infatti fu così.
Ed ora pensò che doveva prendere in mano la sua vita ed andare avanti senza di lui,perché si,lui aveva la sua vita.
"Ed ora mamma che la festa è finta prometto che da oggi in poi non darò mai più la mia anima né nulla" disse semplicemente, per poi appoggiare la testa sulle finestrino e cantare a tutto volume quel filo che ci unisce di Ultimo.
Non sapeva che erano gli ultimi attimi di felicità per lei.Spazio autrice:
Ehi come state? L'ultimo capitolo prima dell'epilogo.
Buona lettura:)
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Ed ora?
ChickLit6 maggio 2022. Da quel momento in poi la vita di Chiara è stata tutta una domanda,ma non dei requisiti qualunque,ma bensì una domanda,sempre la stessa "Ed ora?". Giorno dopo giorno si malediva di aver messo piede a Firenze,una città che tanto amava...